Raggiunta una intesa tra Italia, Francia e Germania per il futuro dei lanciatori europei. È solo una delle novità nel quadro della tanto attesa Conferenza ministeriale dell’Esa, la CM22. “Segnale forte che questo governo crede nel settore spaziale”, è intervenuto Ranzo sul nuovo accordo per i lanciatori europei
Spazio
Verso la Luna anche il satellite italiano ArgoMoon. Parla Avino (Argotec)
Su Artemis 1 sta volando anche il microsat dell’Asi, ArgoMoon, realizzato dall’azienda torinese Argotec. Si tratta dell’unico satellite europeo ad andare in orbita lunare, pronto a riprendere dall’esterno le tecnologie che voleranno sul Sls. Ne abbiamo parlato con David Avino, fondatore di Argotec
Artemis è partita verso la Luna. A bordo la tecnologia italiana
Dopo aver tenuto il fiato sospeso per gli ultimi due mesi e mezzo di rinvii, è partita con successo la missione spaziale Artemis 1, direzione: Luna. Un risultato storico possibile grazie ad anni di lavoro congiunto da parte delle Agenzie spaziali e del comparto spaziale industriale. A bordo della capsula Orion, lanciata dal gigantesco vettore Sls, anche molta tecnologia italiana, merito del contributo di Leonardo, Thales Alenia Space e Argotec
Lo Spazio italiano sempre più compatto. L’accordo tra ministero della Difesa e Asi
L’Accordo cerca di rispondere alle sfide del futuro e al mutato scenario internazionale del comparto spaziale, introducendo nuove tematiche di cooperazione sulla ricerca ed innovazione tecnologica e su progetti e studi di interesse nazionale che possono essere sviluppati dalle due Amministrazioni
A Urso la delega sullo Spazio. Cosa lo aspetta, dal Pnrr all'Esa
Va ad Adolfo Urso la delega alle politiche spaziali e aerospaziali. La decisione è stata annunciata da Giorgia Meloni al Consiglio dei ministri. Il momento per il settore è delicato, con l’attesa per la ministeriale Esa a fine novembre e la gestione dei fondi per il Pnrr. Con la guerra in Ucraina che mette alla prova le capacità tecnologiche europee
Un nuovo consorzio italiano per i servizi della costellazione satellitare Iride
Il consorzio, costituito da D-Orbit, Exprivia, Planetek Italia e Serco Italia, fornirà tecnologie spaziali all’avanguardia e servizi per lo sviluppo della costellazione satellitare made in Italy Iride. Non solo Osservazione terrestre e supporto alla Protezione civile, i nuovi occhi nel cielo permetteranno anche lo sviluppo di applicazioni commerciali per le start up e per tutto il comparto industriale di settore
Nuove antenne Usa per le comunicazioni in Ucraina dopo il dietrofront di Musk
Gli Stati Uniti hanno annunciato la consegna di quattro antenne per le comunicazioni satellitari all’Ucraina, nell’ambito di una più ampia tranche di 275 milioni di dollari in nuovi aiuti per la sicurezza del Paese. Iniziativa che arriva dopo le dichiarazioni di Musk sulle difficoltà di continuare a finanziare l’uso di Starlink da parte di Kiev, alle quali è seguito un rapido cambiamento di rotta da parte dell’imprenditore sudafricano che di recente non si tira indietro a dire la sua sulle grandi questioni geopolitiche
Cosa ho sperimentato sulla Iss. Le lezioni spaziali di AstroSam
L’astronauta italiana dell’Esa, Samantha Cristoforetti, dopo essere tornata da quasi sei mesi di permanenza nello spazio ha parlato con i giornalisti raccontando del bel clima cooperativo che si respira sull’Iss e delle sue sensazioni durante la passeggiata spaziale che l’ha resa la prima spacewalker italiana ed europea
Ricomincia la corsa allo Spazio del Regno Unito. L'Europa non rimanga a guardare
Dopo il 1971 il Regno Unito è pronto per il suo primo lancio di satelliti, per prima volta dal suolo britannico. I nove satelliti saranno messi in orbita da un Boeing 747 convertito per trasportare un razzo in grado di spingerli nello Spazio, facendoli decollare a metà volo. Così il Paese è pronto a buttarsi nella corsa allo Spazio e l’Ue dovrebbe prestare attenzione
Difesa planetaria. Dart è un successo, grazie all’Italia
La missione di difesa planetaria Dart è stata un successo oltre le aspettative, accorciando l’orbita dell’asteroide Dimorphos di circa mezz’ora. Questo permetterà in futuro di deviare anche meteoriti potenzialmente pericolosi per la Terra. Un successo raggiunto anche grazie all’Italia, con il numero uno della Nasa che ha ringraziato personalmente l’Asi e il suo presidente Saccoccia