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Come sta Cristina Fernández de Kirchner

Si è fatta male lo scorso 12 agosto per un colpo preso alla testa e ora dovrà rimanere un mese a riposo totale. Per questo motivo la presidente dell’Argentina, Cristina Fernández de Kirchner, è costretta a saltare tutta la campagna elettorale delle prossime elezioni legislative in programma il 27 ottobre. A seguito di forti mal di testa, la Kirchner è andata…

Siria, chi e come distruggerà l’arsenale chimico di Assad

Da ieri una struttura internazionale poco nota fino ad ora, l’Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons (Opcw), avrà il compito di smantellare nei prossimi mesi l’arsenale di armi chimiche in Siria. L’Opcw si trova in Olanda e ha ricevuto l’incarico dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La missione è “incredibilmente difficile”, ha detto il Consiglio: creare una commissione speciale…

Egitto, torna l’incubo delle proteste

Cinquanta persone sono rimaste uccise negli scontri tra la polizia e sostenitori dell’ex presidente egiziano, Mohamed Morsi. Le proteste di ieri al Cairo sono le più violente degli ultimi due mesi. Ad agosto le forze militari egiziane hanno sfrattato i sostenitori dei Fratelli musulmani, ma ieri i militanti islamici sono tornati in piazza. Più forti e senza paura. La manifestazione…

Francia, tutti i numeri disastrosi di Hollande

L’ultima notizia dalla Francia riguarda il debito, e non è bella. Il debito pubblico è aumentato di 41,9 miliardi di euro nel secondo trimestre ed è arrivato a 1912,2 miliardi di euro, pari a 93,4 per cento del PIL. Il Figaro, quotidiano d’opposizione, sintetizza: “Il debito pesa 28.892 euro su ogni francese”. E sì che pareva che il presidente François…

Ankara e la politica degli scacchi

Pubblichiamo l'articolo di Affari Internazionali Sebbene il primo ministro turco Recep Tayyip Erdoğan abbia ben mosso l'alfiere delle riforme sullo scacchiere bicromo della politica turca, la partita è lunga, imprevedibile e tutta ancora da giocare. Matrioska turca Dalle ceneri delle proteste di piazza Taksim, con il pacchetto di “riforme di democratizzazione” presentato il 30 settembre, il governo gioca a sorpresa…

L'Onu ipoteca la Siria

Pubblichiamo un articolo del dossier “Evoluzioni in Medio Oriente” di Affari Internazionali. Una volta raggiunta una soluzione di compromesso sulla questione del riferimento al Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite, il Consiglio di sicurezza ha adottato all'unanimità la risoluzione 2118 (2013) sull'eliminazione delle armi chimiche in Siria. Il contenuto della risoluzione del 27 settembre riflette l'accordo concluso il 14…

Libano, Siria e Iran, l'alleanza sciita vicina alla frattura

Pubblichiamo un articolo del dossier "Usa-Iran: distensione vera?" dell'ISPI, Istituto per gli studi di politica internazionale. Le recenti dichiarazioni del presidente iraniano Rohani e la conseguente storica telefonata con la sua controparte statunitense, Barak Obama, possono aver quantomeno sconcertato il più fedele alleato di Teheran, Hezbollah. Intendiamoci, non basta uno scambio di battute al telefono per risolvere trenta e passa…

Iran, è tempo di compromessi e diplomazia

Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali Ancora pochi giorni fa era inimmaginabile una grande intesa per la stabilizzazione complessiva del Medio Oriente in grado di sciogliere l'intreccio dei conflitti della regione. Oggi, pur fra incognite, insidie e sfiducie reciproche, la ripresa del negoziato israelo-palestinese, l'intesa sulle armi chimiche siriane e le manifestazioni di buona volontà scambiate alle Nazioni Unite tra…

Perché l'Iran ora cerca il dialogo con gli Stati Uniti

Pubblichiamo un articolo del dossier "Usa-Iran: distensione vera?" dell'ISPI, Istituto per gli studi di politica internazionale. Le ultime aperture del presidente iraniano Hassan Rohani nei confronti di Washington, in particolare lo storico colloquio telefonico con il presidente statunitense Barack Obama, hanno suscitato, negli ultimi giorni, l'attenzione dei media internazionali, provocando inoltre diverse reazioni sia all'interno degli schieramenti politici della Repubblica…

Obama schiacciato tra Siria, shut-down e Hillary

Lo shut down sul debito americano e l'empasse burocratica del Paese sono motivi di amarezza per un Barack Obama che ha ancora tre anni di mandato davanti. Ma secondo alcuni analisti, specie europei, quella che abbiamo davanti è qualcosa di più. Nientemeno che la fine dell'eccezionalismo Usa, ovvero della pretesa (o diritto, a seconda dei punti di vista) di Washington…

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