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Le prime pagine sono interamente dedicate ai tragici fatti di Parigi. Negli attacchi di venerdì sera sono rimaste uccise almeno 129 persone: altre 352 sono rimaste ferite, di cui 99 in modo grave. Intanto emergono nuovi dettagli su quanto accaduto nella capitale francese che vengono riportati dai quotidiani. I terroristi si sarebbero divisi in tre gruppi che hanno compiuto azioni coordinate. Il procuratore di Parigi ha detto che durante l’azione terroristica al Bataclan gli uomini che hanno sparato hanno fatto riferimento alla situazione in Iraq e in Siria. Allo Stade de France, dove si stava giocando una partita amichevole di calcio, uno degli attentatori ha provato a entrare nello stadio con un giubbotto esplosivo. Dopo essere stato scoperto, è scappato e si è fatto esplodere.

Ecco “7su7″, la rassegna stampa ragionata del team di comunicazione strategica SPIN (Strategy Politics Image Newsmaking)‎

“I terroristi fondamentalisti hanno portato la guerra in una delle città simbolo delle nostra civiltà.  E’ una guerra che entra nelle nostre vite”. L’editoriale del direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. L’Isis ha rivendicato gli attentati e scrive Guido Olimpio: “La rivendicazione è un report dell’assalto a Parigi, presentato come l’inizio della tempesta. Una conferma di come altri episodi violenti seguiranno in una campagna senza confini”.

L’intelligence francese (con quelle degli altri paesi europei) cerca di capire chi è stato a colpire Parigi. L’articolo di Carlo Bonini su Repubblica: “Ahmad, il rifugiato e i suoi sei fratelli fantasmi negli archivi di tutte le intelligence. Almohammad aveva il documento di un siriano sbarcato in Grecia. Ahmad è un giovanissimo uomo di 25 anni senza un apparente passato. Un fantasma scomparso dall’isola di Leros quel 3 ottobre e riapparso nella notte di Parigi quaranta giorni dopo. Forse transitando dall’Italia (ma in questo caso senza lasciare alcuna traccia). Forse dal Belgio”. Tre attentatori, sarebbero scappati proprio in Belgio e avrebbero alloggiato a Molenbeek, “il quartiere di Bruxelles dove nascono i terroristi”, racconta Ivo Caizzi sul giornale di Via Solferino. Rolla Scolari sul Giornale: “Gli 007 francesi sotto accusa, uno dei jihadisti sarebbe stato schedato dalla autorità parigine”.

Ma che profilo hanno gli attentatori di Parigi? Peter Berger, esperto di terrorismo a Repubblica: “Sono cruenti, pronti a morire e più abili di Al Qaeda. La loro capacità tecnica è superiore al passato”. Domenico Quirico esplora l’ideologia delle “generazioni Isis” sulla Stampa: “Il caos è la missione dei nuovi combattenti. Veterani di ritorno dalla Siria, indurti dalla guerra urbana, addestrati a fare più male possibile. I gruppi di fuoco che hanno insanguinato Parigi segnano una mutazione nel terrorismo che ci minaccia: ideologia ancora più feroce, un mix di tecniche militari micidiali”. Lo Stato islamico porta la guerra nel cuore dell’Europa ma le potenze mondiali vanno in ordine sparso. Alberto Negri sul Sole 24 Ore: “Ambiguità e contraddizioni tra gli attori del conflitto: Iran, Arabia Saudita, Turchia, Usa e Russia. La Turchia, stato membro della Nato, è un esempio eclatante di come viene manipolata la guerra al Califfato”. Intanto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni dichiara: “Contro l’Isis servono azioni più dure in Siria”. Al Messaggero il capo della diplomazia italiana dice: “La risposta al massacro di Parigi è semplice. Va intensificata l’azione di contrasto. La propagande dei terroristi usa Roma più come simbolo che come obiettivo>>.

E adesso è massima allerta in Italia in vista del Giubileo: Fiorenza Sarzanini sul Corsera: “Bonifiche, espulsioni e censimento nelle carceri. Più controlli su treni e aerei. Corpi speciali militari pronti all’azione, perquisizioni a tappeto dove può attecchire l’estremismo islamico. I prefetti sono stati chiamati a rimodulare la lista degli obiettivi sensibili”. Sempre sul giornale di Via Solferino intervista al ministro dell’interno, Angelino Alfano: “Pronti a qualsiasi passo per fermarli”.

Esteri

Alla seconda tornata di colloqui sulla crisi in Siria i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo per approvare quanto prima al Palazzo di Vetro una risoluzione sul cessate-il-fuoco nel Paese mediorientale, ma non sul futuro di Bashar al-Assad. Paolo Valentino sul Corriere della Sera.

Il leader dell’Isis in Libia, è stato ucciso in un raid condotto con un drone americano a guida laser, poche ore dopo gli attentati di Parigi. Abu Nabil al Anbar veterano delle guerre d’Iraq, era considerato il regista dei massacri del museo del Bardo e della spiaggia di Sousse in Tunisia. Ne scrive il Sole 24 Ore.

Politica e dintorni

Sul Corsera lo scenario di Nando Pagnoncelli: “L’Italicum premia il M5S. Il Pd sotto nel ballottaggio (ma batte il centrodestra). Tra dem e 5 Stelle il 60% di chi vota Carroccio sceglie i secondi. Al primo turno il partito di Renzi avrebbe il 32,9%, il Movimento il 28%, Lega e Forza Italia in calo”.

