Skip to main content

Ci sono quattro grandi dell’hitech – Google, Apple, Microsoft, Amazon – tra i sostenitori del presidente americano Barack Obama e delle sue politiche a favore dell’ambiente. I quattro colossi hanno presentato una memoria alla Circuit Court di Washington D.C. per dare il loro supporto al Clean Power Plan (Cpp), una di quelle amicus curiae con cui parti non in causa in un dibattimento legale possono offrire argomentazioni a favore dell’accusa o della difesa (e di cui abbiamo già parlato nel caso Apple-Fbi).

LA PROPOSTA CHE SPACCA L’AMERICA

Il Cpp è una proposta che intende dare poteri alla Environmental Protection Agency (Epa) per regolamentare le emissioni delle centrali elettriche in tutti gli Stati Uniti. La Corte Suprema a febbraio ha bloccato questa proposta perché 29 Stati Usa e diversi gruppi industriali hanno fatto appello contro la normativa, considerata illegittima, e chiesto un momentaneo stop dell’iter verso l’approvazione definitiva.

A favore di Obama si sono schierati i restanti Stati dell’unione, tra cui New York e la California, una serie di amministrazioni comunali, associazioni di interesse, tra cui ovviamente gli ambientalisti ma non solo, e le grandi aziende hitech.

CHE COSA DICE IL CLEAN POWER PLAN

Emanata la scorsa estate dell’Epa, la norma proposta richiede agli Stati di fare consistenti tagli alle emissioni di gas serra generate dalle centrali elettriche. Il Cpp si rivolge a questi impianti non a caso: sono la maggiore fonte di gas serra per gli Stati Uniti. Il progetto mira a una riduzione delle emissioni di un terzo entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005, chiudendo gli impianti più inquinanti, quelli a carbone, e aumentando la produzione da fonti pulite (solare e eolico).

Gli Stati dovranno presentare i loro programmi su come intendono aderire alla norma entro settembre (anche se i tempi potrebbero allungarsi). La prima data entro la quale raggiungere un primo taglio di emissioni dalle centrali elettriche è il 2022, mentre la compliance piena è richiesta per il 2030. Gli Stati che si sono opposti (quasi tutti a maggioranza Repubblicana e con economie fortemente basate sul carbone) contestano la norma definendola “vessatoria” e “invasiva”.

I TECH AMICI DI OBAMA

La memoria presentata da Google, Apple, Microsoft e Amazon (che si auto definiscono con una sigla comune i “Tech Amici”) afferma che “incrementare l’uso delle energie rinnovabili fa bene all’ambiente e fa bene all’economia”. La corte sentirà le parti in causa in un’udienza fissata per il 2 giugno.

I Tech Amici basano il loro sostegno al Cpp su tre argomentazioni fondamentali: usare più fonti rinnovabili mitiga il cambiamento climatico e aiuta le imprese e l’economia; i Tech Amici già usano una serie di strategie semplici e efficaci per aumentare l’uso della generazione di energia da rinnovabili, strategie che sono facilmente accessibili e attuabili anche per i proprietari delle centrali elettriche soggette alla regolamentazione secondo il Clean Power Plan; i trend in atto nel settore elettrico Usa giustificano le politiche a favore della crescita della generazione da fonti rinnovabili come previsto dal Clean Power Plan.

LE RINNOVABILI DOVENTANO MENO COSTOSE COL PIANO DI OBAMA

“Ritardare le azioni per contrastare il cambiamento climatico può avere costi pesanti in termini sia economici che umani, mentre accelerare la transizione verso un’economia low-carbon produrrà molteplici vantaggi come crescita economica sostenibile, miglioramento della salute pubblica, resistenza ai disastri naturali, benessere dell’ambiente globale”, si legge nella memoria presentata dai Tech Amici alla Corte di Washington D.C. Perché dare ascolto alle argomentazioni delle grandi aziende hitech? Perché sono “grossi acquirenti di elettricità”, spiegano Google, Apple, Microsoft e Amazon, la cui speranza è di riuscire un giorno a usare solo fonti rinnovabili.

Le quattro tech companies scrivono anche che implementare le regole dell’Epa renderà l’offerta di fonti rinnovabili “più solida, più affidabile, meno costosa”. La diminuzione del prezzo delle rinnovabili è la chiave: secondo i Tech Amici, il piano dell’Epa migliorerà il pricing dell’energia rendendo il mercato molto meno volatile. L’energia rinnovabile, si legge ancora nel documento, “offre maggiore certezza dei costi sul lungo termine” e spesso ha un prezzo equivalente o inferiore rispetto alle opzioni attualmente disponibili. “Il Clean Power Plan riflette aspettative ragionevoli sul funzionamento del mercato dell’energia elettrica e l’aumento nell’uso di energie rinnovabili”, conclude il documento.

