La normalizzazione dei rapporti tra Israele e alcuni dei Paesi arabi del Medio oriente ha portato ad un aumento delle possibilità di mercato dell’industria della difesa di Tel Aviv. Questo trend positivo ha fatto crescere le ambizioni israeliane di costruzione di un patto di difesa comune per la sicurezza aerea regionale, con una rete di radar, rilevatori e intercettori, in funzione anti-Iran
Difesa
Più che Ue, la Difesa europea sarà Nato. Parola di Dembinski
L’invasione della Russia porterà diversi Paesi europei a riflettere sulle proprie necessità di sviluppo e approvvigionamento militare, orientandoli maggiormente alle logiche di difesa collettiva. Nel Vecchio continente questo potrebbe portare la pianificazione ad appoggiarsi nuovamente alla Nato, a scapito dell’Ue. L’intervista di Airpress a Matthias Dembinski, senior researcher del Peace research institute
Pubblico e privato per la cyber-security. La visita di Mulè al centro Deas
La cyber-sicurezza nazionale è rafforzata dalla collaborazione tra pubblico e privato. Questo è quanto emerso nel corso della visita del sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, presso il Centro avanzato di difesa cyber della società privata Deas, ospitato in una cooperazione sinergica presso la base della Marina militare di S. Alessandro a Roma
Madrid verso il 2% alla Difesa. La decisione dopo il vertice Nato
A pochi giorni di distanza dal vertice di Madrid, la Spagna annuncia lo stanziamento di un fondo da un miliardo di euro per permettere al Paese di raggiungere, entro il 2029, la soglia del 2% del Pil da destinare alla Difesa
Senza difesa non c’è sostenibilità. Profumo sugli investimenti europei
Nonostante a seguito della guerra in Ucraina numerosi Paesi europei abbiano sentito la necessità di aumentare le proprie spese per la difesa, sottolineando al contempo l’opportunità di un’azione congiunta all’interno dell’Ue, la Banca europea per gli investimenti non ha ancora la possibilità di investire a sostegno del settore militare. Secondo Alessandro Profumo, ad di Leonardo, al Financial Times, una previsione che dovrebbe essere rivista
Nell'Indo-Pacifico la sfida della Nato è l'autoritarismo. Parla Hooker
Con il nuovo Strategic concept approvato a fine giugno a Madrid, la Nato ha delineato quello che è l’ambiente di sicurezza che si trova a dover affrontare, dalla minaccia russa a Oriente, alle instabilità sistemiche del Fianco Sud, fino alla crescente sfida di Pechino. L’intervista di Airpress a Richard Hooker, senior fellow dell’Atlantic Council
Corvette alla Grecia, Fincantieri in corsa. Chi partecipa e chi è favorito
Dopo i Rafale e gli F-35, Atene potenzia anche la Marina con uno scatto geopolitico in avanti: la capacità di difesa tra Mediterraneo ed Egeo aumenta esponenzialmente (anche con “vista” Turchia)
Spazio, l'altro fianco della Nato. Una strategia
Non ci sono solo il fianco Est e il fianco Sud della Nato, su cui l’Alleanza ha acceso i riflettori al summit di Madrid. Lo spazio è una delle frontiere più calde ed esposta a non pochi pericoli. L’analisi di Lorenzo Bazzanti, Geopolitica.info
Il nuovo Occidente è Nato. Il punto di Luciolli sul vertice di Madrid
Con l’adozione del nuovo Strategic concept, la Nato risulta più solida, coesa e dotata di una coerente visione politico-strategica. Il nuovo Concetto Strategico testimonia dunque la straordinaria capacità di adattamento dell’Alleanza. L’analisi di Fabrizio W. Luciolli, presidente del Comitato atlantico italiano
Dalla Romania alla Polonia. Continua l’impegno Nato dell’Aeronautica
Gli Eurofighter italiani proseguono le loro attività a sostegno dell’Air policing della Nato, spostandosi da sud a nord del fianco orientale dell’Alleanza. La task force Black Storm, schierata dal nostro Paese da dicembre dell’anno scorso in Romania, ha infatti terminato il suo impegno, e ora i caccia italiani saranno riposizionati, da agosto, in Polonia