Gli Stati Uniti sentono il dovere e l’interesse di evitare la catastrofe (umanitaria, militare e geopolitica) in Medio Oriente. Mentre i vari attori globali traccheggiano, Biden organizza il viaggio nella regione per salvare la crisi
Esteri
Usa, sfida su quattro fronti. Il dibattito aperto da Gates (ex Cia)
Russia, Cina, Corea del Nord e Iran: per Washington è uno dei momenti più critici nella storia. All’articolo dell’ex capo del Pentagono sul destino americano hanno risposto già Will e Ferguson
Il video della giovane rapita da Hamas è l’inizio della guerra psicologica
Mia Shem, 21 anni, parla delle cure ricevute e chiede di tornare a casa. L’obiettivo di questi filmati è fare pressione su Israele, chiedendo di fermare i bombardamenti su Gaza e ritardare un intervento terrestre
Usa-Cina, la visita di Wang a D.C. e il Medio Oriente. Pronti per Biden-Xi?
L’imminente visita del capo della diplomazia cinese a Washington fa pensare che i due presidenti si incontreranno al summit di San Francisco, evento che segnerebbe una certa distensione nel rapporto tra le due superpotenze. Ma le differenze rimangono nette e passano anche dalle mediazioni attorno al conflitto tra Israele e Hamas
Più lontani dalla Via della Seta. Il governo Meloni diserta il forum di Xi
Non ci sarà alcun esponente dell’esecutivo italiano al Belt and Road Forum. Presente, invece, l’ex senatore Petrocelli, da sempre fan dell’iniziativa-faro del leader cinese
L’Italia proiettata verso gli Usa. Bilanci e progetti del Transatlantic investment committee
Presentati, nella prestigiosa sede dell’Ambasciata Italiana presso gli Stati Uniti a Washington DC, i risultati di un anno di lavoro nel corso del Second Us Annual Meeting. Ecco che cosa è emerso
Apre l’ufficio di Taipei a Milano. Il filo che lega Italia e Taiwan
Inaugurata oggi la seconda rappresentanza dell’isola che, rivendicata da Pechino, cerca sostegno internazionale. Per Roma è un altro passo fuori dalla Via della Seta
A ognuno i suoi alleati. Washington rassicura Kyiv, Mosca e Pyongyang sempre più vicine
Mentre il fronte si stabilizza, le parti coinvolte nel conflitto guardano ancora una volta ai loro alleati. E questi rispondono. Soprattutto Washington, che vuole mandare il segnale al mondo di essere capace di impegnarsi su più fronti diversi
Israele, Nasrallah e Khamenei valutano l’apertura del fronte di Hezbollah
Quanto è possibile l’apertura di un fronte libanese contro Israele? I leader di Beirut e Teheran valutano la convenienza politica dell’alzare l’intensità dello scontro, perché le condizioni sono diverse da quelle del 2006
Frenesia diplomatica (e deterrenza militare) per salvare il nuovo Medio Oriente
Le tensioni in corso nel Medio Oriente potrebbero complicare la costruzione di una regione “nuova”, dove le normalizzazioni proseguono e lo sviluppo aumenta. Molto dipende adesso dalla gestione della crisi e da come Israele sceglierà di rispondere al brutale attacco subito. A questo si lega la frenesia diplomatica, abbinata alla deterrenza contro chi potrebbe sperare in ulteriori destabilizzazioni