Da alcuni anni tra i termini più inflazionati del linguaggio politico e giornalistico è entrato a pieno titolo quello di "fake news", le notizie false del web, talvolta diffuse per un'informazione distorta o parziale, più spesso studiate a tavolino per precisi scopi politici. È un tema che trova sempre più spazio non solo negli Stati Uniti, dove ogni giorno il…
James Bond
In Corea del Sud affiora un sottomarino americano in grado di tagliare la testa a Kim
Da diversi mesi circolano notizie a proposito di un piano per tagliare la testa alla satrapia nordcoreana uccidendo il presidente dittatore Kim Jong-un. Si tratterebbe di una killing mission militare, molto simile, per esempio, a quella che nel 2011 ha portato all’eliminazione di Osama bin Laden all’interno dell’iper protetto compound di Abbotabad. Complicazione in più: la Corea del Nord ha…
Raqqa, che cosa succederà dopo la sconfitta dello Stato Islamico
C’è stato un tempo, tra 2014 e 2016, in cui il califfato reggeva le sorti di un territorio ampio come la Gran Bretagna e aveva potere di vita e morte su almeno dieci milioni di sudditi. L’Isis, diventata Stato islamico con il discorso di auto-investitura a califfo del capo supremo Abu-Bakr al-Baghdadi, nel luglio del 2014, aveva ottenuto ciò che…
Industria 4.0, perché serve investire nella cyber security
Cybersecurity, ovvero il grande assente nel dibattito italiano su Industria 4.0. Se ne parla pochissimo infatti, forse perché siamo tutti impegnati a festeggiare l'aumento (benvenuto, certo) degli investimenti in macchinari innescato dal piano Calenda. Eppure basta scorrere i dati diffusi dalla Commissione Ue in occasione del discorso annuale sullo stato dell'Unione europea pronunciato a metà settembre dal suo presidente Jean…
Le milizie curdo-arabe alleate degli Usa dichiarano la caduta di Raqqa. Tutti i dettagli
La capitale dello Stato islamico in Siria, Raqqa, la città per cui il gruppo di Abu Bakr al Baghdadi è diventato famoso agli occhi del mondo (le esecuzioni, le foto dei bambini soldato, le immagini di un capoluogo che amministrava una realtà statuale guidata da una giunta militarista di fanatici religiosi), è caduta. I miliziani curdo-arabi della Syrian Democratic Force…
Petrolio, perché Stati e mercati guardano a Kirkuk
Tutti i nodi vengono al pettine, e per il nodo di Kirkuk, la “Gerusalemme curda” benedetta dal petrolio che per tre anni è stata sotto il controllo dei peshmerga, l’ora del destino è scoccata all’alba di domenica. La nona divisione dell’esercito di Baghdad, insieme alla polizia federale, ad unità d’élite delle forze di contro-terrorismo e alle milizie sciite delle Unità…
Che cosa cela il caso Kaspersky?
Gli uffici dell'intelligence israeliana dedicati al cyber warfare avrebbero scoperto già nel 2015 che i russi impiegano porte segrete dell'antivirus prodotto da Kaspersky Lab per accedere clandestinamente ai sistemi operativi dei computer in cui è installato (parliamo di centinaia di milioni di clienti e dunque di potenziali persone messe sotto controllo). Non è ancora chiaro quanto questo collegamento sia diretto…
Non solo nucleare, ecco la nuova strategia Usa sull'Iran
State sereni, possiamo dire ai numerosi orfani del presidente Obama affetti da "trump-fobia" nel mondo mediatico e politico. Il presidente Trump non ha (ancora) ucciso l'accordo sul programma nucleare iraniano voluto dall'ex presidente Usa e premio Nobel per la pace (e forse non lo farà mai). "Fix it or nix it", modificarlo o affossarlo, è il messaggio lanciato nell'ambito di…
Kaspersky, la Russia, Israele e gli Stati Uniti. Che cosa è successo?
La scorsa settimana il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo in cui scriveva che le credenziali d'accesso a documenti riservati dell'Nsa (la National Security Agency americana) erano stati sottratti dal computer di un dipendente attraverso una porta virtuale lasciata aperta dall'antivirus Kaspersky. Secondo uno scoop uscito in quegli stessi giorni sul New York Times, l'intelligence israeliana avrebbe avvertito gli…
Che cosa si dice in Iran della mossa di Trump sull'accordo nucleare
La reazione interna iraniana alla decisione di non certificare il progresso dell'accordo nucleare con Teheran da parte del presidente americano Donald Trump per ora è in sordina. L'ordine di scuderia tiene fermo il punto della gerarchia della Repubblica islamica: uniti per contrastare il nemico comune. Ma è evidente che, se il Congresso – cui Trump ha dato nuovamente in mano le…















