Skip to main content

Avrebbe dovuto costituire la vera scommessa delle elezioni europee di fine maggio. Ma la prospettiva di una lista unitaria di tutte le famiglie politiche che guardano al PPE è rimasta arenata fra strappi e frenate. Il capitolo più recente risale a mercoledì, quando Popolari per l’Italia e Unione di Centro hanno presentato il simbolo di una comune alleanza in vista del rinnovo dell’Assemblea di Strasburgo.

Un’aggregazione che sembra porre rigidi paletti nei confronti del Centro democratico, da tempo incamminato nell’avventura burrascosa e ricca di incognite con i liberali dell’ALDE. Così come sul versante conservatore, alla luce dell’assenza del Nuovo Centro-destra che al momento ha deciso di correre da solo alle Europee. Scelte che negano in maniera clamorosa l’aspirazione a costruire un soggetto plurale ancorato al PPE e in grado di sfidare il Partito democratico entrato con abilità e spregiudicatezza nel PSE.

Per capire se le persistenti divisioni nel mondo popolare rappresentano solo una temporanea marcia indietro, Formiche.net si è rivolta a Paolo Naccarato, senatore del Nuovo Centro-destra che vanta una lunga e intensa collaborazione con l’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga.

Per quale ragione è stato impossibile finora formare una lista unica popolare in vista del voto per l’Assemblea di Strasburgo?

Le motivazioni non mi appaiono chiare. Evidentemente non si sono realizzate le condizioni per un’intesa ampia. Costruire una larga alleanza di tutte le forze che si richiamano ai Popolari europei e sostengono il governo è in linea di principio una buona intuizione. Ma non si traduce automaticamente e per magia nella creazione di una formazione unitaria.

La separazione è una scelta definitiva o potreste rientrare nell’alleanza popolare?

Ritengo tardivo un ripensamento della decisione assunta in piena autonomia da Mario Mauro e Lorenzo Cesa. Vi è il tempo per riflettere fino al deposito dei simboli, ma è mancata la necessaria preparazione per un processo politico. Peraltro, secondo i sondaggi, il Nuovo centro-destra vale almeno il doppio rispetto alla lista costituita da PI e UDC e conta di oltrepassare brillantemente la soglia del 4 per cento nel voto europeo. Non siamo noi dunque a dovere entrare nell’alleanza. Nel futuro lavoreremo per l’aggregazione di una vasta area unitaria ancorata al PPE. Un’area, voglio precisare, che sia inclusiva verso tutti.

Aperta anche all’elettorato di Forza Italia, come ha spiegato il senatore di PI Luigi Marino?

Concordo senz’altro con la sua impostazione. Per ora marciamo divisi per colpire uniti. Contribuendo al grande successo dei Popolari europei puntiamo a pesare sui futuri equilibri e assetti dell’Ue. Fin dalle origini del nostro movimento, abbiamo espresso una naturale vocazione maggioritaria unita al forte senso di responsabilità nazionale per privilegiare la soluzione dell’emergenza economico-sociale rispetto agli interessi di parte. Spero che i cittadini lo ricorderanno nelle urne.

Ma su quali basi è possibile l’alleanza con una FI nettamente ostile alle politiche di austerità, al Fiscal Compact, alla Ue a trazione germanica?

NCD è attestato su una linea convintamente europeista, coerente con gli indirizzi politici del PPE. Tuttavia anche noi nutriamo riserve critiche nei confronti di politiche troppo rigide che non privilegiano l’idea di Europa dei popoli. Se Forza Italia sceglierà un orientamento diverso e antitetico all’Ue, saranno gli organi del Partito popolare a valutarlo. Comunque sarà il popolo italiano, a maggio, a ritrovarsi nella versione migliore del popolarismo europeo.

