La divisione del mondo in Paesi sviluppati, in via di sviluppo e poveri rappresenta oggi uno schema classico – di fatto antistorico – da rompere. Negli ultimi decenni, ormai, sono comparsi e si sono consolidati sulla ribalta internazionale – da protagonisti – Paesi che ancora oggi noi consideriamo, vittime come siamo di un lessico provinciale, “economie emergenti” e che fino…
Esteri
Dilma, il nuovo volto del Brasile
“Perché usa una parrucca? Non sarà che, paradossalmente, la candidata presidenziale del Partito del lavoratori tiene troppo alla sua apparenza fisica?”. La domanda provocatoria l’aveva sparata contro Dilma Rousseff un giornalista televisivo che l’ha intervistata ad aprile del 2009. Sotto la parrucca di Dilma però, purtroppo, c’era un’altra ragione, molto meno frivola. «Tre settimane fa mi è stato trovato un…
Il futuro è già qui
Il 2010 è stato un anno storico per il Brasile. L’elezione alla presidenza della candidata voluta da Lula, Dilma Rousseff, segna l’inizio del terzo governo consecutivo del Partito dei lavoratori-Pt, una continuità inedita in tempi di democrazia. A questo si aggiunge che il Brasile avrà una donna come capo di Stato e di governo, fenomeno ancora raro a livello mondiale,…
Balzo in avanti. Verde oro
Pensando al Brasile, fino a pochissimo tempo fa, veniva in mente un Paese in crisi, oberato dal debito estero, dilaniato dagli squilibri sociali e più incline a consolarsi col calcio e la samba che a preoccuparsi del futuro. Oggi dobbiamo riconoscere – e lo facciamo volentieri – che la nostra impressione era sbagliata o, quantomeno, parziale. I problemi esistevano, ma…
Terra di affari nostri
La distribuzione geografica della nostra presenza imprenditoriale riflette in parte la storia dell’immigrazione italiana ed europea dei secoli scorsi: il 57% delle imprese italiane sono infatti radicate nello Stato di San Paolo. La restante quota è distribuita negli Stati di Minas Gerais (10%), Rio de Janeiro (9%), Paraná (7%), Rio Grande do Sul (4%), Espirito Santo (4%) e Santa Catarina…
La sfida dei Bric
Sono passati appena nove anni da quando gli analisti della banca d’affari Goldman Sachs coniarono l’acronimo Bric. Fu uno spunto creativo ed efficace per disegnare un trend oggi pienamente riscontrabile: entro il 2050, l’area dei Paesi emergenti – Brasile, Russia, Cina e India – avrebbe scalzato il vecchio circolo del G7 in quanto a ricchezza prodotta e a capacità di…
Un bilancio difficile
Barack Obama, nella politica estera sembra costretto in una posizione di attesa. Intanto non ha rinunciato a qualche tentativo di scompaginare gli equilibri interni dell’Unione europea, un sistema che reca disturbo all’egemonia economica americana. Egli ha cercato di fare pesare infatti – in una organizzazione europea per definizione e per interessi prevalenti – gli interessi politici americani. Il suo appoggio…
La lezione del Golfo
Sono passati vent’anni dal giorno in cui Saddam Hussein, allora incontrastato padrone dell’Iraq, invase il Kuwait. Ciò che seguì fu la prima grande crisi internazionale dopo la Guerra fredda, una crisi che, in meno di un anno, portò alla liberazione del Kuwait e alla ricostruzione del suo governo. Questa operazione fu portata a compimento solo a costi economici ed umani…
Potenze alla prova del potere
Ci troviamo in una fase di transizione internazionale che si protrae da oltre due decenni, a partire dalla fine della Guerra fredda. Quell’era di rivalità strategica tra Usa e Urss lasciò il campo ad un’era in cui gli Stati Uniti possedettero molto più potere di qualsiasi altro Paese, godendo di un grado di influenza senza precedenti. Il momento unipolare americano…
Nucleare, l'attrazione fatale
Il 27 maggio corso, il presidente americano Barack Obama, a più di un anno dal suo insediamento, ha fatto conoscere la sua “dottrina” che, per quanto riguarda il tema della proliferazione nucleare, non presenta grosse novità, a parte l’intenzione di superare le alleanze tradizionali degli Stati Uniti per abbracciare “nuove partnership con i centri emergenti di influenza”, con evidente riferimento…