Sui media serbi fa capolino il cosiddetto “non-paper” redatto da Francia e Germania, che conterrebbe l’isolamento politico e istituzionale dei leader della Republika Srpska, ovvero il presidente Milorad Dodik, il primo ministro Radovan Višković e il presidente dell’Assemblea nazionale Nenad Stevandić. Cosa c’è scritto nel documento e la reazione di Belgrado
Bosnia
Kallas ricomincia a tessere la tela balcanica. Bosnia e Kosovo in cima all'agenda Ue
Come impatteranno le destabilizzazioni internazionali sul costone balcanico? Esiste il rischio di un’accelerazione delle penetrazioni cinesi successive ai dazi americani? E il ruolo dell’Italia come potrà evolversi in chiave di riunificazione balcanica? Il tour di Kallas nella regione ha l’obiettivo di dare risposte precise
Serbia, la crisi politica e sociale rischia di bloccare i Balcani?
Chi soffia sul vento della destabilizzazione in un momento già altamente complesso? Cosa rischia l’area balcanica rispetto ad una nuova crisi che va sommata a quella “silenziosa” della Bosnia? Belgrado sembra essere finita in una spirale di caos, dopo che il Parlamento ha preso atto delle dimissioni del governo e dopo che il presidente Aleksandar Vucic ha aperto a un suo passo indietro per la questione del cannone acustico
Che succede ai Balcani se la Russia avanza in Ucraina?
Non c’è solo la questione tra Pristina e Belgrado a preoccupare Bruxelles, bensì una serie di altri focolai su cui è facile che possa esserci l’intromissione di Cina e Russia in chiave anti europea. La Macedonia del Nord è particolarmente attenzionata da questo punto di vista perché qualcuno vorrebbe dirottare i fondi del Corridoio 8 verso altri lidi
Perché la risoluzione Onu su Sebrenica potrebbe far detonare i Balcani
La posizione di Belgrado, esplicitata da un intenso lavorìo diplomatico da parte di funzionari di Belgrado nel Palazzo di Vetro, è che imprimere alla Serbia lo status di popolo genocida avrebbe come unica e immediata conseguenza una ripresa delle tensioni, in un’area molto delicata e soggetta a rapidi capovolgimenti di fronti. Il caso Kosovo è tutt’altro che vicino ad una normalizzazione istituzionale
La riunificazione balcanica guarda alla Bosnia. Il ruolo dell'Italia
La centralità geopolitica del costone balcanico è particolarmente sentita dal governo, come dimostrano numerose iniziative. Proprio al fine di irrobustire le relazioni bilaterali (anche) istituzionali oggi il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha ricevuto il suo omologo bosniaco, Marinko Cavara
Kyiv, Gaza e Balcani. Tajani incassa una visione comune al Consiglio europeo
Il pollice in su di Italia, Francia e Germania alla proposta di Borrell contro Hamas rappresenta finalmente la spia di una visione comune europea su un tema altamente strategico, come la guerra a Gaza. Ucraina in Ue sì, ma senza dimenticare i Balcani
Immigrazione, rigassificatori, europee. Meloni in Croazia per ripensare l'Ue
La premier chiama la fase due dell’Ue, per dare “segnali concreti in tempi rapidi”. Sì all’apertura dei negoziati alla Bosnia Erzegovina, piano di azione italo-tedesco e accordo con l’Albania da replicare
Mosca chiama e Dodik esegue? Bosnia Erzegovina al culmine della tensione
Il presidente separatista filo-russo della Repubblica serba, dopo aver visitato Putin, apre un fronte con la Corte Costituzionale. La stizza di Bruxelles e le conseguenze nel processo di adesione all’Unione europea
Piano Balcani, il governo accelera. Quale integrazione in Ue? Risponde Sessa
Si è tenuta a Roma la ministeriale sui Balcani, con il Commissario europeo per il Vicinato e l’Allargamento, Oliver Varhelyi, il ministro degli Esteri svedese Tobias Billström, in qualità di presidente di turno del Consiglio dell’Unione europea, e i ministri degli Esteri di Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia. L’ambasciatore Sessa commenta gli impatti su sicurezza e immigrazione, sul ruolo dell’Italia e sottolinea tre criticità