Paolo Naccarato (Nuovo Centrodestra) spiega perché alle Europee i moderati marciano divisi per colpire uniti

Avrebbe dovuto costituire la vera scommessa delle elezioni europee di fine maggio. Ma la prospettiva di una lista unitaria di tutte le famiglie politiche che guardano al PPE è rimasta arenata fra strappi e frenate. Il capitolo più recente risale a mercoledì, quando Popolari per l’Italia e Unione di Centro hanno presentato il simbolo di una comune alleanza in vista del…

Che cosa sta succedendo in Crimea

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. INTANTO, IN CRIMEA Liberato il comandante della flotta ucraina, ma il rompicapo si complica. Oltre alla sede dello stato maggiore di Sebastopoli ci sarebbe una dozzina di basi militari sotto “transizione russa”…

Con Cesa e Mauro per costruire la Casa dei Popolari. Parla Mario Giro

Il centrodestra avrà una sua ricomposizione naturale, ma il Pd è già cambiato, ragiona con Formiche.net il sottosegretario agli Esteri Mario Giro. L'esponente popolare punta l'indice sullo spazio che si intende creare tra i due blocchi classici, definito “popolarismo moderno” che certamente si rifà a una determinata tradizione “ma che guarda al futuro interpretando la convinzione che l'Italia non possa…

La guerra ben poco freddina tra Obama e Putin sulla Crimea

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. LA GUERRA DELLE SANZIONI Oggi, primo giorno di primavera, scade la tregua militare tra Ucraina e Russia. La Camera bassa di Mosca vota l’annessione della Crimea (Reuters), mentre Kiev dovrebbe firmare con…

La Russia tra referendum e storie personali

Fedor era un ingegnere dei trasporti nella Russia zarista. Aveva partecipato alla costruzione della Linea Transiberiana. Fedor possedeva un appartamento con sette stanze a Mosca. Con tanto di servitù. Aveva una biblioteca bellissima e fornitissima. Tutti i classici, molti di quei volumi che, di lì a poco, sarebbero stati banditi. Nel 1898 sua moglie Lena gli diede il primo figlio…

I ghigni europei sono linfa per Renzi

Ottimismo. Fiducia. Energia. Il renzismo non transige: basta musi lunghi, facce tristi, visioni pessimistiche. Giusto. Anche perché sono in vista le elezioni europee, il 25 maggio, e bisogna far lievitare i consensi del Pd, partito capeggiato dal primo ministro. Dunque basta parlare e sparlare di tagli alla spesa pubblica. Il piano del commissario per la revisione della spesa pubblica, Carlo…

Bce, ecco perché la sentenza della Corte tedesca deve preoccupare l'Italia

La sentenza della Corte costituzionale tedesca, chiamata ad esprimersi sul piano di intervento sul mercato dei titoli di Stato, l'Omt (Outright Monetary Transactions) della Bce, ha diviso esperti e opinione pubblica. Secondo il sito economico LaVoce.info le reazioni principali sono state due. "C’è chi ha esultato per le sorti dell’euro, basandosi sul fatto che la Corte tedesca ha rinviato la…

Come uscire dal pasticcio deliberato dell’Ue in Ucraina?

Mentre infuria la battaglia delle sanzioni tra Ue, Usa e Russia, la situazione economica e finanziaria dell’Ucraina continua a deteriorarsi. Sul senso delle sanzioni contro alcune persone delle quali non si capisce il ruolo in relazione agli eventi in Ucraina, tutti tacciono. Invece, due fatti concreti dovrebbero concentrare le menti europee: 1) la Crimea è ormai parte della Russia; 2)…

Ucraina, tutti i ceffoni a colpi di sanzioni tra Obama e Putin

Dopo aver minacciato nuove sanzioni se la Russia avesse proceduto formalmente all'avvenuta annessione della Crimea, firmata due giorni fa da Vladimir Putin, il presidente Barack Obama ha annunciato oggi che gli Usa hanno allargato il numero di individui russi e ucraini coinvolti nella crisi in Crimea colpiti da sanzioni, compresa una banca che sostiene la leadership russa. In un breve…

×

Iscriviti alla newsletter