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Attivo, brillante, scoppiettante, prevede il futuro ma, soprattutto, prevede gli umori della gente: prevede, promette, provvede. E in politica estera? Non pervenuto: marò, Medio Oriente, Siria, Africa, Ucraina, mai sentito niente, o quasi. Europa? Vago, troppo vago.

Colpa della scelta frettolosa per il PSE? Il cattolico Renzi che diventa socialista in mezz’ora? Una scelta, quella di far aderire il PD al PSE, dovuta forse alla necessità di avere “coperture” in Europa nel momento in cui andava a spiegare le probabili riforme ed in Italia (alla sua sinistra). Scelta non felice perché, dopo la débacle di Hollande in Francia, il PSE vede allontanarsi la vittoria alle prossime elezioni per il Parlamento Europeo, ma anche la candidatura alla Presidenza della Commissione del tedesco Schulz, il cui curriculum non brilla sicuramente per autorevolezza, figura di secondo piano anche nel Partito socialista della Germania.

Un PSE che in questi anni ha brillato, nel Parlamento Europeo, solo per schierarsi sempre dalla stessa parte: il rapporto Estrela che voleva promuovere l’aborto come diritto umano, la fecondazione, la teoria del “gender” ecc. O sarà colpa del ministro degli Esteri Mogherini? Mamma di due bimbe sostiene che “Bella ciao” sia la più bella ninna nanna del mondo, volontaria dell’Arci, attiva nei movimenti per la pace e nel Forum Sociale Europeo, da giovanissima ha collezionato anche esperienze lavorative nei “call center”: una carriera costruita nel partito a cominciare dalla sua esperienza nella “sinistra giovanile”. Ministro appiattito anche sull’Ucraina, per solidarietà partitica con il socialista tedesco Frank Walter Steinmeier.

Matteo, se ci sei, batti un colpo anche in politica estera o l’Italia rimane ferma “al palo”.

La politica estera di Renzi? Non pervenuta

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