La crisi greca ha evidenziato non soltanto l’incompiutezza e conseguente fragilità della moneta unica, ma anche le faglie geopolitiche che ancora contraddistinguono l’Europa: quella fra nord e sud, fra “Club Med” e Centroeuropa, oltre a quella est-ovest, acuite ambedue dall’allargamento a Ventisette. La necessità di incasellare concettualmente questi o quei Paesi risponde forse alla necessità di semplificare certi fenomeni, nel…
Esteri
Tornano i mercanti
La condizione normale delle relazioni tra nazioni, anche alleate, è il conflitto. Questo può essere più o meno intenso, diretto o indiretto, esplicito o nascosto. Il sistema internazionale corrente sta mostrando, pur non ancora la frammentazione del mercato globale, un aumento del ricorso a conflitti a bassa intensità, indiretti e nascosti per fini mercantilistici da parte di quasi tutti gli…
L’Iran al bivio della storia
La storia raramente si svolge in maniera piana e bilanciata. Piuttosto, tende ad essere segnata da grandi eventi – battaglie, assassinii, scoperte – le cui conseguenze si fanno sentire per anni. Ventuno anni dopo la rivoluzione che ha rovesciato lo Scià e ha portato la legge islamica in Iran, ci troviamo ad uno di quei punti di svolta. A dire…
Guerre cyber stellari
Prima del latino gubernare, i greci usavano la parola kybernan per indicare il comando; e kybernos corrispondeva al nostro "capitano". Il cyber-spazio sta diventando il "luogo" della geopolitica del futuro. Se negli anni ´60 dello scorso secolo il primato strategico tra USA e URSS si affermava con le missioni spaziali e i satelliti spia, oggi la competizione per la sicurezza…
Pechino alza la posta
Ben pochi hanno nutrito speranze in un reale successo della conferenza di Copenaghen sui mutamenti climatici. Ma anche quei pochi hanno dovuto abbandonare le loro aspettative ancora prima dell´inizio del summit indetto dalle Nazioni Unite. Si è infatti capito che l´appuntamento nella capitale danese sarebbe sostanzialmente fallito quando, alcune settimane prima del suo inizio, Barack Obama e il presidente cinese,…
Intrecci mediterranei
Il Mediterraneo è un mercato, non un confine. La frase dello storico Fernand Braudel, studioso dell’unità del bacino del Mare Nostrum, è ancora valida. Ma i mercati sono anche, come ha insegnato Lindblom, strutture politiche e tutte le grandi organizzazioni, statuali e non, hanno una dimensione che implica la loro sicurezza, la difesa, la politica estera. La Cina opera…
La corrente del Sud
I Fondi sovrani hanno investito cumulativamente all’estero circa 65 miliardi di dollari fino al 2008, di cui 57 solo nel periodo 2005-2008 (Unctad, 2009). Il boom del loro intervento nel momento dello scoppio della crisi ha inevitabili riflessi politici. Dell’avanzata di questi soggetti ci siamo già occupati nel numero 39 di Formiche (luglio 2009); qui vorremmo in un certo modo…
Il rischio non è l'embargo
Per quanto importanti stiano diventando le potenze petrolifere emergenti, il Medio Oriente continuerà ad essere la principale fonte di energia negli anni a venire. A differenza della Russia, i membri mediorientali dell’Opec si muovono come un cartello che sottoutilizza abbondantemente le proprie risorse. Agli attuali tassi di sfruttamento delle risorse, la Russia sarà fuori gioco nel 2020, e la situazione…
Contro le divergenze
L’America resta superpotenza, ma è ormai troppo piccola per svolgere da sola il ruolo di pilastro economico e di sicurezza dell’intero pianeta come ha fatto dal 1945 al 2005. La tendenza più probabile è quella di formazione di un sistema fatto di nazioni e blocchi regionali non più ordinati da un centro di potere forte. Come mantenere l’ordine? Due soluzioni,…
Il reset di Obama
Il discorso di Barack Obama al Cairo passerà probabilmente alla storia. Per la prima volta un Presidente Usa si è rivolto direttamente all’islam e il mondo musulmano (tranne qualche sparuta minoranza) ha largamente apprezzato. Il change di Obama è realtà o poesia? Formiche lo ha chiesto a uno dei massimi esperti di relazioni internazionali e di politica estera statunitense, il…