Skip to main content

Per come conosciamo la pubblica amministrazione – lenta, farraginosa, elefantiaca – la notizia ha quasi dell’incredibile. Ed ecco perché – fuor di retorica – potrebbe rappresentare un’autentica rivoluzione nei rapporti tra enti pubblici e cittadini. Una rivoluzione oggi ancora in fase poco più che sperimentale ma che ha tutti i presupposti per cambiare nel profondo il modo con cui ciascuno di noi interagisce con le istituzioni. Non più file agli sportelli, email impersonali o caccie al tesoro su siti web mal costruiti ma un semplicissimo messaggio WhatsApp, la chat di messaggistica istantanea, acquistata da Facebook a febbraio 2014. E’ questa la nuova frontiera della comunicazione pubblica e delle informazioni in tempo reale ai cittadini.

LA P.A. SU WHATSAPP

Finora i principali esempi sono i comuni, le aziende di trasporto e igiene urbana, la polizia municipale e le strutture di protezione civile. Sbarcano su WhatsApp per dialogare meglio e più velocemente con i cittadini, nella convinzione che il settore pubblico debba andare dove sono gli utenti e parlare loro con un linguaggio semplice e comprensibile. Tutto ciò non solo per informarli e aggiornarli sull’andamento e le novità di un certo servizio o di una specifica situazione ma anche per fare una sorta di “operazione simpatia”. E rendere così più diretti, più personali e, in fin dei conti, migliori i rapporti con la popolazione.

LA REAZIONE DEGLI UTENTI

Le reazioni degli utenti dimostrano che l’operazione sta riuscendo. La prima ricerca sulle conversazioni via WhatsApp tra aziende pubbliche e cittadino (realizzata su iniziativa di Brescia Mobilità, l’azienda dei trasporti del capoluogo lombardo) ha mostrato come la parola più utilizzata dagli utenti sia “grazie”, oltre ad un interessante 5% di emoticon. Un gradimento confermato dalla crescita del numero di cittadini che stanno aderendo al servizio.

IL TRASPORTO PUBBLICO SU WHATSAPP

Il settore – che più di ogni altro ha dato il via alla rivoluzione WhatsApp – è sicuramente il trasporto pubblico locale, per sua stessa natura caratterizzato da un continuo flusso di informazioni in tempo reale. I pionieri si trovano a Brescia, dove l’azienda locale del trasporto è stata la prima in Italia, a marzo 2014, ad aprire un canale di dialogo diretto con i cittadini su WhatsApp. “Da quando abbiamo iniziato questa esperienza” racconta il direttore generale di Brescia Mobilità Marco Medeghini “le lamentele dei cittadini sono diminuite del 40%. Il rapporto non è più monodirezionale – esclusivamente dall’azienda verso il cliente – bensì bidirezionale. I cittadini – scrivendo semplicemente su WhatsApp – possono rivolgerci domande oppure fare segnalazioni. Basta una semplice foto, ad esempio, per mostrarci che una delle pensiline degli autobus è stato vandalizzata”.

L’URP ALL’EPOCA DI WHATSAPP

Nell’epoca della comunicazione 2.0, capita pure che l’Urp – l’ufficio relazioni con il pubblico – possa traslocare su WhatsApp. Accade ad Ancona dove il Comune ha intrapreso questa strada all’inizio dello scorso maggio. Marco Porcu è una delle persone che lavorano al servizio di messaggistica istantanea. Ogni giorno tocca con mano i benefici che derivano da questa nuova forma di comunicazione. “I cittadini ci chiedono informazioni di diverso tipo, dagli orari di apertura degli uffici alle notizie sui bandi fino agli eventi e alle iniziative in programma in città. Il servizio si è dimostrato utilissimo in caso di emergenze. Nel giro di pochi istanti riusciamo ad arrivare in maniera capillare a moltissimi cittadini e a informali su quello che sta succedendo”.

TURISMO 3.0 CON WHATSAPP

La novità piace così tanto che c’è già chi ambisce ad estenderla ai turisti, a cominciare ovviamente da quanti parlano inglese. Il progetto è ancora in fase embrionale ma una città che – più di altre ha dimostrato di saper trattare con chi viene dall’estero – esiste e si trova sulla riviera romagnola. Non è un caso, dunque, che Irina Imola – assessore ai Servizi Generali del Comune di Rimini – alla domanda se sia allo studio l’ipotesi di estendere il servizio WhatsApp ai turisti, abbia risposto: “Assolutamente sì, è un passo su cui bisogna lavorare”. Poi ha aggiunto: “I cittadini sono estremamente soddisfatti. La digitalizzazione è lo strumento che deve avviare la partecipazione. Noi vogliamo un modello nel quale il cittadino è un soggetto attivo nei processi della comunità e consapevole rispetto all’amministrazione pubblica e, nello specifico, al Comune”.

UN SERVIZIO CHE FA SCUOLA

In Italia il numero delle realtà pubbliche che stanno optando per questa nuova forma di comunicazione, aumenta sempre di più. E adesso – dai Comuni o dalle loro aziende partecipate – l’utilizzo di WhatsApp si potrebbe estendere anche alle Regioni. “Dopo l’introduzione di questo servizio” – racconta l’assessore alle attività produttive del Comune di Empoli Antonio Ponzo Pellegrini – “la Regione Toscana ci ha chiesto tutti i dettagli di funzionamento e organizzazione perché vorrebbero farlo anche loro. La prossima sfida – ha poi aggiunto Pellegrini – sarà la profilazione dei cittadini per quartiere, soprattutto nelle città più grandi come Roma o Milano”.

