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Ogni due anni la folla di musicofili ed ascoltatori che in luglio ed agosto si dà appuntamento per il Festival di Salisburgo (per l’estate 2015 la biglietteria segna già il tutto esaurito) in settembre si trasferisce ad Bucarest per il Festival Enescu che da manifestazione prevalentemente regionale prima della caduta del muro di  Berlino nell’ultimo quarto di secolo è diventato uno dei maggiori festival internazionali specialmente per la musica sinfonica e contemporanea. Quest’anno si svolgerà dal 30 agosto al  20 settembre, date perfette per coniugare le settimane finali di Salisburgo con un viaggio in Europa centro-orientale. (Si trovano ancora biglietti contattando Artexim: tel + 40 21 317 8081artexim@rdslink.ro)

Tra i momenti centrali del festival figurano i concerti delle  maggiori orchestre sinfoniche  Berlin Philharmonic Orchestra, Wiener Philharmoniker, London Symphony Orchestra, Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam, Staatskapelle Dresden, San Francisco Symphony Orchestra, Sankt Petersburgh Orchestra, Israel Philharmonic Orchestra, nonché  dei solisti Murray Perahia, David Garrett, Maria João Pires, Renaud e Gautier Capuçon.

L‘edizione 2015 ospiterà per 22 giorni 3000 artisti, di cui 2500 stranieri e 500 romeni, che si esibiranno nell’ambito di 58 concerti al Palace Hall e all’Ateneo Romeno. Il cartellone spazia dal barocco alla musica del XXI secolo e include 22 composizioni di George Enescu. Si terranno inoltre altri numerosi appuntamenti all’aria aperta nell’ambito dell’Enescu Festival Square (3-20 settembre) e del Creative Bucharest – due progetti artistici nella forma di olimpiade culturale.

La Berlin Philharmonic Orchestra si esibirà il 3 settembre al Palace Hall sotto la leggendaria bacchetta di Sir Simon Rattle. La formazione tedesca nel 2006 si è classificata terza nella top ten delle orchestre europee redatta dall’autorevole rivista britannica Gramophone e seconda nella classifica delle migliori orchestre del mondo nel 2008 dopo la Royal Concertgebouw Orchestra Amsterdam. Quest’ultima sarà anch’essa presente al Festival Enescu con due concerti il 19 e 20 settembre diretti da Andris Nelsons.

La  San Francisco Symphony arricchirà la kermesse romena con i concerti del 6 e 7 settembre. Zubin Mehta calcherà le scene insieme alla Israel Philharmonic Orchestra il 31 agosto e il primo settembre. Saranno protagoniste altre popolari e autorevolissime orchestre alla guida di alcuni dei maggiori direttori d’orchestra: la Wiener Philharmoniker (15 e 16 settembre) con la guida elegante e impeccabile di Semyon Bychkov, la Staatskapelle Dresden (4 e 5 settembre) e Christian  Thielemann, la London Symphony Orchestra (8 e 9 settembre) sotto la bacchetta di Ion Marin, tra i più emozionanti direttori del panorama internazionalela Sankt Petersburg Orchestra (10 e 11 settembre) e Yuri Temirkanov, la Bayerische Staatsoper con i concerti del 12 e 13 settembre, affidati rispettivamente alla bacchetta di Constantinos Cardys e Sebastian Weigle, l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo con il suo direttore artistico e musicale Gianluigi Gelmetti il 15 e di Cristian Mandeal il 16, la Royal Liverpool Symphony Orchestra, interprete di due concerti affidati a Vasily Petrenko (17 e 18 settembre).

Il Festival include anche la presenza di tre significative istituzioni romene: la Romanian Youth Orchestra, a cui è affidata la serata inaugurale del 30 agosto; la George Enescu Philharmonic Orchestra and Choir che eseguirà il 14 settembre in forma di concerto l’opera Wozzeck di Alban Berg; la National Radio Orchestra e il Radio Academic Choir, interpreti il 2 settembre dell’Ottava Sinfonia di Mahler.

In forma di concerto, oltre al già citato Wozzeck, il Festival Enescu propone l’Elektra (13 settembre), capolavoro espressionista di Richard Strauss, affidata alla Bayerische Staatsoper e alla romena Radio Academic Choir.  Del cast internazionale fa parte lo straordinario baritono tedesco René Pape.  Sempre in forma di concerto, figurano altri tre titoli operistici appartenenti al barocco italiano: Catone in Utica di Leonardo Vinci (6 settembre) interpretato dall’Orchestra Il Pomo d’Oro alla guida del romano Riccardo Minasi (classe 1978), tra i più apprezzati violinisti e direttori della scena internazionale, e le opere del periodo veneziano di Claudio Monteverdi, Il ritorno di Ulisse in patria (18 settembre) e L’incoronazione di Poppea (19 settembre). Ad interpretare queste ultime due partiture, testimoni del neonato genere del melodramma, sarà l’orchestra britannica Academy of Ancient Music, specialista di musica barocca che predilige gli strumenti d’epoca e un approccio che mira a riportare in vita lo stile esecutivo dell’epoca.

Tra le presenze italiane oltre a Riccardo Minasi si esibiranno il mezzosoprano veneto Marina De Liso che vanta una carriera internazionale e che per l’occasione interpreterà Ottavia nell’ Incoronazione di Poppea e la giovane e talentuoso ventiquattrenne pugliese Marzia Marzo nel cast dell’Elektra.

Tra i solisti dell’edizione 2015 figurano I violinisti David Garrett (15 settembre) Anne-Sophie Mutter (9 settembre), il pianista turco Fazıl Say (4 settembre), il leggendario Murray Perahia, tra i più stimati pianisti del mondo (5 settembre), Yfrem Bronfman (4 settembre), Andras Schiff (18 settembre), Pierre Laurent Aimard (12 settembre), Maria João Pires (7 e 8 settembre).

I fratelli Renaud e Gautier Capuçon, rispettivamente violinista e violoncellista, si esibiranno il 9 settembre al Palace Hall. La pianista georgiana Elisabeth Leonskaja, vincitrice nel 1964 del Concorso Enescu e nome illustre del panorama mondiale della musica classica, suonerà nell’ambito di due concerti il 6 all’Ateneo Romeno e il 10 al Palace Hall insieme alla Sankt Petersburg Philharmonic Orchestra diretta da Yuri Temirkanov.

Altri vincitori del Concorso Enescu impreziosiscono la prossima edizione del festival: Alexandru Tomescu, Valery Sokolov, Ștefan Tarara, Vlad Stănculeasa, Agnes Baltsa e la già citata Elisabeta Leonskaja.

Oltre alla capitale, l’itinerario dei concerti ricopre il più vasto territorio romeno, interessando alcune delle principali mete artistiche e naturalistiche del paese che hanno peraltro caratterizzato il percorso formativo di George Enescu.

Da Salisburgo a Bucarest. Tutti i concerti del Festival Enescu

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