Le industrie britanniche stanno affrontando crescenti difficoltà a causa della nuova politica tariffaria degli Stati Uniti, che prevede dazi del 10% sui prodotti britannici e del 25% sui veicoli. Gli economisti sottolineano l’incertezza prolungata e l’impatto significativo sulle esportazioni, con le regioni industriali come le West Midlands particolarmente colpite. Gli esperti suggeriscono di diversificare i mercati per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti
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Il petrolio crolla. Chi si preoccupa e chi cerca soluzioni
Se già una quotazione di 60 dollari al barile avrebbe fatto per così dire appiattire la produzione, la discesa a 50 dollari è l’anticamera di uno schock. Iran, Brasile, Venezuela in grande affanno, mentre Abu Dhabi tira dritto e pensa di investire nel settore petrolifero e del gas africano, anche per espandere la propria influenza nel continente nero (passaggio che può intrecciarsi con il Piano Mattei del governo italiano). Incandescente la prossima riunione dell’Opec+ prevista per il 5 maggio
Trattare con Trump, ma a una condizione: le regole Tech Ue non si toccano
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, assicura che il bazooka è ancora sul tavolo e non intende toglierlo. Le dà manforte la vice Henna Virkkunen, che vuole arrivare a un accordo con gli Usa senza rivedere le leggi comunitarie. L’ultima ipotesi di Bruxelles in caso di mancata intesa è una tassa sui ricavi pubblicitari digitali
Contro i dazi l'Italia gioca la carta dei nuovi mercati. Ecco quali
L’intreccio con la partita dei dazi si ritrova nella posizione espressa dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso secondo cui l’Italia ha raggiunto la quarta posizione nella classifica dell’export mondiale. Per cui dal momento che gli americani non intendono abbandonare la loro propensione verso i prodotti made in Italy, “intendiamo preservare il mercato americano e aprirne di nuovi”. Il riferimento è a Mercosur e all’ Imec
Senza l'Ue, Washington perde contro Pechino. La versione di Pelanda
Conversazione con l’analista e docente universitario: “Ritengo che la visita di Meloni sarà un’occasione per parlare in maniera riservata e molto franca delle relazioni bilaterali tra Italia e Stati Uniti che non riguardano tanto l’Ue, ma la collaborazione su una serie di dossier: come la proiezione italiana in Africa; le anticipazioni della postura statunitense nei confronti del possibile negoziato con l’Iran”
Trump usa i dazi per plasmare il commercio. Scrive Vicenzino
I negoziati in corso nei prossimi 90 giorni saranno cruciali per definire il nuovo assetto delle relazioni commerciali internazionali, in un mondo sempre più incerto e caratterizzato da una competizione tra grandi potenze. L’analisi di Marco Vicenzino
Meloni-Trump, zero per zero sui dazi? Ecco perché è possibile secondo Menia
Il vicepresidente della commissione Esteri-Difesa del Senato: “Lavorare contro l’isolazionismo europeo dall’Occidente. Niente guerra commerciale con gli Usa, piuttosto un accordo positivo che integri le due economie. Il vertice avrà l’obiettivo di proseguire nella costruzione di un ponte, grazie alla figura di Giorgia Meloni, tra Ue e Usa. Non sottovalutare il nesso causale esistente tra dazi, geopolitica e riequilibrio mondiale”
I dazi piombano sull’affare TikTok. Trump incolpa la Cina, che prende tempo
Il presidente americano dichiara che la trattativa era chiusa, ma Pechino ha fatto saltare il banco per l’introduzione delle tariffe doganali. Per questo è stato costretto a prorogare il bando. Per la chiusura ci sarà da lavorare
Salvini ancora leader e maggioranza coesa. Ultime dal congresso della Lega
La rielezione per la terza volta di Matteo Salvini fa da “sfondo” al congresso di Firenze, dove spiccano il messaggio di Giorgia Meloni improntato sulla coesione della maggioranza e i rilievi del numero uno di Confindustria su lavoro, green, energia e dazi
Dazi senza precedenti. Lo shock economico di Trump secondo Vicenzino
La mossa della Casa Bianca ha scatenato un’immediata reazione negativa nei mercati globali, con crolli nelle borse e nel dollaro e un aumento della domanda per asset rifugio come l’oro. Trump sembra pronto a proseguire con una strategia decisa e prolungata, con l’obiettivo di correggere il sistema commerciale internazionale a favore degli interessi statunitensi. L’analisi di Marco Vicenzino