aoz

Le firme tra Ankara e Tripoli sulla Zee tracciano una linea verticale nel Mediterraneo, “dimenticando” le acque di Creta, che appartiene ad uno stato membro di Nato e Ue

Due i problemi sul tavolo: prezzi elevati e mancanza di offerta. Difficile che i ministri dell’energia Ue riescano ad approvare il fatidico price cap nella riunione del 24 novembre, nel frattempo l’emergenza è per il prossimo anno. Le buone notizie dai giacimenti nel Mediterraneo

Con le sue parole (“è nella lobby Biden, non lo riconosco più e non lo incontrerò al prossimo vertice programmato quest’anno”) Erdogan di fatto segna un ulteriore solco non solo tra Ankara e Atene, ma direttamente con la Nato e gli Usa

I volumi azeri purtroppo non sono in grado di eguagliare quelli russi. Può essere un cerotto momentaneo, ma al malato serve una cura appropriata ed efficace. E l’abbandono di Eastmed ora diventa ancora più pesante

Charles Michel e Ursula von der Leyen a colloquio con il presidente turco Erdogan: c’è la volontà di ricominciare da zero, ma il possibile disgelo passa dai problemi economici interni e da una linea più pragmatica di Washington

Energia, geopolitica e difesa: ricatti e contromosse. Da un lato Erdogan si mette di traverso sull’EuroAsia Interconnector aumentando tensioni con Atene, Nicosia e Tel Aviv. Dall’altro il Dipartimento di Stato lancia un’allerta sul partito curdo messo fuori gioco da Ankara

L’Eliseo si fa super player anche nell’Egeo: non solo spalleggia la Grecia contro le provocazioni turche sul gas, ma dopo i Rafale propone anche nuove navi. Sullo sfondo la partita per la geopolitica del gas con Erdogan