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Al Pd serve un Lingotto-bis e la Sardegna non è l'Italia. La versione di Galli

Secondo il politologo “oggi se per assurdo ci fossero le elezioni, e se ci fosse un’alleanza M5S-Pd vincente, il governo durerebbe assai poco perché non sono pronti per stare insieme”. È necessario un percorso più lungo di definizione di programmi e intenti

Europa, armi e Kyiv. Il governo si prepara al primo appuntamento del G7

Il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari indica la traccia dell’esecutivo sui punti maggiormente significativi: “Il governo di centrodestra garantisce il sostegno all’Ucraina. Navalny? Morto perché incarcerato dal regime di Putin. L’Occidente dovrebbe inviare più munizioni a Kyiv”

Secondo la Cnn questo è il momento di Giorgia Meloni. Ecco perché

In un lungo editoriale vergato da Fareed Zakaria vengono passati in rassegna tutti i banchi di prova superati dalla premier in questo anno e mezzo. Dopo New York Times, Economist e Le Monde è la volta della tv statunitense ad occuparsi dell’Italia

Non chiamatelo populismo. Il futuro delle nuove destre in Italia e in Europa

La sinistra, sin dal suo insediamento a Palazzo Chigi, ha accusato il premier di aver cambiato idea su tutto: ma se, ad esempio, il primo premier donna della storia italiana avesse proseguito con una misura altamente impattante per le finanze italiane, come il super bonus, cosa sarebbe accaduto al debito pubblico? Ci sarebbe stato il rischio di un richiamo europeo sui conti pubblici e quindi di un intervento della troika?

Perché l'Ue che vira a destra avrà bisogno di Giorgia Meloni. Firmato Nyt

Il quotidiano americano mette l’accento non solo sul suo essere leader credibile e influente, ma sul fatto che diventerà “gancio” indispensabile in grado di gestire la fase europea in cui le destre stanno avanzando massicciamente

Vertice e Piano Mattei. La rotta italiana in Africa spiegata da Menia (FdI)

“L’Italia ha il dovere di provare a offrire un contributo d’insieme, sfruttando le proprie caratteristiche migliori: il sostegno umanitario nella guerra in Medio Oriente, l’ulteriore invio di armi in Ucraina, la presenza di mezzi navali nel mar Rosso, la nostra capacità diplomatica di essere pivot nel costone balcanico. Anche l’Europa lo ha compreso, seppur in ritardo, che è stato un errore macroscopico aver lasciato campo libero a big player, come Cina e Russia in Africa. È il momento di agire, con progettazione, visione e lungimiranza”.  Conversazione con il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia, vice presidente della commissione Difesa/Esteri

Meloni sgombra il campo sul nazifascismo. Ora spazio alla politica

Giorgia Meloni nel suo messaggio per la Giornata della memoria, ribadendo la malvagità del disegno criminale nazifascista e la vergogna delle leggi razziali, toglie il macro tema del passato dal tavolo. Ma adesso starà alle opposizioni intervenire nel merito delle sue politiche e non più su un trascorso che era già stato superato dalla svolta di Fiuggi

Il Pd di Schlein? Senza visione, ma non basta cambiare leader. Parla Franchi

“Un anno di guida Schlein? Un salto rispetto alla storia del partito, giunto all’indomani di una sconfitta elettorale di enormi proporzioni. Non c’è stata l’identificazione di un mondo al quale ci si intendeva rivolgere e con cui ricostruire dei canali di collegamento e di contatto: penso in primo luogo al mondo del lavoro perché è importante farsi vedere alle manifestazioni della Cgil ma non basta”. Conversazione con l’editorialista del Corriere della Sera, Paolo Franchi

Da Delors a Meloni. La nuova Ue passa anche per l'Italia

Tajani da Parigi e il premier ieri alla Camera portano avanti il tema europeo nella consapevolezza che l’Ue deve cambiare passo, se vorrà essere all’altezza delle nuove sfide globali: non solo le due guerre, ma il cambiamento climatico, la gestione dell’intelligenza artificiale, la difesa comune e l’energia

Meloni e la stoccata sui diritti alla sinistra (quella autoritaria)

Quando osserva che deriva autoritaria è “considerare che chi vince le elezioni se non è di sinistra non abbia gli stessi diritti degli altri”, il premier mette l’accento sul fatto che entro la fine di quest’anno il Parlamento, che oggi ha una maggioranza di centrodestra, dovrà nominare quattro giudici costituzionali

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