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La Bolivia svolta a destra e dimentica Morales. Le prospettive per Italia e Ue secondo Picaro (Ecr)

Di Michele Picaro

Missione in Sudamerica dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia-Ecr e componente della delegazione all’Assemblea parlamentare euro-latinoamericana. Negli ultimi anni la Bolivia si è allontanata dalle democrazie liberali, avvicinandosi ai regimi cubano, venezuelano e nicaraguense e all’asse antiamericano con Iran, Russia e Cina. Ricchissima di litio, gas e stagno, risorse vitali per l’Europa, la Bolivia è già nel mirino di Mosca e Pechino: questo è uno dei motivi fondamentali per cui l’Ue deve seguire con grande attenzione gli sviluppi politici a La Paz

Pd e 5 Stelle in cerca di unità, Meloni senza salti nel buio. Le regionali viste da Galli

“In caso di pareggio tre a tre sarebbe un grosso successo per la destra. Cinque a uno invece sarebbe un grosso successo per la sinistra”, spiega Carlo Galli, docente dell’Alma Mater Università di Bologna. E mentre Meloni si avvicina con tranquillità alla partita delle regionali, il Pd ancora cerca una sintesi con il Movimento 5 Stelle

Dai Balcani passa il futuro dell'Europa. L'intesa Roma-Belgrado secondo Loperfido (FdI)

Il governo Meloni lavora “per quella che la premier ha definito riunificazione balcanica”, spiega Emanuele Loperfido, deputato di Fratelli d’Italia e segretario della commissione Difesa, a Formiche.net. Il risultato sarà, aggiunge, “il rafforzamento dell’europeismo anche nella cintura orientale dell’Ue” e poter “raccogliere i frutti di politiche comuni alla voce sicurezza, lotta all’immigrazione clandestina, difesa, energia”

Belgrado guardi all'Ue e non alla Russia. Il consiglio di Meloni a Vucic

La visita deve essere letta sia come la spia di una visione atlantica comune, sia come opportunità per il governo di Belgrado di avere la spinta di Roma per proseguire con convinzione nella cosiddetta “riunificazione europea” dei Balcani. Italia sempre più pivot per una serie di iniziative legate a immigrazione, difesa, sicurezza dei confini esterni dell’Ue

Roma e Belgrado, tutti i dossier della visita di Meloni in Serbia

Giorgia Meloni, sarà oggi a Belgrado per incontrare, alle 18:30, il presidente Aleksandar Vucic. Per molte ragioni la Serbia va avvicinata all’Ue, traccia di cui Roma è ampiamente consapevole: per il suo contributo valoriale sulle riforme, per la capacità di trainare altri Paesi in un’ottica comunitaria sulla difesa, per la possibilità di migliorare gli scambi commerciali e la strategia contro l’immigrazione illegale

È un'altra Italia con Giorgia Meloni. The Times elogia il governo

Lucas cita la schiettezza della premier e la sua storia grintosa che “riscuotono un grande successo, è anche la prima leader italiana eletta da decenni a fare una figura seria sulla scena internazionale, adottando una posizione decisamente amichevole nei confronti del team di Trump”. Inoltre le sue posizioni sull’immigrazione sono ora diffuse in Europa

Da Tunisi ad Ankara. Così Meloni promuove la politica mediterranea di Roma

Tunisi e poi Ankara: prosegue il lavoro del presidente del consiglio sui fronti delicati della politica estera, sia per ribadire il peso specifico del Piano Mattei, sia per rafforzare alleanze e principi comuni. Saied ed Erdogan sono due soggetti che vantano una notevole interlocuzione con Roma. E il Piano Mattei rappresenta la chiave di volta. Menia: “Si rafforza il progetto di Italia globale”

Giorgia Meloni, la Forte Europea. I mille giorni di governo secondo Valeurs actuelles

Il settimanale francese riconosce alla presidente del Consiglio di essere arbitro della partita europea e confidente di Trump, passando per due elementi rilevanti come il traguardo dei mille giorni a Palazzo Chigi (che ne fa il quinto governo in assoluto più longevo della storia repubblicana italiana) e la novità dei conti in ordine su cui Meloni ha investito idee e risorse

Etiopia e non solo, così l'Italia sta vincendo la sua scommessa in Africa. Parla Cirielli

Intervista al viceministro degli esteri che accompagnerà Giorgia Meloni in Etiopia: “L’Italia rimane una delle poche Nazioni in grado di realizzare grandi opere infrastrutturali all’estero riuscendo a competere e spesso a prevalere anche nei confronti dei giganti asiatici”. E sull’Africa aggiunge: “Riteniamo che sia necessario un cambio di paradigma: dobbiamo andare oltre l’emergenza degli sbarchi e guardare al continente africano con una prospettiva di lungo termine”

Per il Time Meloni potrebbe cambiare il mondo. Ecco perché

“Il modo in cui guiderà la nazione potrebbe cambiare il mondo”, scrive la prestigiosa rivista americana. “Meloni ha rinnegato il fascismo e l’antisemitismo. I suoi più accaniti detrattori politici riconoscono la sua tangibile svolta verso il centro”. La copertina della prestigiosa rivista americana è la certificazione di un percorso, personale e politico

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