Il contesto di crisi “suggerisce di innalzare la capacità pubblica di rafforzare la resilienza” economica, ha spiegato il presidente di sezione del Consiglio di Stato ed ex sottosegretario a Palazzo Chigi. Serve, però, trovare risposte ai casi di veto. Sul 5G le parole di Pugnalin (Vodafone)
Cina
Nonostante le proteste, la Cina riesce ancora a dividere l’Ue
Il viaggio di Michel per incontrare Xi si sta trasformando in un incubo: i dossier che interessano a Pechino li gestisce la Commissione e le manifestazioni in corso lo mettono in difficoltà. Il tutto, per la rivalità con von der Leyen
A Washington Macron e Biden discuteranno gli equilibri globali del futuro
Gli Usa hanno bisogno della collaborazione francese per spingere il fronte europeo a occuparsi maggiormente della propria difesa contro la Russia, per contenere efficacemente la Cina, per rilanciare l’attrattività del campo democratico occidentale contro le autocrazie
Il nuovo strumento Ue anti sussidi (e Cina) spiegato da Ghiretti (Merics)
Approvato oggi, a pochi giorni dall’incontro Michel-Xi, il regolamento sulle sovvenzioni estere. “Le imprese di Stato cinesi sono evidentemente uno dei, se non il principale, target. Non perché siano cinesi ma perché sono tra i principali agenti di distorsioni di mercato”, dice l’esperta citando l’esempio di Cosco
La vittoria cinese in Ucraina (che ci deve preoccupare). Scrive Edward Lucas
Nell’ultimo libro di Owen Matthews c’è, seminascosto, uno scoop: un accordo Washington-Pechino sul conflitto. Un atto di Realpolitik che non ci rende più sicuri ma… Il commento di Edward Lucas, non-resident senior fellow al Center for European Policy Analysis
In Cina non è (ancora) Tienanmen, ma per Xi è una dura prova
Le proteste procedono in Cina. Le manifestazioni contro le regole sul Covid, eccessive ed esasperanti, si portano dietro istanze più profonde contro la leadership di Pechino. Tuttavia non siamo ancora davanti a una Tienanmen, spiega Giulia Sciorati, ricercatrice dell’Università di Trento ed esperta delle dinamiche cinesi, che invita a guardare alle Università e al simbolismo dello Xinjiang
La svolta australiana con la Cina. Parla Gyngell, ex capo delle spie
“Per molto tempo l’Australia ha considerato la Cina un’opportunità, non una minaccia”, spiega il presidente dell’Australian Institute of International Affairs, già direttore dell’Office of National Assessments. “Eravamo un’eccezione. Ma le cose sono cambiate”
Non è la Santa Sede a creare problemi con la Cina ma… L’analisi di Giovagnoli
Il comunicato sul riconoscimento del vescovo Peng Weizhao di Yujiang esprime indubbiamente una presa di posizione molto ferma. Ma chi ha creato l’incidente? Il commento del professor Agostino Giovagnoli, storico dell’Università Cattolica di Milano
La nomina di un vescovo fa litigare Santa Sede e Cina. Il commento di Sisci
Dal Vaticano “sorpresa e rammarico” per la “cerimonia di installazione” di monsignor Giovanni Peng Weizhao, come vescovo ausiliare di Jiangxi, diocesi non riconosciuta. Soltanto un mese fa è stato rinnovato l’accordo in materia. Secondo il sinologo Sisci potrebbe essere una forzatura di “un avversario dell’accordo in Cina”
Serve un dibattito sui rapporti con Cina e Russia. L’opinione di Mayer
In Germania e Francia ci si interroga sugli errori strategici in materia di energia, tecnologia e industria. Da noi, invece, domina ancora l’ipocrisia