Conversazione con l’esponente popolare della maggioranza: “Gli errori da evitare? Cercherei il metodo del dialogo ma non l’unanimità. Da un lato puntiamo a rafforzare in maniera chiara il potere dell’esecutivo a fronte di un utilizzo abnorme di decreti leggi, dall’altro i poteri di controllo vanno dati al Parlamento preferendo il modello governativo nelle regioni”
intervista
Attenzione a un presidenzialismo insostenibile. La versione di Cheli
Mettere da parte l’idea del “sindaco d’Italia”, valutare con attenzione cosa ha funzionato e cosa no nei 75 anni di vita repubblicana e rafforzare il Parlamento, non metterlo da parte. Governo Meloni e riforme, i consigli del costituzionalista Enzo Cheli
Erdogan rischia la sconfitta dopo 20 anni. Quanto cambierebbe la Turchia?
Gli scenari dopo la sconfitta o un’altra vittoria di Erdogan, come continuerà a muoversi Ankara sul piano internazionale, che cosa potrebbe cambiare e cosa restare uguale. Di sicuro la Turchia non cederà sull’influenza guadagnata, spiega Franceschini (The Square)
Perché Mattarella è il miglior alleato di Meloni in politica estera. Parla Gallippi
Da Oslo il Capo dello Stato conferma la netta condanna dell’aggressione russa all’Ucraina. Domani Zelensky incontrerà Mattarella al Quirinale. Le parole del presidente “confermano e sostengono la linea di Meloni, anche per evitare certe sbandate che in passato hanno avuto alcuni esponenti della maggioranza. Su questo c’è massimo allineamento tra Quirinale e Chigi”, secondo il biografo del Presidente, già docente di Tor Vergata
Il manifesto dell'Italia digitale e il Pnrr (da non perdere). Il libro di Razzante
Sfruttare la leva digitale per far crescere la competitività del nostro sistema Paese. La sfida dell’Italia “digitale” nel saggio curato dal docente di diritto dell’informazione. “Il digitale non è più solo uno strumento, ma diventa un vero e proprio ambiente in cui si situano tutta una serie di strategie che enti pubblici e aziende devono portare avanti per garantire la crescita delle comunità”
Perché un accordo Ppe-Ecr fa paura a Macron. Parla Fidanza (FdI)
“Un accordo strutturato Ppe-Ecr, se raggiungesse numeri sufficienti indebolirebbe per primo proprio Macron, che già teme una forte riduzione della propria pattuglia europea nel 2024. Se a questo sommiamo l’attivismo del governo Meloni in Africa, ecco spiegato perché sono così nervosi”. Conversazione con Carlo Fidanza, europarlamentare di Fratelli d’Italia
Che cosa insegnano i casi di Enel e Leonardo. La lettura di Firpo (Assonime)
Le assemblee delle due società quotate sono state movimentate e animate da una vivace dialettica tra piccoli e grandi soci. Ma c’è una lezione da imparare. Il direttore generale di Assonime spiega quale
Giorgia Meloni, l’Europa e la sindrome dell’accerchiamento. Parla Nathalie Tocci
Con l’avvicinarsi della scadenza elettorale delle Europee, la sfida è cercare di mantenere – al di là della dialettica interna – un’Unione coesa anche in chiave strategica. Dopo le critiche di Francia e Spagna, il premier italiano sceglie la strada della non belligeranza. Nathalie Tocci, direttrice dell’Istituto Affari Internazionali, a Formiche.net: “La coesione va mantenuta, ma sui dossier principali l’Italia deve essere più incisiva per tentare di preservare l’interesse nazionale, benché il Paese sconti una fragilità strutturale non indifferente”
Ucraina e spese militari. Il summit Nato visto da Lorenzo Cesa
Intervista con il nuovo presidente della delegazione del Parlamento italiano presso l’Assemblea parlamentare dell’Alleanza atlantica. Per l’Italia è fondamentale rilanciare il tema del Mediterraneo allargato, dice. Post Stoltenberg? “L’Italia è legittimata ad ambire a quell’incarico”
Meloni a Praga e l'ampio orizzonte euro-balcanico
A Praga per continuare il doppio binario Ue e conservatori. Con Fiala c’è la comunanza a Bruxelles oggi, ma soprattutto per il progetto di domani: avanzare un’idea concreta per la governance del dopo Merkel. L’eurodeputato di FdI, Nicola Procaccini, a Formiche.net: “C’è un terrore, ormai sempre più evidente, rispetto al successo di Giorgia Meloni. La considero come il capotreno di questo convoglio europeo di centrodestra”