Nell’insieme delle Considerazioni finali del governatore di Banca d’Italia resta forte la concentrazione sulle forze che marcheranno l’evoluzione futura dell’economia. Attraverso i progressi nell’integrazione dei mercati, della finanza e della gestione economica, l’azione europea in comune spingerà e aiuterà il Paese ad adottare riforme e miglioramenti a lungo attesi. Il commento di Salvatore Zecchini
Economia
L'Ue punti su Difesa comune, eurobond e investimenti in IA. Le prime Considerazioni di Panetta
Il governatore della Banca d’Italia al suo primo tradizionale appuntamento annuale di fine maggio. Il messaggio sotteso è chiaro: se il Vecchio continente vuole sopravvivere deve portare a termine l’unione dei mercati e dotarsi di titoli di debito comunitari. E anche sulla Difesa è tempo di scelte. L’Intelligenza Artificiale è una sfida a cui le imprese europee non debbono sottrarsi. I tassi? La stretta monetaria ha funzionato, ma ora basta
L'intelligenza artigiana sarà il futuro delle Pmi. Parola di Confartigianato Giovani
Le imprese devono saper essere più attrattive per le giovani generazioni e i ragazzi devono saper ascoltare i “vecchi” imprenditori. Il lavoro da fare è rafforzare il legame tra mondo delle Pmi e formazione. Il governo ci sta provando anche con la sperimentazione del 4+2 (istituto professionale prima e due anni di Its). Il futuro della salvaguardia del made in Italy si gioca anche nel passaggio generazionale delle imprese. E l’intelligenza artigiana prevarrà sempre su quella artificiale. La convention dei giovani imprenditori di Confartigianato
Così la Russia imprigiona le aziende che vogliono andarsene
Non solo il congelamento forzoso dei conti correnti. Per impedire fughe di massa, il Cremlino chiede soldi a chi vuole cambiare aria oppure impone la vendita degli asset a prezzi scontati. E oggi sono ancora oltre 500 le imprese nella ragnatela russa
Arrivato a Salerno il carico di pomodoro cinese partito dal Xinjiang
Agricoltori sui gommoni per manifestare contro “le importazioni sleali fatte con lo sfruttamento dei lavoratori” nella regione al centro delle accuse per violazioni dei diritti umani contro gli uiguri e altre minoranze etniche. Nei giorni scorsi, dopo che Formiche aveva sollevato il caso, due ong avevano scritto al governo
Tecnologia e rifiuti, la grande ascesa italiana nelle rinnovabili
L’ultimo rapporto di Enel e Fondazione Symbola certifica l’eccellenza italiana nel campo delle tecnologie al servizio dell’energia pulita, seconda solo a quella tedesca. E anche nel ciclo del fine vita il Paese è competitivo
Dall'Africa al Brasile, ecco dove la Cina torna a mordere
Nell’attesa di capire le mosse dell’Europa e del G7 per arginare l’avanzata cinese nel mercato dei veicoli puliti, Pechino va all’assalto del Brasile, che diventa il primo mercato di sbocco extra-asiatico. La quale nel frattempo torna a saccheggiare l’Africa, già provata da anni di prestiti-trappola
Mano tesa a Vivendi e società più snella. La nuova Tim secondo Figari
La presidente del gruppo telefonico, nominata al fianco di Pietro Labriola lo scorso aprile, traccia una rotta per l’ex Telecom, una volta perfezionata la cessione di Netco alla cordata guidata da Kkr, su cui è al lavoro l’Antitrust europea. E chiarendo che l’obiettivo è ricucire con il socio francese
La transizione globale è anche questione di prezzi. Banca mondiale spiega perché
Lo scorso anno le tariffe applicate sugli idrocarburi hanno garantito entrate globali per oltre 100 miliardi di dollari. Ma se si vuole agire in profondità, frenando il petrolio e incentivando l’energia pulita, bisogna ripensare il sistema di prelievo sui fossili. Solo così gli impegni del G7 di Stresa potranno essere rispettati
La prudenza di Giorgetti sugli asset russi è giusta. De Mattia spiega perché
La cautela fatta trapelare da Giancarlo Giorgetti in merito all’uso dei proventi legati ai beni strappati a Mosca, ha le sue ragioni. Si rischia di infrangere il diritto internazionale oltre a proporre al mercato strumenti non del tutto sicuri. Sui tassi la Bce va per conto suo, per questo le intese politiche nei summit contano poco. Colloquio con l’economista e già dirigente di Bankitalia