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Prima della libertà di spaccare tutto con le facce mascherate da seguaci dell’Isis, una proposta al ministro degli interni.

La polizia, come si faceva una volta, davanti ai facinorosi, dovrebbe annunciare che, dopo tre squilli di tromba per disperdere i facinorosi, potrà sparare con cartucce da caccia piombo 7 alle gambe dei facinorosi.

Sono un vecchio cacciatore e so che il “piombo 7” procura solo dolorose ferite ma non crea emorragie di vasi profondi o ferite invalidanti.

Fa solo molto male. E obbliga a pensarci bene prima di fare grossi danni.

Come fermare i No Tutto che paiono dei boia dell'Isis

Prima della libertà di spaccare tutto con le facce mascherate da seguaci dell'Isis, una proposta al ministro degli interni. La polizia, come si faceva una volta, davanti ai facinorosi, dovrebbe annunciare che, dopo tre squilli di tromba per disperdere i facinorosi, potrà sparare con cartucce da caccia piombo 7 alle gambe dei facinorosi. Sono un vecchio cacciatore e so che…

Terrore a Milano, che cosa dicono e fanno i milanesi

Milano si sveglia con il sole. Si lecca le ferite. Conta i danni. Ripulisce le strade. Quasi come se i milanesi volessero buttare nel dimenticatoio il pomeriggio di ieri, quasi come se fosse stato solo un brutto sogno. I segni sono ancora evidenti, ma gli operosi dipendenti dell’Amsa, con l'aiuto di numerosi volontari, ce la mettono tutta per cercare di…

Un minuto di silenzio per la morte

concerto del 1 maggio: un minuto di silenzio per le vittime del nepal e del mare. colpisce che, oramai, la massa riesca a pensare la morte solo zittendosi.

La colpa dei disordini è dei No Expo pacifici

Non sono sospetto di nostalgie per il vecchio Pci né, tantomeno, per il sindacato che fu. Cinghia di trasmissione di partiti e di ideologie che hanno zavorrato il Paese per 40 anni. Ma secondo me qualcosa di buono c'era nei vecchi sindacati, nel Partito comunista che fu e persino - soprattutto verrebbe da dire -  nella Fiom, prima che cedesse…

Le arie di Renzi

Si dà delle arie Renzi, mentre inaugura Expo. E quelle di Renzi non sono certo le arie bellissime che Bocelli, da Piazza Duomo a Milano, ha cantato per il mondo collegato in eurovisione. Le arie di una tradizione straordinaria che non ci meritiamo. Renzi si dà le arie perché, inaugurando Expo, pensa di aver vinto una delle sue tante battaglie…

Tre domande sui terroristi No Tutto

Ci poteva scappare il morto e non c'è stato. Le forze dell'ordine sono riuscite ad evitare il peggio. Le tute nere che hanno devastato il centro di Milano sono vigliacchi e isolati rispetto ai pacifici manifestanti No Expo. Tutto vero. Ma sia consentita qualche domanda. Siamo davvero sicuri che i violenti (forse meglio chiamarli terroristi, che dite?) che hanno incendiato…

I No Expo e la nefasta "critica solidale"

Mentre ancora attendiamo di conoscere le valutazioni promesse dal movimento NoExpo sul Primo maggio milanese (ma questo movimento ha un comune denominatore organizzativo, si riconosce in qualche leader?), sia consentita una prima considerazione. Sono tra coloro che hanno apprezzato il comportamento delle forze dell'ordine. I danni alle cose sono stati immani, ma quelli alle persone assai limitati. Del resto,  qualunque…

Mover per le strade della rivoluzione permanente

Quinta e ultima puntata della pubblicazione di alcuni estratti del libro Mover. Odissea contemporanea di Michele Silenzi, edito da Liberilibri. Il libro, tutto scritto in prima persona e in una forma ibrida tra il saggio e il romanzo che molto assomiglia a un diario di bordo, racconta le riflessioni e gli incontri del Mover, personaggio-archetipo della nostra contemporaneità in continuo…

Regno Unito, il futuro (politico) alla scozzese?

Il futuro del Regno Unito potrebbe essere in Scozia. Almeno quello politico. Perché anche se per molti anni il Partito laburista ha potuto contare sul sostegno elettorale scozzese, nelle prossime elezioni del 7 maggio non sarà più così. Nelle elezioni del 2010 il partito di Ed Milliband aveva vinto 41 dei 59 seggi in Scozia. Oggi i sondaggi indicano che…

Il Corriere della Sera, chi è il nuovo direttore Luciano Fontana

Gli editori italiani stanno guadagnando in saggezza. Appartiene ormai agli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso l’attrazione esercitata su di loro dai reduci della stagione sessantottina. Che si godevano da direttori, o da altre postazioni apicali, i frutti della loro giovanile partecipazione alle contestazioni di piazza e alle associazioni extraparlamentari di sinistra, spesso limitrofe alle bande armate. Ogni tanto…

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