Perché Google, Apple, Amazon e Microsoft si schierano con i piani verdi di Obama

Ci sono quattro grandi dell'hitech - Google, Apple, Microsoft, Amazon - tra i sostenitori del presidente americano Barack Obama e delle sue politiche a favore dell'ambiente. I quattro colossi hanno presentato una memoria alla Circuit Court di Washington D.C. per dare il loro supporto al Clean Power Plan (Cpp), una di quelle amicus curiae con cui parti non in causa in un dibattimento…

Tutte le vere novità del Def 2016

Novità sostanziose nel Def 2016, varato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri: è stato completamente ridefinito il quadro macroeconomico, interno ed internazionale, sulla cui base era stata redatta a settembre scorso la Legge di Stabilità. Il quadro considerato dalla Nota di aggiornamento al Def 2015 si muoveva ancora sull’onda dell’ottimismo derivante dalla crescita registrata nel primo semestre dell’anno, andatasi via…

Come prosegue il roadshow di Farmindustria tra le eccellenze italiane

Farmindustria fa tappa in Campania, presso lo stabilimento di Novartis Farma di Torre Annunziata (Na). “Innovazione e Produzione di Valore. L’industria del farmaco: un patrimonio che l’Italia non può perdere” è il titolo del roadshow partito nel 2012 dalla Toscana e che ha poi toccato diverse Regioni: Emilia Romagna, Lombardia, Lazio, Puglia, Abruzzo, Marche e di nuovo Toscana. IL CASO CAMPANIA…

inps, Boeri, pensioni

Chi asseconda la dissennata guerra ai pensionati

La CGIA di Mestre sembra volersi associare alla demenziale campagna di stampa contro i pensionati proponendo un ulteriore balzello sulle pensioni più elevate che “non corrispondono ai contributi versati”. Qualcuno ricordi al coordinatore dell’ufficio studi di tale associazione Paolo Zabeo che le pensioni più alte da 91 mila euro annui lordi in su sono già state e continuano ad essere…

PIERCAMILLO DAVIGO

Perché contesto le parole di Piercamillo Davigo sulle intercettazioni

Annalisa Chirico, presidente di Fino a prova contraria, il movimento per una giustizia giusta ed efficiente nato sotto l'egida dell'ambasciata Usa e che annovera, tra gli altri, nel board l'ex magistrato Piero Tony e il consulente Edward Luttwak, commenta le recenti parole del neo presidente dell'Anm, Piercamillo Davigo Il caso Guidi è solo l'ultimo episodio di una lunga serie. In Italia…

Le scosse al Governo egiziano

La televisione e i giornali informano quotidianamente l'opinione pubblica in merito al cosiddetto “affaire Regeni”, il ricercatore italiano ucciso in Egitto dopo essere stato visibilmente torturato. In queste settimane non sono mancati commenti autorevoli e interessanti sebbene un punto non sia stato messo a fuoco in modo netto. Si obietterà che i media hanno già individuato il problema, e cioè…

Matteo Renzi

Guidi, Davigo, Parisi e Passera. Ecco gli ultimi trambusti per Matteo Renzi

Non si possono che condividere, naturalmente, l’indignazione del ministro Graziano Delrio e il suo esposto alla magistratura dopo avere scoperto, fra le intercettazioni diffuse dagli inquirenti di Potenza sull’affare petrolifero di Tempa Rossa, l’esistenza di un odioso dossieraggio, o qualcosa di simile, per presunti contatti avuti qualche anno prima, quando era sindaco di Reggio Emilia, con esponenti della malavita calabrese.…

Urbano Cairo

Corriere della Sera, chi sostiene (e chi intralcia) Urbano Cairo nell’Ops su Rcs

Di Michele Arnese e Fernando Pineda

Rcs capitalizza meno della metà dei suoi debiti, ovvero 220 milioni di euro circa (il valore della società in Borsa) rispetto a circa 480 milioni di debiti. Questi due numerini andrebbero tenuti presente per seguire meglio la diatriba tra lo scalpitante Urbano Cairo che ha lanciato un'Offerta pubblica di scambio (Ops) - quindi carta contro carta, niente soldi in circolo…

Federica Guidi

Cosa penso del caso di Federica Guidi

In queste giornate di volgare ma inevitabile irriverenza contro un Governo assalito per varie vicende a noi note, la mia attenzione va a Federica Guidi, prendendo le distanze dalla rappresentazione di vittima sentimentale della situazione in cui si è trovata e colpendo anche la persona/donna sottoponendola ad una ridicola difesa al sentimentalismo femminile. Vero è che le intercettazioni sul caso…

Corrado Passera e Maria Stella Gelmini

Parisi, Passera e il buon esempio di Milano

Corrado Passera con molto realismo ha preso atto della situazione e confermato la sua scelta di campo nell’area alternativa al trasformismo renziano che, a Milano, ha il suo porta bandiera nell’ex commissario di EXPO 2015 Giuseppe Sala. La decisione del leader di Italia Unica di rinunciare alla sua candidatura a Sindaco di Milano per convergere su quella di Stefano Parisi…

×

Iscriviti alla newsletter