Non grossi passi avanti, ma senz’altro nessun arretramento sulla governance e sugli sforzi fatti a livello europeo nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Uno snodo, comunque, per rilanciare la centralità dell’Ue su alcuni temi strategici legati allo sviluppo dell’AI, ma soprattutto un’occasione per consolidare i rapporti transatlantici. E l’Italia è un player chiave per la centralità europea su questo fronte grazie al rapporto con gli Usa. Colloquio con Brando Benifei, relatore dell’AI Act e presidente della delegazione per i rapporti Ue-Usa dell’Europarlamento
Verde e blu
La corsa all'IA non è finita. Cosa prevede il piano da 200 miliardi di von der Leyen
Dal Summit di Parigi, la presidente della Commissione europea lancia l’iniziativa InvestAI. Per competere con Stati Uniti e Cina, Bruxelles è pronta a investire altri 20 miliardi per le gigafactory. Ma le distanze di vedute con gli Usa restano
Vi spiego i pericoli per l'Ue di restare sotto la frontiera tecnologica. Scrive Martens
L’attuale approccio europeo all’intelligenza artificiale si basa sul recupero dell’hardware e dell’infrastruttura dell’IA e non è sufficiente. L’Unione europea deve investire di più nell’infrastruttura informatica, come già anticipato nel Rapporto Draghi sul futuro della competitività. L’Ue può prosperare con modelli più piccoli per aiutare le imprese a implementare servizi basati sull’intelligenza artificiale. L’analisi di Bertin Martens, senior fellow presso Bruegel
Gas e decarbonizzazione, ecco la Bussola energetica per I’Italia. Il commento di Medugno
In attesa del Summit di Anversa del 26 febbraio e dell’attuazione del Compass europeo è indispensabile affrontare con urgenza il costo del gas e dell’energia. Il commento di Massimo Medugno
AI Action Summit. Parte dalla Francia la rincorsa dell'Ue a Usa e Cina
Il presidente della Repubblica si riprende la scena con il summit di Parigi sull’intelligenza artificiale. Serve accorciare il divario dalle due superpotenze e per farlo c’è solo un modo: investendo
Le sorprese dell’Oman e il modello Muscat. Il diario di viaggio di Riccardo Cristiano
L’Oman è una sorpresa. Le sue bellezze paesaggistiche lo sono di certo, dagli echi delle Mille e una notte ai racconti del deserto che ti prendono con sé in una sinfonia silenziosa che può essere dura, come la realtà, ma affascina sempre, come i sogni a occhi aperti. Il reportage di Riccardo Cristiano
Cosa aspettarsi dall'AI Action Summit di Parigi. L'analisi di Mensi
Nonostante l’AI Act dell’Ue abbia delineato un sistema normativo volto a promuovere un’intelligenza artificiale etica e sicura, con misure su trasparenza e responsabilità, da un lato permangono interrogativi sul suo impatto in concreto sulla qualità e le condizioni del lavoro, dall’altro la governance dell’intelligenza artificiale (a livello europeo e nazionale) rappresenta tuttora una sfida ricca di incognite. L’analisi di Maurizio Mensi, professore di Diritto all’economia presso la Sna, direttore del laboratorio @LawLab Luiss e membro del Cese per Ciu-Unionquadri
Nello Spazio l’Europa è in ritardo, ma l’Italia può fare da apripista. Scrive Lisi
L’Europa rischia di perdere il treno della New space economy, soffrendo un pesante ritardo tecnologico e strategico rispetto ai giganti americani e asiatici. L’Italia emerge come un’eccezione grazie a investimenti mirati e un ecosistema dinamico, ma senza un cambio di mentalità, maggiore propensione al rischio e investimenti privati, l’Europa potrebbe restare ai margini del mercato spaziale globale. L’opinione di Marco Lisi, inviato speciale per lo Spazio del ministero degli Esteri e membro del consiglio d’amministrazione dell’Asi
Rischi e opportunità dell'AI Act in attesa del vertice di Parigi. La versione di Mele
A un anno dall’approvazione, l’AI Act resta un modello ambizioso per regolare l’intelligenza artificiale. L’Europa punta a bilanciare innovazione e diritti fondamentali, ma le sfide non mancano: dalla sicurezza cibernetica, che mina la fiducia nelle applicazioni critiche, alla necessità di aggiornare dinamicamente la normativa. L’analisi di Stefano Mele, avvocato, partner e responsabile del dipartimento Cybersecurity & Space economy law presso Gianni & Origoni
IA, mentre l'Europa regola Pechino e Washington avanzano
L’obiettivo di Trump è imporre gli Stati Uniti come leader mondiale nella corsa tecnologica. La Cina ospita il 15% del totale globale di aziende di intelligenza artificiale. L’Europa deve affrontare la frammentazione dei suoi membri che ostacola la creazione di ecosistemi tecnologici competitivi e limita la capacità delle imprese europee di espandersi rapidamente, in attesa del vertice internazionale sull’Intelligenza artificiale di Parigi previsto per il 10 e 11 febbraio. L’analisi di Massimiliano Masnada, partner di Hogan Lovells e co-fondatore di Airia
















