Abbandonare l’Ucraina, aggredita da un nemico, “non sarebbe un segnale di leadership forte e certa”, spiega il docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “Bisogna confidare nella forza della democrazia e continuare a lavorare contro la disinformazione, contro gli slogan facili, contro le sparate populistiche che continuamente arrivano”
Speciale Ucraina
Ottavo pacchetto armi e adesione all’Ue. Tajani vede Zelensky
Il ministro, a Kyiv per un Consiglio affari esteri Ue straordinario, è stato insignito dell’onorificenza dell’Ordine di Jaroslav il Saggio. “Ho assicurato al presidente Zelensky che il nostro Paese resterà al fianco del popolo ucraino fino al raggiungimento di una pace giusta che, come abbiamo sempre detto, significa la libertà per l’Ucraina”, ha spiegato
Vi spiego il nesso tra crisi in Africa e crisi del grano. L'analisi di Bonfrisco
Conversazione con l’europarlamentare della Lega: “L’Africa dovrà essere la vera agenda della prossima Commissione Ue. Wagner? Un gruppo terroristico, prima che paramilitare. Da quelle aree arriveranno nuovi flussi: anche la Nato ha ammesso l’uso geopolitico russo dei migranti. L’Ue? Deve riconquistare influenze, anche grazie al Piano Mattei”
Cosa significa il sì di Erdogan all'Ucraina nella Nato
Erdogan riceve Zelensky e si candida (ancora una volta) a mediatore, ma non mancano le spine: o è a conoscenza della disponibilità informale putiniana ad aprire un confronto, oppure punta a ritagliarsi un ruolo pro domo sua. Ruolo che comunque dovrà tenere conto di una serie di fattori
Grano e Wagner, la pax è lontana: tutto porta allo stallo. Parola di Parsi
Che succede se il 17 luglio non si troverà un accordo? “Ci sarà una forte tensione sui prezzi dei cereali innanzitutto perché è evidente che alcuni Paesi, soprattutto quelli arabi e africani, andranno sotto stress”. Conversazione di Formiche.net con Vittorio Emanuele Parsi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e autore del volume “Il posto della guerra e il costo della libertà” (Bompiani)
Non sarà rapido, ma è iniziato il declino di Putin. L'analisi di Pelanda
Conversazione con l’esperto analista: “Il gioco attualmente è quello di limitare l’offensiva ucraina per rendere meno probabili le risposte nucleari e, in cambio, offrire all’Ucraina la promessa di adesione all’Ue e alla Nato, magari anticipata da un partenariato molto forte. Per questa ragione la Russia continua a bombardare, perché non è possibile che nella Nato entrino delle nazioni in guerra”
A Bratislava va in scena il pre-Vilnius. Il B9, la Nato e l'Italia secondo Loperfido
L’Italia nei Balcani? “Protagonista naturale”. Il commento del deputato di FdI, membro della Commissione esteri della Camera e della delegazione parlamentare italiana presso l’Osce dopo il vertice B9 che si è svolto ieri a Bratislava
Ucraina, armi e geopolitica. Lo scatto in avanti di Berlino secondo Pelanda
“La mediazione vaticana? Per un conflitto di questo tipo la soluzione passa solo dalle pressioni Usa da effettuare sulla Cina e sulla Russia. Gli aiuti a Kiev? La notizia è nel potenziamento da parte della Germania. L’Italia nell’Indo-Pacifico? In questa agenda si inserisce bene Roma, che già è entrata molto più pesantemente di quanto riportato sulla stampa”. Intervista all’economista e accademico Carlo Pelanda
L'accordo sui cereali ucraini è quasi fatto, garantisce Ankara
L’accordo transitorio scade domani ma Russia, Ucraina e Turchia hanno trovato il modo per tenere aperta la rotta dei cereali: la scorsa settimana a Istanbul esponenti dei tre Paesi dovevano gettare le basi del rinnovo nell’ambito del cosiddetto patto del Mar Nero
Kilicdaroglu vs Erdogan, candidati e programmi a confronto per la Turchia di domani
In politica estera lo sfidante propone di ribaltare completamente la posizione del Paese, portando in Turchia tutte le regole democratiche previste dall’Unione europea. Se sarà eletto, chiederà formalmente l’ingresso della Turchia nell’Ue. Erdogan promette una Costituzione civile e più diritti