Nuovi sviluppi nella vicenda De Luca. Dario Del Porto per Repubblica: “I pm sono pronti a sentire il governatore della Campania. Il marito del giudice coinvolto nell’inchiesta su appalti e sanità. Per la procura di Napoli “scenari costruttivi” nella gare dell’ospedale Santobono. La difesa di Scognamiglio: “Il nulla osta era riferito all’iscrizione del figlio a scuola”.

Economia

L’analisi di Alessandro Penati (Repubblica) sulla situazione dell’economia globale: “Inflazione e tassi zero, la deriva giapponese che minaccia Usa, Europa e Cina. Nessuna banca centrale sembra in grado di far crescere i prezzi. Intanto i debiti pubblici esplodono non compensati dalla crescita economica. E’ il momento ideale per grandi investimenti pubblici in infrastrutture”.

Volkswagen si “autodenuncia”: si allunga la lista delle auto “falsate”. Si tratta di 430mila mezzi con motori diesel e benzina delle marche Audi, Seat e Skoda e Vw. L’articolo di Andrea Malan sul Sole 24 Ore.

Giusy Franzese sul Messaggero: “Al via la privatizzazione di Grandi Stazioni. Domani il Cdm darà il via al bando della gara. Per la vendita del 100% della società retail una lunga lista di potenziali interessati, tra fondi sovrani, private equity, fondi specializzati, operatori commerciali”.

Strage Isis a Parigi. Fatti, interviste e commenti nella rassegna stampa di Spin

Di Spin

Le prime pagine sono interamente dedicate ai tragici fatti di Parigi. Negli attacchi di venerdì sera sono rimaste uccise almeno 129 persone: altre 352 sono rimaste ferite, di cui 99 in modo grave. Intanto emergono nuovi dettagli su quanto accaduto nella capitale francese che vengono riportati dai quotidiani. I terroristi si sarebbero divisi in tre gruppi che hanno compiuto azioni…

Così l'Avarizia di Fittipaldi toglie la pelle a Pell

"È improbabile che Pell perda la poltrona di prefetto della segreteria per l'Economia. Ed è impossibile che possa essere inquisito dal tribunale vaticano, a cui recentemente Francesco ha dato nuovi poteri per perseguire i vescovi insabbiatori". Emiliano Fittipaldi non ha dubbi, il cardinale George Pell è intoccabile, malgrado la bufera sulle spese pazze dei cardinali scatenata dalla fuga di notizie…

Enel, conti brillanti e mosse su fibra ottica e rinnovabili

Con le fonti rinnovabili che rappresentano una quota crescente nella generazione di elettricità, le svalutazioni di asset si moltiplicheranno all'interno dell’Unione Europea. Lo ha detto l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, al settimanale britannico The Economist. Ed è per questo che la compagnia elettrica ha annunciato pochi giorni prima della pubblicazione dei conti dei nove mesi che 23 centrali elettriche…

GIORGIA MELONI, MATTEO SALVINI

Sta nascendo un nuovo bipolarismo in Italia?

Che oggi lo spartiacque fondamentale della politica italiana non sia più quello usuale tra la sinistra e la destra tradizionali, lo testimoniano la manifestazione che abbiamo visto sabato della scorsa settimana a Roma, al Teatro Quirino, di una sinistra che prova ad inseguire Beppe Grillo e quella che abbiamo visto invece a Bologna, in piazza Maggiore, di una destra incline…

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Un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attentati di Parigi è stato osservato all’inizio del secondo dibattito in diretta tv fra i candidati alla nomination democratica, svoltosi alla Drake University di des Moines nello Iowa, lo Stato che il 1° febbraio inaugurerà la stagione delle primarie. Bernie Sanders, senatore del Vermont, indipendente e “socialista”, ha attaccato Hillary Rodham…

In Inghilterra le famiglie tornano al passato?

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Carta e digitale alla “grid parity”

E’ ormai chiaro che come filiera della carta, ma più in generale come cittadini e imprese, siamo a favore dell'integrazione dei diversi supporti, quali carta e digitale. Ciò detto quello che però manca è una costante attenzione alla lettura (sia essa su digitale e/o su carta), alla sua importanza per l’apprendimento e per la crescita di ognuno di noi. In Italia…

Ecco il libro americano contro la propaganda dell'Isis

Mercoledì è stato commemorato negli Stati Uniti il Giorno dei veterani militari, in ricordo di tutti coloro che hanno servito l’esercito americano. La casa editrice Really Big Coloring Books lo ha onorato pubblicando un libro da colorare intitolato “Isis: Una cultura del male”. Il testo illustra graficamente i metodi spietati compiuti dagli estremisti islamici.  E si propone come un’alternativa alle pubblicazioni propagandistiche diffuse dall’organizzazione terroristica. LE…

Sussulto di laicità: sospendere il dispendioso Giubileo gesuita

Ci vorrebbe un gran sussulto di laicità e di umanità: sospendere il dispendioso, pirotecnico, inutile Giubileo gesuita di uno Stato estero, il Vaticano, lungo un anno e indetto senza alcuna informativa e relativo accordo con un altro Stato, la Repubblica italiana laica, che dovrebbe, oltre che ospitarlo, in una Capitale messa in ginocchio da scandali senza fine e organizzazion malavitose,…

Guerra jihadista all'Europa e all'Occidente

Siamo in guerra. Sì, lo siamo. L'Europa che per decenni ha coltivato il sentimento della pace, e molto anche se ne era cullata, riscopre il dramma di tornare ad essere un teatro di morte e barbarie. Quanto è accaduto nella notte di Parigi segnala una evidente strategia di destabilizzazione del vecchio continente. Non c'è più (solo) il rischio del "lupo…

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