In un momento caratterizzato dall’estrema difficoltà dell’opposizione di braccare l’azione del governo, la maggioranza è riuscita a innescare una frizione al suo interno. Su un fronte, quello delle accise, troppo secondario per rischiare di compromettere il lavoro fatto su altri fronti (come geopolitica, relazioni internazionali, energia)
destra
Dal Covid ai conti pubblici, ecco perché Meloni era pronta davvero
Possibile ammettere, senza faziosità, che in Italia esiste una destra del buongoverno che naturalmente può piacere o meno, ma che ha piena legittimità di governare, senza rischi né per la finanza pubblica né per la democrazia
Il rapporto tra Meloni e comunità ebraica è più forte di tutti i dubbi
Oggi tutti prendono atto dell’assenza di pregiudiziali da parte dell’ebraismo nei confronti della Meloni, anche come forma di continuità con quel passato rappresentato dalla visita di Gianfranco Fini in Israele
Centro e sinistra, le illusioni di Castagnetti secondo Gargani
Lo storico esponente democristiano: “Dallo scorso 25 settembre il centro non c’è più, per cui invito tutti a non parlare di centrodestra. Ora c’è un governo di destra. Da trent’anni cerco di superare la diaspora della Democrazia Cristiana e credo che, paradossalmente, la vittoria della destra dovrebbe convincere tutti che c’è bisogno di una sinistra come c’è bisogno di un centro”
Libertà culturale senza egemonia. Rossi sui 10 anni di FdI
“Dobbiamo passare da una visione egemonica della cultura imposta dalla sinistra fin dal secolo scorso a una visione dove le culture politiche devono essere libere di manifestarsi. L’Occidente? Attraversato non da visioni culturali ma da imposizioni ideologiche. La Rai? Strumento fondamentale per aiutare l’Italia a raccontarsi, dentro e fuori”. Conversazione con l’ex consigliere della Tv di Stato
Veneziani legge i primi 10 anni di FdI. Non solo gli scontenti hanno votato Meloni
Lo scrittore e intellettuale: “Più di mezza società non è contenta del quadro di potere in cui si trova a vivere e quindi chiede di cambiare: la chiave del cambiamento è sempre la scontentezza. Fratelli d’Italia ha però preso anche il buono dell’esperienza governativa di An”
Social & istituzioni. Gli appunti di Giorgia secondo De Tomaso
Meloni ha fatto bene ad aprire questo canale diretto con il popolo del web. I sondaggi la premiano. Le opposizioni la agevolano. I mercati le stanno concedendo fiducia. Potrebbe davvero nei suoi primi cento giorni al governo incidere con riforme di struttura, per usare un lessico d’antan, sfidando pure l’esercito del web. Lei ha detto che lo farà, che la smania del consenso non la condizionerà, anzi. Bene. Il commento di Giuseppe De Tomaso
I 10 anni di FdI? Una cavalcata (non populista). Parola di Donzelli
Il responsabile Organizzazione: “Abbiamo ristabilito un altro valore: mantenere la parola data. Questo gli italiani l’hanno apprezzato. Conservatori e popolari? Lavoriamo per una nuova maggioranza anche in Europa. La nostra festa del 15, 16 e 17 a Roma per raccontare questo viaggio valoriale”
Governo, coalizione e Ue. I voti di Rotondi
“Meloni è un ciclo nuovo della politica italiana come Berlusconi nel 94. Il berlusconismo plasmò la sinistra a sua immagine, così avverrà anche a questo giro. Le piazze spinte da pezzi dell’opposizione? Si illudono se pensano di poter fermare il mare con le mani”. Conversazione con Gianfranco Rotondi
La civiltà occidentale (e il governo Meloni) davanti alla guerra. La versione di Mauro
“O noi siamo la terra dei diritti, della democrazia, delle istituzioni, oppure non siamo niente. Meloni? si propone come garante della posizione filo atlantica e a sostegno dell’Ucraina, non c’è motivo di dubitarne. Ma l’Italia resta una faglia in cui la voce del Cremlino può insinuarsi”. Conversazione con l’editorialista di Repubblica