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I rischi di un'Ue sempre più xenofoba. Cosa c'è nel report di Ecfr-Ecf

Il rischio è quello di una deriva “xenofoba, etnica e angusta” della visione europea. E, per evitarla, chi crede nell’Ue dovrebbe “ricostruire forme di partecipazione per le diverse parti della sua popolazione, resistere alla concezione ‘etnica’ dell’europeità dimostrandone la concezione ‘civica’ con fatti tangibili”. Sono questi alcuni degli elementi contenuti nel report di Ecfr ed Ecf realizzato da Pawel Zerka

Metsola-Tajani, da Napoli a Bruxelles le nuove sfide del Ppe

Europa, Africa, Mediterraneo al centro del meeting Ppe nel capoluogo campano. Metsola: “Voglio ringraziare l’Italia per la sua leadership in Europa come presidenza di turno del G7 e come leader in così tanti settori. L’Italia rimarrà al centro del processo decisionale europeo”. Weber: “Migranti, Italia un esempio positivo dove i numeri si sono ridotti notevolmente nell’ultimo anno”

IA, Piano Mattei e nuova governance. Il discorso di Meloni all'Onu

Di Giorgia Meloni

Pubblichiamo l’intervento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite: “Affrontare i problemi piuttosto che rinviarli, avanzare piuttosto che indietreggiare, preferire ciò che è giusto a ciò che è utile, questo è il nostro compito, difficile ma necessario”

La guerra Conte-Grillo indebolirà i 5 Stelle. E a Bruxelles... Parla Ignazi

Grillo ha ancora in mente il Movimento delle origini, un po’ rivoluzionario e tendenzialmente autonomo. Mentre la visione di Conte è più orientata all’aspetto “gestionale” e mira all’alleanza con il Pd per realizzare il campo largo. Ci possono essere dei punti di sintesi su alcuni temi strategici: dalla salvaguardia della sanità pubblica, passando per la questione del lavoro, del salario minimo, del costo della vita e del diritto alla casa. E la Liguria è contendibile. Colloquio con il politologo, Piero Ignazi

Dall'AI al multilateralismo. Cosa ha detto Giorgia Meloni all'Onu

Di Giorgia Meloni

“Di fronte a uno scenario così complesso non abbiamo altra scelta che quella di agire”. Inizia così l’intervento del presidente del Consiglio al Vertice del futuro all’Onu con due focus su tutti: la riforma delle Nazioni Unite e la gestione dell’intelligenza artificiale.
A margine Meloni ha incontrato esponenti del settore dell’innovazione e in particolare gli amministratori delegati del gruppo Google-Alphabet, Sundar Pichai, Motorola, Greg Brown, e di Open AI, Sam Altman

Regionali, il centrodestra la spunterà. E il campo largo non esiste (ancora). Parla Piepoli

Il centrodestra parte favorito alle Regionali, al netto dell’Emilia-Romagna dove è ragionevole aspettarsi un esito in continuità con il governo attuale di centrosinistra. Il campo largo esiste solo sulla carta, ma non è percepito come reale alternativa dagli elettori. I 5 Stelle? Sono in calo ma non diamoli per spacciati. Gli scenari del sondaggista Nicola Piepoli

Napoli chiama Bruxelles, il Mediterraneo al centro del meeting Ppe

Nel capoluogo campano prende avvio la tre giorni del partito popolare europeo, attesi Weber, Tajani, Metsola. De Meo: “Occasione per evidenziare il ruolo e la centralità del Ppe e di Forza Italia alle ultime elezioni europee e nelle nomine dei nuovi Commissari”. Immigrazione e difesa temi centrali, con il lungo sguardo al dialogo imprescindibile con i conservatori di Giorgia Meloni

Ucraina, l’inaffidabilità del campo largo come puntello ideale di un governo titubante

In un contesto politico diverso, quel voto sull’utilizzo delle armi occidentali in territorio russo potrebbe avere ripercussioni e potrebbe addirittura mettere in discussione la tenuta del governo. Ma il contesto gioca indiscutibilmente a favore di Giorgia Meloni. Finché l’unica alternativa a questo diviso centrodestra sarà il cosiddetto campo largo, la presidente del Consiglio potrà dormire sonni tranquilli. Il corsivo di Andrea Cangini

Il Centro non è una variabile indipendente. Il commento di Merlo

Non è corretto, né onesto, sostenere che il Centro può andare ovunque. Certo, lo può indubbiamente fare. Ma declinarlo in uno schieramento affine ed omogeneo è cosa ben diversa da essere ospitato e anche mal sopportato all’interno di una alleanza politicamente e culturalmente estranea. Ecco perché secondo Giorgio Merlo

Cultura, perché il dibattito sui Lep ha bisogno di una riflessione più strutturata

I Lep, livelli essenziali delle prestazioni, rappresentano uno dei temi più controversi delle proposte di autonomia regionale. In ambito culturale, la riflessione coinvolge numerosissime tematiche differenti. L’intervento di Stefano Monti

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