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Tra geopolitica e futuro dell’Europa. Cosa può insegnare Edgar Morin sulla crisi ucraina

Alla luce del pensiero di Morin, la guerra in Ucraina appare come un banco di prova per la capacità del sistema internazionale di gestire la complessità. Ridurla a una trattativa bilaterale significa ignorarne la natura sistemica; affrontarla con logiche di pura potenza rischia di produrre solo tregue instabili. Solo un approccio che integri dimensioni politiche, economiche, culturali e simboliche può trasformare la crisi in un’occasione di rigenerazione. L’analisi di Umberto Saccone

Il cambio di passo dell'Europa guida la possibile pace in Ucraina. La versione di Bremmer

“Putin non si aspettava che gli europei rafforzassero in modo significativo il loro sostegno all’Ucraina, né che gli americani si allineassero maggiormente a questo sostegno. Ed è per questo che ha deciso di venire ad Anchorage. E se arriverà ad incontrare Zelensky, cosa che chiaramente preferirebbe non fare, questo cambiamento nella posizione di Putin avverrà solo perché vede che l’Occidente è più forte nel sostegno all’Ucraina rispetto a febbraio”. Conversazione con Ian Bremmer, fondatore e presidente di GZero Media ed Eurasia Group

Perché Navarro pressa l'India. C'entra anche la Russia

Il consigliere commerciale dell’amministrazione Trump, Peter Navarro, attacca pesantemente l’India dalle colonne del Financial Times. Gli Usa pressano l’India anche per ottenere risultati con la Russia. Per Washington, Nuova Delhi resta un partner fondamentale

Investimenti industriali e acquisto di armi. Così Kyiv vuole blindare l'impegno Usa alla sua sicurezza

Il piano da 150 miliardi di dollari suggerisce la nuova strategia del governo ucraino, che con contratti industriali e joint venture cerca di garantire che l’impegno americano sulla sua sicurezza sia una scelta strutturale e non reversibile

Fra Trump e Putin la pace in Ucraina ha il volto dell'Europa. L'analisi di D'Anna

Gli incontri di Washington sembrano avere dato un’accelerazione nelle trattative per la pace in Ucraina, anche se restano molti i nodi da sciogliere. In primo luogo quello delle reali intenzioni di Putin. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Verso la pace in Ucraina? Il vertice di Washington visto dall'amb. Castellaneta

Ieri la family photo scattata alla Casa Bianca ha immortalato una situazione decisamente nuova: Stati Uniti ed Europa (attraverso la “coalizione dei volenterosi” di cui finalmente anche l’Italia fa ora parte) sono uniti e compatti nel sostenere Kyiv. “Qualcosa è cambiato e sta cambiando”, come ha giustamente affermato la premier italiana Meloni registrando un mutamento di clima e di approccio tra le varie parti in causa che potrebbe davvero precludere alla fine del conflitto. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta

Meloni porta a Washington l’unità dell’Occidente. Parla il prof. Cristin

Il professore Renato Cristin vede nel vertice di Washington il compimento della visione di Giorgia Meloni: l’unità occidentale come unica risposta alla crisi identitaria. Israele e Ucraina modelli di eroismo, con l’Italia punto di equilibrio contro l’asse Russia-Cina-Iran-Nord Corea

Anchorage, la forza dell'Europa e l'interesse silenzioso di Pechino. L'analisi di Alli

È solo grazie al continuo sostegno economico e politico di Pechino che Putin può continuare la sua guerra. E l’interesse di Pechino si spiega in un unico modo: l’attesa del riconoscimento da parte della comunità internazionale dei territori conquistati con la forza dalla Federazione russa, per scatenare l’assalto contro Taiwan. L’analisi di Paolo Alli

Dall’Alaska alla Casa Bianca. Così la solidarietà transatlantica aiuta il tentativo di pace di Trump

Il dato politico di questo incontro è evidente. Sinora lo sforzo del presidente Trump verso un cessate il fuoco e/o accordo quadro è, senza alcun dubbio, quello più importante e significativo dall’inizio del conflitto, nel febbraio 2022. E grazie a Meloni non è mai mancata la mediazione e l’aiuto al dialogo tra le parti, contribuendo all’unione dell’Occidente contro chi vorrebbe vederne il suo declino. L’intervento di Simone Crolla, American Chamber of Commerce in Italy (AmCham)

Con Wang Yi a Nuova Delhi, salta il colloquio Usa-India sui dazi

La visita di Wang Yi a Nuova Delhi e lo stop ai negoziati commerciali con gli Stati Uniti mostrano l’India al centro di un gioco a quattro con Cina, Usa e Russia. Dialogo prudente con Pechino, tensioni tariffarie con Washington e il ruolo ambiguo di Mosca delineano un quadro instabile di riallineamenti e contrappesi

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