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La produzione industriale è calata lievemente oltre le previsioni a febbraio, di -0,5% m/m. Il
dato di gennaio è stato rivisto al rialzo di un decimo, a +1,1% m/m. L’output risulta in aumento di +0,4% rispetto ad un anno prima, in ripresa rispetto al mese precedente se valutato in termini grezzi (-1,9% il dato di gennaio) ma viceversa in rallentamento se corretto per i giorni lavorativi (+1,2% il dato di gennaio).
 Occorre sempre ricordare che l’output resta in calo di quasi il 25% rispetto al picco pre-crisi (registrato nell’agosto del 2007). Tuttavia, il punto di minimo del ciclo è stato toccato lo scorso mese di agosto e da allora sembra avviata una fase espansiva per l’attività produttiva nell’industria.

DETTAGLIO PER GRUPPI

Il dettaglio per gruppi di prodotti mostra che il calo è generalizzato a tutti i comparti con l’eccezione di beni di consumo non durevoli (+0,6% m/m). Se la decisa flessione mostrata dai beni di consumo durevoli e strumentali appare come una correzione “fisiologica” dopo il balzo del mese precedente, spicca il forte calo subito per il secondo mese consecutivo dall’energia (-2,4% m/m), che potrebbe essere la conseguenza delle temperature medie più alte della media stagionale; dunque al netto dell’energia (condizionata da fattori climatici) il dato sarebbe stato meno negativo (-0,4% m/m).

DETTAGLIO PER COMPARTO

Per quanto concerne il dettaglio per comparto di attività economica, si nota un calo deciso per il secondo mese consecutivo per le apparecchiature elettriche e la fornitura di energia, mentre rimbalza rispetto al mese scorso il farmaceutico (l’altro comparto in aumento è quello dei computer e prodotti di elettronica).
Su base annua, i settori che mostrano gli incrementi più significativi restano la fabbricazione di mezzi di trasporto (+8,1% a/a), il comparto metallurgico (+7,5% a/a) e la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+4,2% a/a); in recupero il farmaceutico (+4,5% a/a). L’unico comparto manifatturiero che resta in “profondo rosso” rispetto allo stesso mese dell’anno scorso è quello della fabbricazione di apparecchiature elettriche (-6,2% a/a); al di fuori del manifatturiero, in deciso calo su base annua rimangono attività estrattiva e fornitura di energia.

SINTESI

Il dato non sorprende perché circa in linea con le attese e perché corregge il “balzo” di gennaio. Tuttavia, il dato lascia la produzione in rotta per un aumento di appena 0,3% t/t nel 1° trimestre del 2014, in rallentamento rispetto allo 0,7% t/t registrato nel 4° trimestre 2013. Ipotizzando un possibile rimbalzo a marzo, e tenuto conto che l’attività nei servizi potrebbe tornare a dare un contributo positivo al valore aggiunto totale, il dato non modifica la nostra previsione di un PIL in crescita di uno due decimi nei primi tre mesi dell’anno.

Produzione industriale, perché il calo a febbraio non deve allarmarci

La produzione industriale è calata lievemente oltre le previsioni a febbraio, di -0,5% m/m. Il dato di gennaio è stato rivisto al rialzo di un decimo, a +1,1% m/m. L’output risulta in aumento di +0,4% rispetto ad un anno prima, in ripresa rispetto al mese precedente se valutato in termini grezzi (-1,9% il dato di gennaio) ma viceversa in rallentamento se corretto…

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