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Come si muove quel furbacchione di Renzi tra Quirinale e Italicum

Matteo Renzi gioca con le scadenze, o urgenze, come il gatto con il topo. Sospettato fuori e dentro il suo stesso partito di volere andare alle elezioni anticipate il più presto possibile, non appena riuscirà – se mai vi riuscirà davvero – a insediare al Quirinale un presidente della Repubblica disposto a delegittimarsi sciogliendo le Camere che lo hanno appena…

Ncd e Udc sposi, ecco il siluro che oggi Alfano invierà a Salvini

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l’articolo di Giorgio Ponziano apparso su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. Oggi fischieranno le orecchie a Silvio Berlusconi. Al Marriott Grand Hotel Flora di Roma si riunisce la direzione Ncd che ratificherà l'abbraccio «fin che morte non ci separi» con l'Udc. E il nuovo raggruppamento sarà una zeppa posta nell'altalenante…

Dopo il Jobs Act avanti con la riduzione dell’orario di lavoro. Parla Cesare Damiano

Riuscirà il Jobs Act, giunto nell’Aula di Palazzo Madama per il via libera definitivo, a creare nuove opportunità di lavoro e porre fine alla spaventosa crisi occupazionale del nostro paese? L’Italia potrà costruire una rete moderna ed equa di valorizzazione del capitale umano, ammortizzatori sociali attivi e non assistenziali, Flexsecurity, Welfare aziendale? A questi interrogativi hanno tentato di rispondere i protagonisti…

Ecco gli ultimi preparativi per le nozze fra Ncd e Udc

Il primo passo di quello che vuole essere il futuro partito dei moderati è finalmente stato compiuto. Dopo mesi e mesi di trattative, rinvii e incomprensioni (l'ultima in Puglia solo una settimana fa), i gruppi unici tra Ncd e Udc saranno a ore una realtà. I NUMERI Partite le procedure con la possibilità di iscrizione per i parlamentari ad “Area…

Da Grillo a Salvini, come cambia l'antipolitica

Nella cosiddetta Seconda Repubblica, la politica italiana – perennemente in preda ad una crisi di nervi – finisce sempre per introiettare i disvalori agitati dalle forze antisistema, di volta in volta venute alla ribalta. E’ stato così con il federalismo, sulla scia della Lega. Per decenni si sono beatificate le Regioni consentendo a classi dirigenti di portaborse di sfasciare le…

La sfida scettica di Napolitano all'arrembante Renzi

Le circostanze di tempo, ma solo quelle, possono far pensare ad un gioco di sponda fra Matteo Renzi e Giorgio Napolitano sull’infernale intreccio creatosi fra il vicino epilogo del secondo mandato presidenziale dello stesso Napolitano e il percorso parlamentare della riforma elettorale. Che il presidente del Consiglio e segretario del Pd, in polemica con Silvio Berlusconi, ma anche con altri,…

Tutte le carte sparigliate del mazziere Renzi

Non è Silvio Berlusconi a dare le carte ma lui. Matteo Renzi ha messo le cose in chiaro nel faccia a faccia con Lucia Annunziata a In mezz’ora e ricordato a tutti che in questa fase politica il mazziere è lui. Le carte che si presentano sul suo tavolo non sono però così semplici per giocare e vincere la partita.…

Perché per salvare l'Unità il Pd ha preferito Guido Veneziani a Matteo Arpe?

Tutto bene quello che finisce bene, dunque, per l’Unità? Il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, testata storica della sinistra e organo dell’ex Pci, sta per risorgere. Infatti, a quattro mesi dalla sospensione delle pubblicazioni, il Pd annuncia con un certo trionfalismo che l’editore prescelto ha pure ritoccato l’offerta. LE PAROLE DEL TESORIERE Il tesoriere renziano del Pd, Francesco Bonifazi, ha…

Ilva, Metroweb, articolo 18. Tutti i dolori dei turbo liberisti renziani

I turbo liberisti renziani sono mogi, quasi sull’orlo di una crisi di nervi. Matteo Renzi nelle ultime ore li sta deludendo. Gli ennesimi urrà, frutto dell’intervista di Massimo D’Alema al Corriere della Sera, in cui l'ex premier ha sbertucciato la terza via formato Renzi, sono durati solo qualche minuto: hanno lasciato spazio a piagnucolii, silenzi e borbottii su via sms…

Il vero problema del centrodestra è la credibilità

Ha rotto il silenzio che si era imposto, salvo qualche sortita su ius soli e un paio di selfie con Luxuria, ed in pochi minuti Silvio Berlusconi si è ripreso la scena. Al Quirinale? Amato, ma prima si voti. Salvini? Un leader, meglio, un'opzione. Le tasse? Via quella sulla prima casa. E poi il resto: raddoppiare le pensioni minime, flat…

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