In questo allucinatorio gioco degli specchi la musica commerciale diventa il documento perfetto per capire la società. Cosa c’entrano, allora, quei ragazzi romani che si stanno godendo la popolarità online che oggi si traduce automaticamente in danaro? C’entrano come quei pittori che, tra il cinque e il seicento, in mancanza di ispirazione e di idee originali, copiavano Michelangelo o Raffaello
Politica
Sì alle intercettazioni ai fini delle indagini, no alla gogna mediatica. Scrive l'avv. Benedetto
Niente bavagli, ma siccome non possiamo appellarci all’etica della responsabilità in un campo minato come è quello delle intercettazioni, agiamo a monte. L’opinione dell’avvocato Giuseppe Benedetto, presidente della Fondazione Luigi Einaudi
Cosa recuperare della vecchia politica. La versione di Campati
Secondo il docente della Cattolica, partiti, sindacati e categorie “dovrebbero operare non solo come legittimi portatori di interessi frazionali, ma allargare l’orizzonte della loro azione”. La disintermediazione negli anni ha “aumentato la distanza tra governanti e governati” anziché ridurla. Il governo Meloni? “Sta riservando una certa attenzione ai corpi intermedi”
La concorrenza e Meloni di fronte allo scoglio dei balneari. Scrive Tivelli
Meritocrazia e concorrenza sono sorelle gemelle e viaggiano insieme. Una consapevolezza che speriamo davvero diventi propria anche del presidente del consiglio Giorgia Meloni, che dispone di tutta la forza per frenare le iniziative dei suoi gruppi parlamentari educando man mano il suo partito a questi due valori
La strada del premierato contro le divisioni interne. L'idea di De Tomaso
I sondaggi premiano Meloni. I numeri in aula le assicurano un buon margine di sicurezza. Ma, nonostante tutto, tendono ad aumentare i mal di pancia nella maggioranza. E siccome, a lungo andare, i mal di pancia non fanno bene alle alleanze, la soluzione più saggia sarebbe quella di accelerare le tappe per il premierato
Francesco Rocca e la sinistra para fascista. L'opinione di Cangini
Viene da domandarsi quale sia, nella becera semplificazione dei giorni nostri, la differenza tra fascismo formale e fascismo sostanziale. Viene da chiedersi se davvero il bel mondo progressista sia così lontano da quel determinismo fascista il cui teorico incombere tanto li allarma. Il commento di Andrea Cangini
Il gradimento di Meloni e qualche leggero grattacapo. L'analisi di Spiri
I passi compiuti fin qui da Meloni in ambito atlantico e comunitario rappresentano il tentativo, non sempre agevole, di smentire le previsioni apocalittiche che pure fuori dai confini nazionali ne avevano accompagnato l’ascesa, e danno il senso di una bussola orientata su precise direttrici di marcia. L’analisi di Andrea Spiri, dipartimento Scienze politiche, Università Luiss Guido Carli
Ai partiti serve più democrazia interna. La ricetta di Bonanni
Rinchiudere i cittadini solo nella sfera del voto e non nel coinvolgimento, non può appartenere all’ambizione di un Paese evoluto. Si parla di governabilità con il presidenzialismo che verticalizza, e invece il nostro proposito è ripristinare la partecipazione dei cittadini, allargando la base del consenso al sistema attraverso la responsabilizzazione
Così l’Italia può contare di più in Europa. La versione di Cicchitto
Conversazione con l’ex parlamentare di Forza Italia: “Le frizioni con Parigi? Vicenda singolare, perché c’è stata certamente una gaffe fatta dal governo italiano ma anche una reazione sopra le righe del governo francese. I migranti? Sbagliato accettare il Trattato di Dublino. Il Mes? Dire no mi sembra dissennatezza pura”
Due ragioni per cui Meloni piace davvero. L'analisi di Ungari (Luiss)
Il gradimento di Giorgia Meloni certificato da Morning Consult non può che essere una buona notizia per l’Italia. E proietta la leader di Fratelli d’Italia in un Pantheon della politica internazionale che fino a qualche mese fa poteva solamente immaginare, e che sembra confermare il fatto che la sua scalata ai vertici del partito e poi della politica nazionale non sia stata affatto una casualità. L’analisi di Andrea Ungari (Luiss)