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Grano e diplomazia, perché i porti croati possono sbloccare l'impasse. Parla Politi

Conversazione con il direttore della Nato Defense College Foundation: “Nel nostro Adriatico è difficile che ci siano azioni ostili. Certo, se qualche gruppo di reduci estremamente distruttivi come quelli che hanno distrutto Nord Stream uno e Nord Stream due si mettesse in testa di posare delle mine, allora sarebbe un’altra partita”

Un Forum del Mediterraneo all’Osce. La proposta di Zoffili (Lega)

Vista la forte e impellente attualità del tema, è necessario ristabilire la convocazione annuale del Forum del Mediterraneo, spiega Eugenio Zoffili, deputato della Lega e presidente della delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea parlamentare dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa

L'Europa e la Belt and Road Initiative. L'opinione di Valori

Una prospettiva “cinese” sui vantaggi economici e commerciali della Via della Seta per l’Unione europea. Scrive Giancarlo Elia Valori, professore onorario dell’Università di Stato di Pechino

La situazione sul campo ucraino, tra controffensiva e tensioni al Cremlino. Il punto di Jean

Come quelli di Putin, gli obiettivi di Zelensky non sono mutati: raggiungere il Mar d’Azov e rompere il “ponte terrestre” fra la Russia e la Crimea, da tenere sotto la minaccia delle artiglierie ucraine, rendendone a Mosca troppo onerosa l’annessione. La consegna da parte Usa di nuovi e più potenti mezzi di fuoco potrebbe invece aumentare di molto le capacità d’attrito degli ucraini e, in particolare, provocare il collasso logistico delle forze russe. Il generale Carlo Jean spiega come evolve lo scenario bellico

Le domande a cui l’Italia deve rispondere sulla Cina. L’opinione di Harth

Quale segnale si vuole mandare agli imprenditori e aziende italiane con interessi economici in Cina? E agli elettori? Più che l’uscita della Via della Seta, saranno le risposte a queste domande a dirci quanto l’Italia è veramente pronta a voltare pagina

Un incontro Meloni-Xi sulla Via della Seta. Parla Santi (Eurasia Group)

Secondo l’analista il non rinnovo del memorandum è quasi scontato. “Ora si sta cercando di capire come e quando dare l’annuncio per ridurre il rischio ritorsioni soprattutto dal punto di vista dei rapporti economici bilaterali”. Un bilaterale al G20 può aiutare

Modi non andrà dai Brics. L’India vuole mantenere il suo eccezionalismo

Se il primo ministro indiano confermerà la sua presenza solo virtuale all’incontro dei Brics, sarà un’ulteriore conferma di come l’India voglia mantenere una posizione distante dal modello autoritario proposta dalla Cina e, sebbene con le sue eccezionalità, più coerente con quello democratico occidentale

Le promesse tradite del memorandum con la Cina. Scrive Mayer

Italia e Cina “ribadiscono la volontà di sostenere un sistema di investimenti libero e aperto” e si impegnano “alla messa in opera di un level playing field”, si legge. Impegni non soddisfatti. Ora serve trarne le conseguenze

Aspettando lo scadere dell'ultimatum, i rischi per l'Europa da un Sahel (tutto) autoritario

Di Raffaele Ventura

I diversi fili che si intrecciano nel Sahel formano un’intricata tela che avrà profonde conseguenze geopolitiche. Se la giunta militare reggerà alle pressioni internazionali, la regione sarà composta da una costellazione di Stati guidati da regimi autoritari ostili ai principi democratico-liberali. L’analisi di Raffaele Ventura, Università di Trento e Geopolitica.info

Cosa spiega sul Niger il dilemma di Washington in Burkina Faso

L’espansione delle attività dei gruppi jihadisti in Burkina Faso richiederebbe un aumento dell’assistenza militare americana, ma il Paese è guidata da una giunta golpista con cui l’amministrazione democratica di Joe Biden fatica – politicamente a lavorare. Test per il futuro del Niger

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