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Famiglie, chimica e credito d'imposta. La rotta di Pichetto sulla manovra

Il viceministro uscente al Mise: “Proprio per il contesto nel quale il governo si troverà a fare la legge di bilancio, a mio parere, occorre evitare scelte avventate e rassicurare da un lato il Paese e dall’altro i mercati internazionali”

Tre motivi per cui la flat tax di FdI non convince. Parla Morando

Intervista all’ex viceministro dell’Economia. La tassa piatta proposta dal partito vincitore delle elezioni non porterà maggior gettito e soprattutto potrebbe dare vita a forme di contabilità creativa. Dall’Europa più tempo per la manovra, ma in fin dei conti è quasi un atto dovuto

Tasse, Pnrr e bollette. La Melonomics e la sponda di Draghi e Bruxelles

Da Bruxelles arriva un sostanziale via libera al ticket Draghi-Meloni per la scrittura della prossima legge di Bilancio, caldeggiato giorni fa da Guido Crosetto. Ci sarà più tempo per consegnare l’ex Finanziaria e permettere al partito vincitore delle elezioni di inserirvi le proprie proposte, dando peso politico ai provvedimenti. A partire da fisco e caro energia

Non così generosa. Il bluff della Cina sul debito africano

Il mese scorso l’annuncio trionfare del colpo di spugna delle banche cinesi su alcuni prestiti concessi alle economie del Continente. Una generosità parziale visto che lo sconto riguardava solo i finanziamenti infruttiferi, privi cioè di interessi. E così il debito tossico è rimasto al suo posto

Draghi saluta Palazzo Chigi con conti in ordine e crescita

Il governo approva la Nota di aggiornamento al Def che porta in dote una crescita nel 2022 rivista al 3,3% e un indebitamento in discesa al 5,1%. Ma il prossimo anno il Pil frenerà per colpa della crisi energetica

Meloni sia prudente sui conti e i mercati le crederanno. Parla Angeloni

Non è vero che la politica monetaria espansiva è defunta, i tassi al netto dell’inflazione sono ancora negativi. Il nuovo governo usi i guanti su deficit e debito e lo spread si raffredderà. Il Pnrr? Piccoli ritocchi si possono fare ma l’impianto rimane valido. Intervista ad Ignazio Angeloni, economista presso la Robert Schuman Center of the European University Institute ed ex membro del Consiglio di Sorveglianza della Bce

 

Sanzioni, Mosca gioca la carta del rublo (digitale)

Le sanzioni occidentali in sei mesi hanno eroso l’11% del Pil russo, devastando l’economia. Per tentare di aggirare i circuiti di pagamento stranieri e creare un blocco monetario antagonista al dollaro, il Cremlino punta a una valuta digitale da mettere a sistema con lo yuan

I tre ministeri che Meloni non può "sbagliare". I consigli di Quadrio Curzio

Intervista all’economista e presidente emerito dell’Accademia dei Lincei. Draghi lascia un Paese che gode di grande credito in Europa, il futuro capo del governo non dilapidi un simile tesoretto. La manovra in collaborazione con l’ex presidente della Bce? Un buon segnale

Se la finanza è pronta a mollare Pechino (nel nome di Taiwan)

Le grandi banche americane e francesi starebbero valutando l’ipotesi di smobilitare dal Dragone qualora esplodesse una crisi militare con l’isola rivendicata e arrivassero le sanzioni. Mentre la Banca mondiale declassa Pechino a zavorra d’Asia

Mps si blocca in Borsa, ma l'aumento non è a rischio (e il voto non c'entra)

Il titolo ancora oggi ha stentato a fare prezzo a Piazza Affari dopo il crollo teorico del 34% lo scorso lunedì, a valle dell’operazione di raggruppamento azionario. Escluso per il momento l’effetto emotivo del voto. Il ceo Lovaglio continua a essere fiducioso sulla ricapitalizzazione, mentre il piano industriale avanza su esuberi e uscite volontarie. Aspettando le fatidiche nozze

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