Il lavoro svolto dagli atenei occidentali è importante per fornire le metodologie di indagine e per suggerire i possibili modi per contrastare le attività in corso che, anche per altri obiettivi, potrebbero riguardare singoli stati o l’intero ecosistema atlantico. L’intervento di Michele Zizza, docente di Culture Digitali all’Università della Tuscia
James Bond
Gli Accordi di Abramo si estendono alla cybersecurity
“Affrontiamo minacce comuni”, cioè l’Iran, e “insieme costruiremo una difesa di rete contro gli attacchi degli Stati nazionali alle infrastrutture critiche, il ransomware e altro ancora”, ha dichiarato il funzionario americano Silvers. Intanto Israele aspetta l’Arabia Saudita
Le ragioni di un Consiglio per la sicurezza nazionale. Scrive l’amb. Castellaneta
Per affrontare le nuove sfide poste dall’ambiente internazionale servono anche nuovi strumenti: questa proposta potrebbe andare nella direzione di rafforzare la proiezione e l’autorevolezza italiana a livello globale e velocizzare il potere decisionale su questioni sempre più vitali. L’intervento di Giovanni Castellaneta, già consigliere diplomatico a Palazzo Chigi e ambasciatore negli Stati Uniti
Verso un cyberspazio sicuro. Ciardi (Acn) al CyberTech Tel Aviv
“La cooperazione internazionale tra i Paesi like-minded si sta muovendo nella giusta direzione”, ha dichiarato il vicedirettore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ospite del maxi-evento in Israele
Un consigliere per la sicurezza nazionale? I dubbi di Elio Vito
Le esigenze e le difficoltà del settore della sicurezza e della difesa sono mutate e aumentate. Ma proprio per questo, bisognerebbe procedere con prudenza evitando di mettere mano in modo superficiale e approssimativo all’impianto normativo che struttura tale settore. Il commento di Elio Vito
Il pericolo anarchico tra vecchie utopie e nuove crisi. Il punto di Caligiuri
“Lo Stato non scende a patti con chi minaccia” dice giustamente Palazzo Chigi. È, infatti, compito delle istituzioni reagire, tutelare e ancor prima capire. Vista la ramificazione della protesta sul suolo nazionale ed estero, è difficile prevedere cosa succederà nei prossimi giorni. Oltre all’indispensabile prevenzione e gestione in chiave di ordine pubblico, occorrono soprattutto iniziative politiche su più livelli. L’analisi di Mario Caligiuri, presidente Socint, Società italiana di intelligence
Sicurezza nazionale, ripartiamo dal Cisr. La proposta del prefetto Soi
A volte le riforme istituzionali più efficaci si fanno utilizzando al meglio le norme esistenti. Vale anche per la gestione dei più delicati dossier internazionali, scrive il prefetto Adriano Soi, docente di Intelligence e sicurezza nazionale presso la Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri” di Firenze, nella rubrica “Checkpoint Charlie” sull’ultimo numero della rivista “Airpress”
La guerra normativa è questione di intelligence. La lezione di Manfredi
La lezione tenuta Solange Manfredi, saggista e dirigente della Società Italiana di Intelligence, al Master in Intelligence dell’Università della Calabria, diretto da Mario Caligiuri. La docente ha trattato due importanti argomenti, strettamente correlati tra loro. Ecco quali
Smantellata Hive. Nuovo colpo dell‘Fbi contro le cyber-gang russe
“Abbiamo hackerato gli hacker”, ha dichiarato il numero due del dipartimento di Giustizia, Lisa Monaco. “Per mesi, abbiamo aiutato le vittime a reagire contro i loro aggressori e tolto alla rete i suoi profitti criminali”
L’intelligence italiana nella guerra in Ucraina. Cos’ha detto Mulè
Commentando il sostegno di Roma a Kyiv, il vicepresidente della Camera ed ex sottosegretario alla Difesa si è soffermato anche sul livello di riservatezza garantito dal passaggio al Copasir per tenere il parlamento informato