Con Dpcm, Meloni ha rinnovato di altri quattro anni il mandato del numero due del servizio estero. Da dicembre con la nomina di Figliuolo, l’intera catena di comando a Forte Braschi è nelle mani di generali dell’Esercito Italiano. Da meno di tre settimane Rizzi è al vertice del Dis
James Bond
Essere proattivi per difendere le infrastrutture. La ricetta di Guerini
Il libro “Domotica, IoT e sicurezza delle infrastrutture: soluzioni avanzate con l’Intelligenza Artificiale” di Alessandro Alongi, Fabio Pompei e Gabriele Scorzini (eCampus University Press) offre una panoramica approfondita sull’Internet delle Cose (IoT) e le sue applicazioni in ambito infrastrutturale e domestico, con particolare attenzione alla sicurezza e all’intelligenza artificiale. Pubblichiamo la prefazione scritta da Lorenzo Guerini, presidente del Copasir e già ministro della Difesa
007 negli atenei. Ciò che non è stato detto sull’articolo 31 del ddl sicurezza
L’accusa: Grande Fratello. La replica: allarmismi ingiustificati. Ma nelle discussioni sulla norma che prevede l’obbligo per università ed enti di ricerca di collaborare con i servizi segreti manca un elemento: il fatto che essa rappresenta un rafforzamento di quanto già sancito dalla legge. Un dibattito che può allargarsi anche a quello sul Consiglio per la sicurezza nazionale
Dalla Ronda di Notte alla sicurezza diffusa, il dovere della partecipazione nella difesa della comunità
Nel cuore della Ronda di Notte di Rembrandt si cela un principio attuale: la sicurezza come responsabilità condivisa. Non più esclusiva dello Stato, ma frutto di collaborazione tra cittadini, imprese e istituzioni. In un’epoca di minacce digitali ed economiche, l’intelligence diffusa diventa essenziale per proteggere dati, infrastrutture e innovazione. La tecnologia offre opportunità, ma richiede consapevolezza per evitare derive di controllo pervasivo. La riflessione di Raffaele Volpi
Dall’Urss alla Cina. E se tornasse il CoCom per proteggere le tecnologie dell’IA?
Un rapporto di Hcss e Datenna analizza il pericolo che le innovazioni europee finiscano per rafforzare l’apparato militare cinese e propone tre scenari: il rafforzamento delle attuali restrizioni, una strategia autonoma europea o il ritorno di un meccanismo simile al CoCom della Guerra Fredda. Le università europee sono un punto critico
È stata l’Ue. Cosa dice la disinfo di Putin sull’Ucraina
Ancora una volta il Cremlino cerca di diffondere narrazioni sulla pace per seminare divisioni nell’Occidente sulla presunta faglia “guerrafondai contro pacifisti”. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca ha dato nuovo slancio. Cosa dice il report di EUvsDisinfo
Aziende e accademici assieme contro le fake news. Accade in Giappone
In risposta alla crescente diffusione di informazioni false sui social media, il Giappone sta sviluppando tecnologie avanzate per combattere deepfake e altre forme di disinformazione. Fujitsu e il National Institute of Informatics stanno coordinando un consorzio di aziende e istituzioni accademiche per realizzare un sistema integrato di verifica delle notizie
DeepSeek e la sfida dell’IA nell’intelligence. Parla il prof. Teti
I timori del docente dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara sul chatbot che ha scosso Wall Street: “Le piattaforme social media possono accoppiarsi a sistemi di Intelligenza Artificiale generativa per l’elaborazione delle informazioni acquisite sugli utenti. TikTok ne è un esempio”
Dopo il Covid, la Sindrome dell’Avana? I dossier caldi per la Cia
Langley considera, “con scarsa attendibilità”, che un’origine della pandemia di Covid-19 correlata alla ricerca sia “più probabile” delle cause naturali. Pechino replica alla prima mossa di Ratcliffe, nuovo direttore nominato da Trump che ha promesso di far luce sui disturbi subiti dal personale all’estero e che potrebbero essere causati da una sofisticata arma a microonde sviluppata da Mosca
Perché la formazione sulla cybersicurezza è una priorità per il futuro dell'Italia. Scrive Benigni
La cybersicurezza non è più un’opzione, ma una necessità per garantire la competitività e la sicurezza delle imprese italiane. La formazione deve diventare un impegno condiviso tra istituzioni, aziende e cittadini, affinché il nostro Paese possa affrontare con successo le sfide digitali del futuro. La riflessione di Lorenzo Benigni, vicepresidente di Unindustria Lazio con delega alla cybersecurity