Skip to main content

Ora che le banche hanno salvato Sorgenia cancellando quasi 2 miliardi di debito, Carlo De Benedetti può tirare un sospiro di sollievo. E sarà senz’altro grato al sistema: da Intesa, a Unicredit, a Mps, a Ubibanca, a Bpm e Banco Popolare tutti i maggiori istituti di credito sono coinvolti nell’affare e all’Ingegnere hanno concesso negli anni un credito a cui oggi hanno rinunciato. In nome dei rapporti che vigono nel Salotto buono. Però l’Ingegnere, al contrario di quanto ci si aspetti, non è sempre stato (troppo) gentile con banche e banchieri.

BAZOLI? NON SA COSA SIA UNA BANCA
Di Cesare Geronzi e Giovanni Bazoli (presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa), “artefici e protagonisti delle grandi fusioni che hanno portato alla nascita dei due più grandi gruppi bancari italiani, rispettivamente UniCredit e Intesa Sanpaolo”, come ricorda per esempio il “suo” giornale Repubblica, diceva a fine 2012: “Non sono mai stati dei banchieri. Sono dei power broker (si definisce così colui che esercita un’influenza politica o economica grazie alle persone e ai voti che controlla, ndr). Geronzi per lo meno ha fatto il direttore di banca mentre Bazoli si è trovato al Banco Ambrosiano grazie ad Andreatta ma non sa neanche cosa sia una banca”.

PASSERA, IL BUON ASSISTENTE
Sarà per questo, perché ne capiscono poco, che a lui hanno levato le castagne dal fuoco?, malignano osservatori più che maliziosi. Nella stessa occasione, la presentazione del libro-intervista su Geronzi “Confiteor” di Massimo Mucchetti, De Benedetti aveva detto la sua anche su Corrado Passera: “È stato un eccellente assistente: ho fatto io il recruiting quando fu bocciato dalla McKinsey per diventare partner ed era di cattivo umore. È stato utile quando lo chiamai alla Olivetti perché il suo carattere era arrotondato a differenza del mio piuttosto spigoloso”.

GLI STRALI SULLE BANCHE

Non ci sono solo battute al vetriolo verso gli uomini, spulciando solo tra le ultime dichiarazioni raccolta dai media, ma anche accuse dirette al sistema. Nel 2013 (lo ricorda Dagospia qui) “il proprietario del gruppo Espresso-Repubblica, torna all’attacco. Questa volta, l’occasione propizia è l’ennesimo salvataggio di Alitalia e un’improvvida sortita di Corrado Passera che rivendicava la lungimiranza dell’operazione Cai del 2008. De Benedetti senior definisce “sconvolgenti ma non sorprendenti” le dichiarazioni e accusa l’ex capo di Intesa Sanpaolo di “aver bruciato oltre cinque miliardi sull’altare delle ambizioni personali”. Una settimana dopo tocca a Telecom e al ruolo di Mediobanca, Intesa e Generali: “La più grande impresa italiana con il più grande potenziale di crescita nel mondo è stata scarnificata in vent’anni fino all’umiliazione finale di vederla passare in queste settimane agli spagnoli con un’operazione che ha dello scandaloso – accusa l’Ingegnere – Nessuna Opa, nessuna trasparenza in favore dei piccoli azionisti, solo un’intesa più o meno sotterranea con le banche che non vedevano l’ora di ridurre la propria esposizione. Uno dei momenti più bassi della Caporetto del nostro capitalismo”.

“SOFFERENZE MAGGIORI DI QUELLE CONTABILIZZATE”
A ottobre del 2013 poi l’Ingegnere fa una rivelazione scottante davanti a una platea di studenti dell’Università di Vercelli, riportata qui: “Le sofferenze del sistema bancario italiano sono molto superiori a quelle che sono state contabilizzate o accantonate, ne sono certissimo. I criteri utilizzati dalla Bce, che ha annunciato nuovi stress-test per 150 banche europee, sono fatti per rassicurare. Ho l’impressione che la Bce, a parte qualche istituto che cadrà nelle maglie dei controlli, tutto voglia tranne che dimostrare la reale situazione del sistema bancario europeo. La situazione delle banche in generale è molto fragile”.

Di quali banche sta parlava?

Sorgenia, quando De Benedetti bistrattava le banche che hanno salvato la società dell'Ing.

