Iran e Israele combattono senza soluzione di continuità. Mentre i leader del G7 si riuniscono in Canada, i bombardamenti si approfondiscono e una guerra totale è un rischio concreto. Il gruppo ha punti di vista differenti, ma vede nella de-escalation l’obiettivo comune, condiviso anche dai partner globali. Come si concretizzerà questa linea?
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Non solo Iran. Al G7 in Canada, Europa e Giappone tentano l'intesa sui dazi
Bruxelles potrebbe ottenere da Washington tariffe maggiorate del 10% sulle proprie esportazioni sul mercato americano, in cambio dello stop ai contro-dazi sulle vetture statunitensi vendute in Europa. La spinta di Ursula von der Leyen e la mossa di Toyota
La Difesa delle narrative nell'era delle superintelligenze. L'analisi di Pigozzi
La Difesa del futuro dovrà saper coniugare potenza e racconto, deterrenza e credibilità. La narrazione non è un semplice accessorio delle operazioni militari, ma una componente vitale della sicurezza collettiva. Vincere la battaglia delle idee – con integrità e rispetto dei nostri principi – significa gettare le basi per una sicurezza più solida e duratura, in cui i cittadini possano riconoscersi e credere. L’analisi di Lorenza Pigozzi, direttore comunicazione strategica del gruppo Fincantieri
Perché serve una missione Ue per la sicurezza di Hormuz. L’analisi di Caffio
In ogni fase di crisi con Teheran, lo Stretto di Hormuz torna al centro dell’attenzione per il rischio di escalation. Sebbene l’Iran minacci periodicamente di bloccarlo, vincoli giuridici e fattori geografici rendono tale scenario improbabile. Teheran potrebbe però ricorrere a misure belliche asimmetriche. Di fronte a possibili evoluzioni imprevedibili, l’Ue è chiamata a rafforzare la propria presenza navale per garantire la sicurezza dei traffici energetici globali. L’analisi dell’ammiraglio Fabio Caffio
L'escalation mediorientale offre dei vantaggi tattici a Putin. Ecco quali
Il presidente Trump ha parlato di una possibile mediazione russa tra Israele e Iran. Ma per Mosca il conflitto tra Tel Aviv e Teheran rappresenta un’opportunità. Almeno nel breve termine
Taipei rafforza il controllo sulle esportazioni di chip. Huawei e Smic nella lista nera
Taiwan inserisce Huawei e Smic nella sua lista nera, imponendo severe licenze per ogni esportazione di chip verso le due aziende cinesi. La misura, allineata alle restrizioni americane, ha lo scopo di proteggere le tecnologie sensibili e frenare l’ambizione cinese nel settore dei semiconduttori, in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche nello Stretto di Taiwan
Petrolio nervoso, Borse calme. La guerra tra Israele e Iran vista dai mercati
I listini azionari hanno ritrovato la serenità, dopo un primo scossone iniziale. Segno che per gli investitori il conflitto è ancora da decifrare. Il fianco più esposto è, semmai, quello dell’energia
Spese per la difesa, è tempo che l'Europa scelga il suo futuro. Scrive Pietro Serino
Un preventivo coordinamento tra europei, esteso anche a chi è fuori dall’Unione, favorirebbe quell’integrazione e semplificazione tra gli eserciti europei di cui tanto si parla, spingendo anche la base industriale dell’Europa ad una maggiore, reciproca collaborazione. L’analisi del generale Pietro Serino, già capo di Stato maggiore dell’Esercito
La prima donna al vertice dell'MI6. Starmer sceglie Blaise Metreweli
A 116 anni dalla sua fondazione, il Secret Intelligence Service vive un momento storico con la nomina di Blaise Metreweli come prima donna “C” del servizio. Antropologa di Cambridge, esperta in tecnologia e innovazione, con esperienze operative in Europa e Medio Oriente, ma anche un passaggio in MI5, Metreweli è la favorita da anni ed è stata scelta dal governo Starmer, con la sponda del direttore uscente, Sir Richard Moore
Ucraina, Medio Oriente, Sud globale. La nuova agenda del G7
I leader del G7 si riuniscono nella valle del Kananaskis, in Canada, per un vertice segnato da tensioni internazionali e dall’assenza del tradizionale comunicato finale. In agenda conflitti in Ucraina e Medio Oriente, ma anche cooperazione con il Sud globale