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I big three, la partita del gas, e i dubbi che agitano l’Europa

Di Robin Mills e Maryam Salman

L’insicurezza energetica in Europa deriva da una mancanza di integrazione dei suoi mercati energetici meridionali e orientali; da una produzione di gas in declino che si traduce in una quota più elevata di gas importato e infine da una dipendenza molto forte dalle forniture russe. Il Nord Africa è stato visto spesso come il terzo corridoio critico per gli import…

Cosa succederà ai prezzi del petrolio dopo l'accordicchio Opec ad Algeri?

L’accordo raggiunto due giorni fa dall’Opec ad Algeri "non è nulla più di una dichiarazione d’intenti", secondo Arnaud Masset, analista di Swissquote. E sono in molti a pensarla come lui. L’Opec ha dunque annunciato un taglio alla futura produzione. Un provvedimento contro l’eccesso di offerta che da due anni zavorra le quotazioni, ma che appunto già nella sua concreta definizione…

Finmeccanica, tutte le ultime mosse di Mauro Moretti con Leonardo

Prima l’Algeria, pochi giorni dopo l’Argentina, dove finora era presente solo la sussidiaria locale di Telespazio. Se non fosse chiaro, l’ad Mauro Moretti ha aperto ufficialmente la campagna per l’ulteriore espansione geografica di Leonardo-Finmeccanica. Il paese nordafricano, in particolare, dove oggi il gruppo ha una quota di mercato del 2 per cento, farà da ponte per allargare il mercato degli…

Tutti i dolori per la Russia col petrolio a basso costo

Il calo del prezzo del petrolio stoppa le ambizioni di potenza della Russia di Putin. Ne è sicuro Alessandro Politi, direttore della Nato Defense College Foundation, che è intervenuto ieri a Milano in occasione dell'inaugurazione del Mem, il Master in Energy Management organizzato in collaborazione da Mip-Politecnico di Milano e da Bip-Business Integration partners. CHI PAGA IL PREZZO DEL PETROLIO…

Così l'Algeria può sconfiggere il terrorismo (con l'aiuto dell'Italia)

“È l’economia la vera risposta al terrorismo”. Perché l’economia è la chiave di volta per dare un futuro ai giovani che cedono alle sirene dell’estremismo islamico. Ma anche a tutti i loro coetanei che, semplicemente, scelgono di lasciare l’Algeria per tentare la fortuna a Nord del Mediterraneo. Senza credere, o talvolta nemmeno sapere, che il loro paese ha, invece, un…

Ecco come la stampa estera studia il rebus Mali

Nel momento in cui la Francia secondo le Monde tenta la riconquista totale del Mali e un responsabile del movimento tuareg Mnla mette in guardia su possibili rappresaglie dell'esercito ufficiale di Bamako nel nord del Paese africano, il Financial Times mette in guardia sui nuovi fronti africani dello jihadismo e sul bisogno occidentale di creare nuove alleanze per combatterlo. In che…

Ecco chi è (e che faccia ha) il qaedista di In Amenas

Il leader islamista algerino, Mokhtar Belmokhtar, che ha un occhio solo ed è soprannominato "Mr. Marlboro" per il suo impero fondato sul contrabbando di sigarette, ha rivendicato la responsabilità per la crisi degli ostaggi nell'impianto energetico di In Amenas, in un nuovo video ottenuto dall'agenzia mauritana Sahara Media. Lo riporta la stessa agenzia sul suo sito web in lingua francese.…

Fermiamo il contagio islamista tra Mali e Algeria

Le vicende del Mali – dove pochi giorni fa il fragile governo del presidente Traorè ha chiesto aiuto militare alla Francia contro le forze islamiste che minacciavano ormai la capitale – si sono trasformate a tutti gli effetti in una grave crisi internazionale, con molte ramificazioni. Ciò è vero anzitutto nel senso che la comunità internazionale è direttamente coinvolta, a…

Il bilancio ufficiale degli ostaggi morti a In Amenas

Ecco il primo bilancio ufficiale provvisorio comunicato ieri sera dal ministero dell'Interno di Algeri: sono 23 gli ostaggi morti al sito di In Amenas, teatro di un sanguinoso sequestro da parte di un gruppo di terroristi legati ad al Qaida. L'attacco dei miliziani iniziato mercoledì notte è terminato ieri con un blitz dell'esercito algerino. Le prime due vittime, un algerino…

Energia e sicurezza, la lezione algerina

Dipendiamo tanto dalle importazioni energetiche (oltre l'80%). Dipendiamo troppo dal gas naturale (36% dei consumi energetici). Dipendiamo soprattutto dai nostri principali fornitori, Russia e Algeria (60% del gas consumato). Tutto verissimo. Ottimi spunti per le strategie nazionali e per gli orientamenti di medio e lungo periodo, oltre che per le chiacchiere da bar in campagna elettorale. Intanto però i recenti…

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