L’Ucraina testa un nuovo sistema d’arma basato su aerostati con agganciati piccoli droni capaci di intercettare le loitering munitions nemiche. Un’innovazione che potrebbe avere conseguenze tangibili
Difesa
Il Parlamento voterà sì per i nuovi F-35. Menia spiega perché
“Siamo consapevoli che ogni azione in politica estera ha un effetto sulla politica interna. Il dossier degli F-35 è ampio perché investe il potere di deterrenza italiano, il nostro posizionamento nei quadranti strategici, il ventaglio di relazioni su ampia scala che dal Mediterraneo si spingono nei Balcani e in Africa e l’impatto positivo sull’industria interna e sui livelli occupazionali”. Intervista al vicepresidente della Commissione esteri/difesa del Senato, Roberto Menia
Vi spiego la rilevanza economica del Piano di riarmo europeo. L'analisi di Scandizzo
Sicurezza e stabilità, ma anche innovazione e dinamismo sono il vero output da perseguire nello sviluppo dell’industria della difesa europea, con il compito di produrre beni pubblici senza di cui mercati e sistemi economici non possono prosperare. L’analisi di Pasquale Lucio Scandizzo
Sicurezza e armamenti, il supporto all'Ucraina confermato al summit a 5 sulla Difesa europea
A Parigi, i ministri della Difesa di Italia, Francia, Germania, Polonia e Regno Unito si sono incontrati per discutere sul rafforzamento della cooperazione in tema di difesa e sul sostegno all’Ucraina. Il vertice segue da vicino il summit dei capi di Stato maggiore e si inserisce nei rinnovati sforzi europei sul fronte della sicurezza del continente
Leonardo, Rheinmetall e Thales nel nuovo Etf di WisdomTree dedicato alla Difesa europea
WisdomTree ha presentato un fondo che investe esclusivamente in aziende europee del settore della difesa. L’Etf si concentra su 20 aziende che operano in ambiti come equipaggiamenti di difesa, elettronica e sistemi spaziali, escludendo quelle coinvolte nella produzione di armamenti controversi. Tra i principali titoli del nuovo portafoglio ci sono Leonardo, Rheinmetall e Thales
Dopo il voto in Groenlandia, si apre la partita per l’Artico. Cosa significa per l'Italia secondo Rauti
L’esito delle elezioni in Groenlandia apre la partita geopolitica per il destino dell’isola e delle future rotte artiche. Mentre le urne incoronano le forze di centrodestra, pro-secessioniste, ci si interroga sul futuro dei preziosi giacimenti di terre rare della Groenlandia. Su questi temi, e sulla loro importanza per gli interessi nazionali italiani, si discuterà domani in occasione dell’Arctic Forum – Dolomites 2025. Il punto del sottosegretario alla Difesa Isabella Rauti
Finanziare il riarmo europeo coinvolgendo i privati. È davvero possibile?
L’Europa accelera sul riarmo, ma tra i Paesi più esposti sul fronte del debito — tra cui l’Italia — cresce il timore dei tagli alla spesa pubblica per finanziare la Difesa. Definendo tale scenario inaccettabile, il ministro dell’Economia Giorgetti ha proposto un fondo di garanzia europeo da 16 miliardi per attrarre gli investitori privati. Secondo il Mef, questo potrebbe mobilitare fino a 200 miliardi senza intaccare i servizi pubblici. Restano tuttavia da chiarire alcuni punti, soprattutto riguardo l’attrattività per gli investitori privati
La crisi della cantieristica Usa pregiudicherà il futuro dell’Aukus? L’analisi di Caruso
Mentre l’Indo-Pacifico diventa teatro di crescenti tensioni geopolitiche, l’ambizioso programma di sottomarini nucleari australiani rischia di affondare prima ancora di prendere il largo. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca solleva interrogativi sulla tenuta delle alleanze americane e sulla credibilità degli impegni presi con Canberra. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Le navi della Marina alimentate da piccoli reattori nucleari? Per Fincantieri è possibile
Il nucleare torna al centro del dibattito strategico globale, e l’Italia potrebbe giocare un ruolo di primo piano anche in ambito navale. Intervenendo a una tavola rotonda, Pierroberto Folgiero ha delineato un futuro in cui piccoli reattori potrebbero alimentare non solo sommergibili e portaerei, ma anche incrociatori e fregate. Un’idea ambiziosa che, se concretizzata, rappresenterebbe un punto di svolta, non solo per la cantieristica italiana, ma anche per le capacità strategiche nazionali
Riarmo, debito e garanzie all’Ucraina. Così l'Europa si muove sulla Difesa
Dopo decenni di esitazioni, l’Europa sembra decisa a dare una svolta alle sue politiche di difesa. Mentre a Bruxelles le istituzioni comunitarie fanno quadrato per ridurre la frammentazione politica e strategica dell’Unione, i ministri delle Finanze si confrontano su come evitare che le spese per la Difesa erodano le basi dello stato sociale in Europa. Sviluppi anche sul piano militare, con i capi di Stato maggiore di oltre 30 Paesi riuniti a Parigi per discutere del futuro della sicurezza dell’Ucraina. Grandi assenti gli Stati Uniti, i quali, rendono noto fonti francesi, “non sono stati invitati”