Per Blinken (e per Washington), un cessate il fuoco a Gaza è anche un vettore per tornare a parlare con insistenza del “mega-deal” con Riad. C’è in ballo un accordo che potrebbe ridefinire gli equilibri mediorientali, e non a caso il segretario insiste — dall’Arabia Saudita — appena rientrato dalla Cina
Esteri
La Cina e la rana che bolle. L'analisi di Aquilino, che saluta IndoPaCom
Il capo dell’Indo-Pacific Command del Pentagono, l’ammiraglio Aquilino, lascerà tra poco il suo incarico e in un’intervista con il Financial Times descrive la situazione nella regione riguardo alla Cina, che sta alzando la tensione (fino al rischio di ritrovarsi in guerra senza nemmeno accorgersene). Analisi che non stride con la linea dettata da Blinken a Pechino
G7 unito contro il fentanyl. Ma serve la collaborazione della Cina
Leader impegnati a guidare gli sforzi in ambito internazionale per stroncare il traffico di droghe, in particolare quelle sintetiche. L’appello finale alle altre nazioni sulla lotta ai fornitori illeciti di precursori ha un unico destinatario: Pechino
La Moldavia potrebbe "staccare la spina" alla Transnistria. Ecco come
Smettendo di acquistare combustibile fossile dalla Russia attraverso la Transnistria, Chisinau potrebbe causare il collasso degli apparati separatisti. Ma il rischio umanitario è consistente. E rimane l’incognita Cremlino
Trump amico della Russia? Non proprio. L'analisi di Graziosi
Se l’ex presidente Usa, candidato alle prossime presidenziali, non avesse dato il suo assenso, il pacchetto di aiuti all’Ucraina non sarebbe stato approvato dal Congresso come invece è accaduto. L’amministrazione Trump già in passato si era rivelata meno tenera con la Russia di quanto si raccontasse. L’analisi di Stefano Graziosi
Giochi politici e provvedimenti finanziari. Cosa sta succedendo in Russia
L’arresto del vice ministro della Difesa e la possibile introduzione di una nuova tassa che colpisce le fasce alte della popolazione sono due fenomeni che offrono uno sguardo su alcune dinamiche in corso nel sistema Russia di oggi e di domani
Dal Xinjiang a Salerno. Il treno per far dimenticare gli uiguri all’Occidente
È partito venerdì mattina dalla capitale della regione autonoma, dove le autorità del Partito comunista cinese sono accusate di violazioni dei diritti umani contro gli uiguri e altre minoranze etniche. Per Pechino è un modo per rilanciare la Via della Seta
Caso Ariston, perché l'Italia ha convocato l'ambasciatore russo
Paramonov difende la decisione e attacca. Una mossa dimostrativa per mettere pressione su Roma, anche alla luce del suo ruolo alla guida del G7, dove si discute l’utilizzo degli asset di Mosca per sostenere l’Ucraina
Anche l'Italia nella corsa diplomatica per fermare la guerra a Gaza
C’è un momentum attorno al possibile cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Le riunioni al Cairo per il rilascio degli ostaggi procedono (più positivamente di quanto visto finora), mentre il ministro Tajani incontra altri omologhi a Riad (dove ci sarà anche Blinken). Hamas e Israele potrebbero aver interessi (sebbene diversi) nel fermare la guerra
Perché la risoluzione Onu su Sebrenica potrebbe far detonare i Balcani
La posizione di Belgrado, esplicitata da un intenso lavorìo diplomatico da parte di funzionari di Belgrado nel Palazzo di Vetro, è che imprimere alla Serbia lo status di popolo genocida avrebbe come unica e immediata conseguenza una ripresa delle tensioni, in un’area molto delicata e soggetta a rapidi capovolgimenti di fronti. Il caso Kosovo è tutt’altro che vicino ad una normalizzazione istituzionale