Ora che le banche hanno salvato Sorgenia cancellando quasi 2 miliardi di debito, Carlo De Benedetti può tirare un sospiro di sollievo. E sarà senz’altro grato al sistema: da Intesa, a Unicredit, a Mps, a Ubibanca, a Bpm e Banco Popolare tutti i maggiori istituti di credito sono coinvolti nell’affare e all’Ingegnere hanno concesso negli anni un credito a cui…

Lo sapete che la banca dei Brics è anti Europa più che anti Usa?

I BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) hanno annunciato, il 15 luglio, la creazione di una propria banca di sviluppo con sede a Shangai, con un capitale iniziale di 50 miliardi di dollari che diventeranno presto 100 miliardi di dollari, cui aggiungerne altri 100 come riserva finanziaria tecnica. Con una leva finanziaria di questa natura, potrà facilmente effettuare prestiti…

povertà

Perché in Cdp Reti entrano i cinesi e non altri? I dubbi del prof. Sapelli

Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha terminato ieri il suo viaggio in Cina. L'accordo più rilevante tra i due Paesi riguarda la cessione del 35% di Cdp Reti (Snam e Terna) a State Grid of China. Un'intesa che lo storico ed economista Giulio Sapelli (nella foto) in una conversazione con Formiche.net​ definisce frutto di rapporti consolidati dal punto di vista economico, ma un sentiero…

Ecco i comuni che pagano i debiti della Pubblica amministrazione

Quanto pagano velocemente i 110 Comuni capoluogo? Nella gara a chi lascia più debito in eredità, Italia spaccata in due. A un Nord virtuoso, risponde un Centro e un Sud fallimentare. Guida Treviso, chiude Reggio Calabria. Grazie agli indicatori di openbilanci, abbiamo la possibilità di calcolare la velocità delle spese correnti dei Comuni Italiani. In pratica si cerca di capire in che misura un Comune riesce…

Pannella contro Putin, nel 2000 un caso di infowar all'Onu

Un interessante libro di Marco Perduca ("Operazione Idigov", editore Reality Book) riporta alla luce in questi giorni il confronto che si tenne nel 2000 al Comitato economico e sociale dell'ONU (Ecosoc), dove il Partito radicale rischiò l'espulsione per un'efficace offensiva diplomatica imbastita dalla Federazione Russa. UN PARTITO TRANSNAZIONALE Perduca è storico militante di prima fila delle battaglie radicali per i…

Radar e satelliti, tutti i sistemi per controllare i voli a distanza

In appena sei mesi le vittime degli incidenti aerei sono state tre volte e mezzo quelle complessive dello scorso anno. Il volo algerino precipitato in Mali apre di fatto un momento di riflessione tra le compagnie aeree del globo: il nodo del contendere è la possibilità di avere a bordo nuove scatole nere e segnalatori di ultimissima generazione. TECNOLOGIA Parola…

Sarà mia quando sarò grande

Accadde il pomeriggio di un dì. Lui la vide in strada e, subito, lo disse a sua madre: - Quella sarà la mia donna - . E la madre stirando le labbra a fare piani sottili di aria: - Toglitela dalla testa, tu. Non è la ragazza giusta per te. E’ fine lei. E’ sarta finita che taglia e monta…

La riforma sanitaria di Maroni non convince i fautori del modello lombardo

Il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha sferrato un’offensiva culturale contro il principio di libertà di scelta e di concorrenza pubblico-privato che da metà anni Novanta governa la sanità regionale? È la tesi e il timore espressi apertamente dai critici del Libro Bianco presentato dall’ex leader della Lega Nord sull’adeguamento della rete di cura all’evoluzione delle esigenze sociali legate all’invecchiamento…

Nasce la "Grande Sky", perché Murdoch l'ha voluta e con chi competerà

E' già stata ribattezzata la “Grande Sky”: dopo due mesi di trattative, si uniscono la britannica BSkyB (controllata al 39% da Rupert Murdoch), Sky Italia e Sky Deutschland e nasce per la prima volta un colosso pan-europeo della pay-Tv con 20 milioni di clienti (97 milioni potenziali) e entrate combinate di 11,2 miliardi di sterline. IL DEAL: SKY ITALIA VALE 2,45 MILIARDI DI STERLINE BSkyB si è infatti…

Perché Putin non può non fare il Putin

Grazie all'autorizzazione del gruppo Class Editori pubblichiamo il commento di  Alberto Pasolini Zanelli, apparso sul quotidiano Italia Oggi. Se non è una dichiarazione di guerra fredda ci assomiglia molto. E viene da fonte molto autorevole, dal «numero tre» della scala gerarchica di potere e responsabilità del governo degli Stati Uniti. Il presidente della commissione esteri del Senato americano, Dianne Feinstein, ha…

×

Iscriviti alla newsletter