La sfida comune degli anni che verranno sarà identificare un sistema globale di responsabilità condivise per proteggere le persone, gli investimenti e la leadership delle nostre società
Fair share o internet tax?
Perché la proposta fair share relativa ad un network fee non è una buona idea
Imporre una tariffa aggiuntiva ai servizi digitali, avrebbe un impatto negativo sul coinvolgimento dei consumatori con i servizi di streaming, che sono il principale motore dei recenti sviluppi positivi in Europa. Alla fine metterebbe a repentaglio la futura crescita del settore musicale europeo. L’intervento di Enzo Mazza, ceo Federazione industria musicale italiana (Fimi)
Fair Contribution, punti di forza della proposta secondo Dècina e Giangrande
Malgrado le principali obiezioni all’introduzione del Fair Contribution prestino il fianco a diverse critiche, ed il principio appaia razionalmente sensato, l’adozione di un tale meccanismo presenta delle sfide di enorme complessità, fino alla costituzione di metodologie di supervisione e controllo che siano concretamente attuabili. L’intervento di Maurizio Dècina, professore emerito Politecnico di Milano e partner Ict Consulting e Antonio Filippo Giangrande, senior manager Ict Consulting, all’interno del dibattito lanciato da Formiche.net
Il fair share non è un rimedio regolamentare ma una tassa. Scrive Denni
Secondo Dario Denni, fondatore di Europio Consulting, l’equo contributo, cioè la richiesta da parte delle telco che gli operatori che ne beneficiano, in particolare le piattaforme di grandi dimensioni, contribuiscano agli investimenti necessari alla realizzazione delle reti di nuova generazione, contraddice 25 anni di regolamentazione dell’accesso ad Internet. L’analisi all’interno del dibattito aperto da Formiche.net
Non nuove regole, ma nuovo modello di business. Righetti (Dazn) sulla fair share
L’intervento di Romano Righetti, general counsel di Dazn, nel dibattito lanciato da Formiche.net sul contributo economico che le telco vorrebbero ottenere dalle grandi piattaforme. Le quali però spesso investono grosse cifre per garantirsi i diritti sui contenuti premium, ovvero quei contenuti che spingono i clienti a passare a nuovi abbonamenti (fibra e 5G), avvantaggiando gli Internet service provider
La fair contribution, utile a correggere (alcune) distorsioni. Scrive Basso (WindTre)
Nelle ultime settimane è tornato di grande attualità il tema dell’equo contributo, cioè la richiesta da parte delle telco che gli operatori che ne beneficiano, in particolare le piattaforme di grandi dimensioni, contribuiscano agli investimenti necessari alla realizzazione delle reti di nuova generazione. Il contributo al dibattito lanciato da Formiche.net di Roberto Basso, Director External Affairs and Sustainability, Wind Tre
Equo contributo o tassa su internet? Formiche apre il dibattito. Inizia Preta
Nelle ultime settimane è tornato di grande attualità il tema dell’equo contributo, cioè la richiesta da parte delle telco che gli operatori che ne beneficiano, in particolare le piattaforme di grandi dimensioni, contribuiscano agli investimenti necessari alla realizzazione delle reti di nuova generazione. Il nostro Paese non ha ancora espresso una posizione ufficiale e definitiva sull’argomento e Formiche.net vuole aprire un dibattito con tutti i soggetti coinvolti. Si parte con Augusto Preta, economista e analista di mercato, fondatore di ItMedia