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Aiuti umanitari per Kabul. Consigli per il G20 italiano

Servono programma straordinario di aiuti umanitari e una proposta operativa su cui misurare non più le conferenze stampa e le parole, ma le vere intenzioni dei talebani e i comportamenti conseguenti. Il commento di Marco Mayer

Operazione Velo di Maya sull'Afghanistan

È vero ciò che appare, ovvero che gli Stati Uniti, ritirandosi dopo vent’anni di occupazione, hanno perso in Afghanistan, come persero in Vietnam ritirandosi nel 1975? Oppure l’apparente sconfitta non è tale, anzi è una vittoria, magari su altri tavoli, che cementa la solidarietà euroatlantica? L’analisi di Marco Ciaccia

Autonomia strategica Ue? Stavolta gli Usa… Parla Bergmann (Cap)

L’autonomia strategica “non è più un’opzione”, dice il commissario Breton. Bergmann (Center for American Progress) spiega come procedere coinvolgendo anche Washington. Perché, e lo dimostra l’Afghanistan, “l’Ue non è strutturata per agire senza gli Usa”

Gelo russo. Se Putin sbertuccia la mediazione italiana a Kabul

In visita a Roma da Draghi e Di Maio, il ministro degli Esteri russo Lavrov preferisce parlare di investimenti e vaccino che di Afghanistan, e snobba la mediazione italiana, “abbiamo diverse priorità”. L’Italia è riconosciuta come alleato solido degli Usa e per questo per Mosca non può essere playmaker al G20 sulla crisi afgana

G20, la (rischiosa) scommessa di Draghi. Parla Fabbrini

Spostando il baricentro della crisi afgana dal G7 al G20, Draghi cerca una mediazione con Cina e Russia e punta alla leadership europea. È una scommessa ambiziosa, ma ha dei rischi, spiega Sergio Fabbrini, direttore del Dipartimento di Scienze politiche della Luiss

chekatt

Kabul (e talebani) nel mirino Isis. Olivier Roy spiega perché

Il sociologo francese esperto di Islam: l’attentato a Kabul non sorprende, l’Isis è “il nemico numero uno” dei Talebani. Loro hanno l’obbligo (anche di fronte a Russia e Cina) di combattere le cellule terroristiche, vogliono il monopolio e non esporteranno l’Emirato islamico

E se Biden avesse vinto? Parla Charles Kupchan

Intervista a Charles Kupchan, politologo americano e senior fellow del Council on Foreign Relations (Cfr). Per Biden l’Afghanistan una sconfitta di breve periodo, nel lungo hanno molto più da perdere Xi e Putin. L’Europa deve stare attenta al G20, con la Cina da sola non ce la fa

Vi spiego i brindisi afgani fra Xi e Putin. Parla Lucas

Risorse naturali, gas, controllo del terrorismo. Sono tanti gli interessi di Cina e Russia sull’Afghanistan 2.0 in mano ai talebani. Uno è in comune, spiega Edward Lucas, vicepresidente del Center for European analysis (Cepa): brindare al vuoto lasciato dagli Usa. Memo per l’Ue (e l’Italia)

Ue stretta tra Usa e Cina. Perché il G20 farà da spartiacque

Da una parte il timore di lasciare campo alla Cina e di dare alla Turchia le chiavi di una nuova ondata migratoria. Dall’altra l’esigenza di reimmaginare i rapporti transatlantici e trovare una posizione compatta in seno al G20. La crisi in Afghanistan mette l’Ue di fronte a un bivio. E tutte le strade portano (di nuovo) a Roma

Tramonto dell’Occidente e Islam. Dalle bombe Usa al ritorno dei Talebani

In un millennio e mezzo non era mai accaduto ciò che sta avvenendo da 16 anni in qua, da quando le bombe “umanitarie” hanno iniziato a devastare l’Afghanistan ieri dei Talebani e oggi ancora dei Talebani. L’opinione di Giancarlo Elia Valori

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