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Eni, perché è cosa buona e giusta non vendere Saipem. Parla il prof. Sapelli

Eni ha deciso di congelare la vendita del 43% di Saipem. La decisione del colosso energetico capitanato dall’ad Claudio Descalzi arriva dopo lo stop di Putin al gasdotto South Stream e al calo del prezzo del petrolio. Fattori che hanno fatto crollare in borsa il valore della controllata del Cane a sei zampe e indotto i suoi vertici a fare un…

Fisco, tutto sotto controllo con gli accertamenti?

Metà (quasi) degli accertamenti fatti dall’agenzia delle Entrate è indirizzata a soggetti insolventi. Si va dalle società-prestanome alle persone fisiche nullatenenti. La denuncia viene in questi giorni dalla corte dei Conti, che ha fornito, al riguardo, numeri precisi e inediti. Il dato oggettivo è quello della insolvenza originaria dell’addebito, accompagnato da mancata impugnazione dell’avviso di accertamento regolarmente notificato. Ciò che…

Lo sapete che il prezzo del petrolio non ha ancora toccato il fondo?

Il celebre aforisma di Mae West, diva pop dei tempi suoi, per cui “il troppo di una cosa buona è splendido” è messo in discussione dai mercati e li preoccupa. Il petrolio scontato è buono, quello a metà prezzo li disturba. Quando accadde in passato fecero default, tra gli altri, il Messico, il Venezuela, la Russia e una moltitudine di…

Banche e finanza, in arrivo nuove regole europee dal 2015

Con il nuovo anno diventeranno operative le nuove regole che comporanno l’architettura finanziaria europea. Un numero ingente di norme disegnate dal Parlamento europeo e dalla Commissione manifesteranno i loro effetti, alcuni auspicabili altri indesiderati. L’obiettivo politico delle istituzioni di Bruxelles sembrerebbe chiaro: 1) evitare nuove crisi sistemiche del mondo finanziario; 2) ridurre l’uso di fondi pubblici per il salvataggio delle…

Saipem, ecco perché Eni ha congelato la vendita

Lo stop di Putin al gasdotto South Stream e il calo del prezzo del petrolio hanno indotto i vertici di Eni a congelare la vendita del 43% di Saipem. IL COMUNICATO DI ENI Ecco come il colosso energetico capitanato dall’ad, Claudio Descalzi, ha annunciato ieri la decisione: “Lo scorso mese di luglio Eni aveva annunciato l'adozione di una nuova struttura…

Perché l'euro non farà concorrenza al dollaro

Riceviamo e volentieri pubblichiamo Le politiche di sostegno dell'area Euro sono state, finora, di due tipi: i finanziamenti ai singoli Paesi in crisi e le politiche di austerità. Bene: l'austerità è limitata e cieca, poiché non può non colpire il grano e il loglio contemporaneamente, e peraltro, come è ormai dimostrato da molti economisti, i bilanci pubblici, come l'acqua, sono…

Tltro, perché ora è più vicino lo shopping di bond da parte della Bce di Draghi

La BCE ha comunicato che nella seconda TLTRO le banche hanno preso a prestito 129,8 miliardi, contro gli 82,6 della prima asta del 18 settembre. Il dato è inferiore alle attese di consenso (148 miliardi). Di per sé, ciò aumenta le chance di un QE a inizio 2015. Secondo fonti di mercato le richieste delle banche italiane ammonterebbero a 26-28…

Bce, ecco perché il Tltro non funziona troppo (secondo Deutsche Bank)

Ieri la Bce ha dato seguito alla seconda tranche del Tltro per sbloccare i prestiti bancari in generale e per alleviare i problemi di accesso alla finanza delle pmi. Ma fino a che punto il Tltro sarà in grado di rivitalizzare questo passaggio di fondi alle piccole imprese? Se lo chiede Orcun Kaya, analista di Deutsche Bank che individua in…

Perché il lavoro dei giovani passa per la formazione in azienda

Nel giorno in cui il responsabile del Welfare Giuliano Poletti assume l’impegno di rendere stabile nel tempo il programma “Garanzia Giovani” pur con i limiti e le carenze da più parti messi in luce, un’iniziativa potrebbe costituire il modello per promuovere strategie di inserimento occupazionale a favore dei ragazzi formati nelle università italiane. “Life skills for employability”, presentato a Roma presso la…

Istat, perché la produzione industriale inficia le teorie di Juncker

La produzione industriale a ottobre (-0,1%) va peggio delle attese che generalmente scontavano qualcosa di positivo. L'indicazione che emerge è quella di un'industria che si muove su un sentiero sostanzialmente stagnante, frenata da una domanda interna ancora molto debole, appena compensata dal positivo - ma instabile - sostegno di quella estera. I NUMERI ITALIANI L'ultimo trimestre dell'anno ha, dunque, un…

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