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Cosa significa il sì di Erdogan all'Ucraina nella Nato

Erdogan riceve Zelensky e si candida (ancora una volta) a mediatore, ma non mancano le spine: o è a conoscenza della disponibilità informale putiniana ad aprire un confronto, oppure punta a ritagliarsi un ruolo pro domo sua. Ruolo che comunque dovrà tenere conto di una serie di fattori

Grano e Wagner, la pax è lontana: tutto porta allo stallo. Parola di Parsi

Che succede se il 17 luglio non si troverà un accordo? “Ci sarà una forte tensione sui prezzi dei cereali innanzitutto perché è evidente che alcuni Paesi, soprattutto quelli arabi e africani, andranno sotto stress”. Conversazione di Formiche.net con Vittorio Emanuele Parsi, docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e autore del volume “Il posto della guerra e il costo della libertà” (Bompiani)

Non sarà rapido, ma è iniziato il declino di Putin. L'analisi di Pelanda

Conversazione con l’esperto analista: “Il gioco attualmente è quello di limitare l’offensiva ucraina per rendere meno probabili le risposte nucleari e, in cambio, offrire all’Ucraina la promessa di adesione all’Ue e alla Nato, magari anticipata da un partenariato molto forte. Per questa ragione la Russia continua a bombardare, perché non è possibile che nella Nato entrino delle nazioni in guerra”

A Bratislava va in scena il pre-Vilnius. Il B9, la Nato e l'Italia secondo Loperfido

L’Italia nei Balcani? “Protagonista naturale”.  Il commento del deputato di FdI, membro della Commissione esteri della Camera e della delegazione parlamentare italiana presso l’Osce dopo il vertice B9 che si è svolto ieri a Bratislava

 

Ucraina, armi e geopolitica. Lo scatto in avanti di Berlino secondo Pelanda

“La mediazione vaticana? Per un conflitto di questo tipo la soluzione passa solo dalle pressioni Usa da effettuare sulla Cina e sulla Russia. Gli aiuti a Kiev? La notizia è nel potenziamento da parte della Germania. L’Italia nell’Indo-Pacifico? In questa agenda si inserisce bene Roma, che già è entrata molto più pesantemente di quanto riportato sulla stampa”. Intervista all’economista e accademico Carlo Pelanda

L'accordo sui cereali ucraini è quasi fatto, garantisce Ankara

L’accordo transitorio scade domani ma Russia, Ucraina e Turchia hanno trovato il modo per tenere aperta la rotta dei cereali: la scorsa settimana a Istanbul esponenti dei tre Paesi dovevano gettare le basi del rinnovo nell’ambito del cosiddetto patto del Mar Nero

Kilicdaroglu vs Erdogan, candidati e programmi a confronto per la Turchia di domani

In politica estera lo sfidante propone di ribaltare completamente la posizione del Paese, portando in Turchia tutte le regole democratiche previste dall’Unione europea. Se sarà eletto, chiederà formalmente l’ingresso della Turchia nell’Ue. Erdogan promette una Costituzione civile e più diritti

Razoni grano Ucraina

Panem et pax. La diplomazia del grano prova a sbloccare l'impasse in Ucraina

Riflessioni e prospettive emerse dall’evento promosso a Roma allo Yunus Emre Institute dalle ambasciate presso la Santa Sede di Ucraina e Turchia

russia

Droni, ritirate e parate militari. Cosa succede a Mosca

Il gruppo mercenario Wagner ha annunciato che ritirerà le sue forze da Bakhmut il 10 maggio, il giorno dopo la parata militare russa che celebra la vittoria sovietica nella Seconda guerra mondiale. Il cielo sopra il Cremlino non è mai stato così cupo e misterioso, neanche durante i sanguinosi giorni del regno di Ivan il Terribile o delle purghe staliniane. L’analisi di Gianfranco D’Anna

Comunicazione e verità in Ucraina. La storia si ripete come tragedia

Dalla negazione in Occidente del genocidio di massa voluto da Stalin negli anni Trenta alla tiepidezza odierna nella comprensione delle ragioni di Kyiv: le democrazie non vanno mai equiparate alle dittature

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