LE CITTA’ INTELLIGENTI DI WHATSAPP

“L’utilizzo della chat è uno straordinario esempio di smart city” commenta il giornalista ed esperto di comunicazione pubblica, Francesco Di Costanzo, che– insieme al collega Andrea Marrucci – ha scritto il libro “WhatsApp in città? La nuova frontiera della comunicazione pubblica”. Un breve volume nel quale vengono analizzati i dettagli di questa nuova forma di dialogo, sempre più diffusa ed apprezzata. “Si può parlare pienamene di smart city perché – con l’utilizzo di WhatsApp da parte delle amministrazioni pubbliche – le città sono diventate più intelligenti e vivibili. L’idea che un messaggio in chat riesca risolvere i problemi della vita di tutti i giorni delle persone, penso sia davvero una grande rivoluzione”.

I rapporti tra enti pubblici e cittadini al tempo di WhatsApp

Per come conosciamo la pubblica amministrazione – lenta, farraginosa, elefantiaca – la notizia ha quasi dell’incredibile. Ed ecco perché – fuor di retorica – potrebbe rappresentare un’autentica rivoluzione nei rapporti tra enti pubblici e cittadini. Una rivoluzione oggi ancora in fase poco più che sperimentale ma che ha tutti i presupposti per cambiare nel profondo il modo con cui ciascuno…

Così Putin fa propaganda sulla Russia in Afghanistan

Il giorno successivo alla decisione di Barack Obama di lasciare alcune migliaia di soldati americani in Afghanistan anche oltre il suo mandato (interrompendo perciò il piano elettorale sul ritiro), dalla Russia Vladimir Putin risponde con l'annuncio della creazione di una task force "in stile Nato" che avrà il compito di operare contro i talebani. Dal vertice di Barubay in Kazakistan,…

cina

Vi spiego le mire geopolitiche e monetarie della Cina

Ogni lunga marcia inizia con un primo passo. Anche stavolta, per la Cina si tratta di una rivoluzione: con un modello prestampato di appena una pagina, intitolato “Chinese Inter-Bank FX Market Registration Form”, destinato all’adesione di Banche centrali, istituzioni finanziarie internazionali e Fondi Sovrani, il 30 settembre scorso la Banca del Popolo cinese ha avviato ufficialmente l’operazione di smarcamento dal dollaro.…

I giovani, la fede e il Giubileo. Parla Monsignor Leuzzi

Il prossimo 8 dicembre avrà iniziò il Giubileo straordinario voluto con forza da Papa Francesco. Da tutti i punti di vista, un’opportunità per l’Italia, di nuovo sotto i riflettori del mondo dopo il successo di Expo. Un appuntamento che rappresenta però anche l’occasione per rimettere al centro del dibattito tematiche spesso tralasciate dall’opinione pubblica e a livello mediatico, come quelle…

Giuliano Poletti

Contrattazione collettiva, cosa faranno (forse) Renzi e Poletti

Negli scorsi giorni, intervenendo a Bologna ad una manifestazione della Cisl, il Ministro Giuliano Poletti ha confermato che il governo, già nel disegno di legge di stabilità (quindi tra pochi giorni) cercherà di individuare delle misure che favoriscano una riforma degli assetti della contrattazione collettiva, dopo il fallimento, tra le parti sociali, di un negoziato stabilmente in crisi. Di più il…

Passera per un nuovo centro contro il pensiero unico di Renzi

Corrado Passera a Piazzapulita, da Formigli, qualche sera fa ha ribadito di sentirsi altro di fronte all’attuale PD e a Renzi, confermando implicitamente di essere pronto a guidare uno schieramento alternativo, notizia del resto conosciuta sin dal giugno 2014 quando presentò il suo movimento Italia Unica. E’ comunque confortante sapere che si può guardare a un movimento politico di opposizione…

Ignazio Marino: smoke gets in your eyes

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=dDrY0cnGdio[/youtube] A pensare a questi ultimi giorni della parabola da sindaco di Roma di Ignazio Marino, sembra proprio di vedere Fred Astaire e Ginger Rogers danzare sulle note, sognanti e un po' amare, di Smoke gest in your eyes. L'amaro in bocca lo lascia il tentativo fallito - quello di governare una città in pasto alla propria medesima 'grande bellezza' …

È nata l'alleanza anti Gender e pro famiglia naturale

Roma, sabato 17 ottobre Teatro Adriana: Nasce Generazione famiglia, la rete associativa che collabora con tutte le altre realtà associative presenti sui territori che abbiano tra loro gli stessi fini: informazioni sulla fondamentale libertà sociale ed educativa; contribuire ad organizzare eventi culturali a favore della famiglia e contro iniziative che ne ledono la dignità e i diritti, difendere nelle scuole il…

Salatto lascia il vertice dei Popolari di Mauro

Di Ettore Bonalberti

Un gesto di coerenza di Potito Salatto e di dimostrazione della volontà di superare le ormai assurde ed obsolete divisioni tra i laici e i popolari interessati a costruire la seconda gamba del sistema politico italiano alternativa al socialismo trasformista renziano. NO al partito della Nazione auspicato da alcuni, modello che ricorda l’antico listone nazionale del Duce del 1924, ma…

Cibo e sicurezza alimentare, cosa succede in Usa e in Ue

Pubblichiamo l'articolo dell’europarlamentare Paolo De Castro pubblicato nel terzo numero 2015 della rivista Energia, sui più significativi successi e fallimenti delle politiche agricole del passato. LE POLITICHE DEI SUSSIDI La ricerca della sicurezza alimentare coinvolge tutti i Paesi, siano essi ricchi, poveri o in transizione economica, e viene perseguita “prevalentemente con politiche sociali, agricole e commerciali”. Sussidi diretti o indiretti, cioè…

×

Iscriviti alla newsletter