Il summit Nato 2025 si svolgerà all’Aja, nei Paesi Bassi, dal 24 al 26 giugno. In questa sede, si ridefinirà il contributo europeo alla difesa, alla luce del disimpegno Usa dall’Europa. Gli alleati Ue e Canada presenteranno una strategia comune contro nuove minacce, puntando su cooperazione e aumento della spesa militare
Difesa
La politica estera di Meloni? Fedele alla tradizione euro-atlantica. Castiglioni spiega perché
Il governo Meloni, al di là delle critiche, sta seguendo una politica estera perfettamente in linea con la tradizione euro-atlantica e tesa ad arginare un’Europa delle nazioni in cui l’Italia ha ben poco da guadagnare. L’analisi di Federico Castiglioni, ricercatore nel programma “Ue, politica e istituzioni” dell’Istituto Affari Internazionali
Appalti congiunti e non solo. L’accordo Ue-Uk letto da Marrone (Iai)
Londra e Bruxelles vogliono voltare pagina a quasi nove anni dal referendum Brexit. Si riparte da sicurezza e valori condivisi. Per i prestiti Safe al Regno Unito servirà un adeguamento delle regole attuali, spiega Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa, sicurezza e spazio dell’Istituto Affari Internazionali
Difesa, energia, sport. Ecco tutte le aree di cooperazione fra Italia e Albania
A margine del vertice della Comunità Politica Europea, in occasione del primo bilaterale Italia-Albania, sono state individuate aree strategiche di cooperazione: difesa e sicurezza, energia, migrazioni, protezione civile, salute, ambiente, sviluppo economico e infrastrutturale e con un focus alla formazione professionale in ciascuno dei settori
Difesa Ue, conventio ad escludendum per l'Italia? L'accusa di Gambino (Ecr)
Intervista all’europarlamentare di Ecr/FdI, vicepresidente della Commissione Difesa: “Il testo votato dal Parlamento europeo presenta una serie di vincoli che sembrano cuciti su misura per rafforzare le grandi industrie di Francia e Germania, escludendo o marginalizzando Paesi come l’Italia”, spiega. E sui rapporti con Stati Uniti e Regno Unito, in ambito Nato e industriale, aggiunge: “Sono parte integrante del nostro sistema di sicurezza”
Quali policies per la difesa del futuro? Ecco le mosse dell'Ue
Dopo il primo passo dettato dal lancio del RearmEu, tocca ora snellire le procedure e, più in generale, mettere nelle migliori condizioni possibili tutti i soggetti che dovranno materialmente far camminare il progetto. Sullo sfondo due elementi con cui confrontarsi in maniera sinergica: Nato e Usa
Non solo Gcap, Italia e Giappone guardano alle terre rare (grazie al Piano Mattei)
L’occasione dell’Italy-Japan business group è utile per ribadire il profondo legame tra Roma e Tokyo. Per l’Italia è interessante anche alla luce del Piano Mattei per l’Africa che il governo ha costruito proprio al fine di realizzare una fase altamente progettuale sul continente, fatta anche di interlocuzioni con Paesi terzi. E il Giappone è uno dei più titolati, dal momento che tra le altre cose è oggi il secondo mercato di sbocco per il nostro export in Asia-Pacifico
Non solo riarmo. La Difesa europea comune secondo Mario Mauro
Nel dibattito continentale relativo al RearmEu è significativo sottolineare l’importanza della posizione italiana che ha chiesto di andare oltre il semplice concetto di rearm per una precisa visione di difesa comune e pace. L’intervento di Mario Mauro
La guerra come spartiacque per l'Europa di ieri (e la pace di domani). L'intervento di Metsola
Il discorso della presidente del Parlamento europeo in occasione della Commemorazione dell’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale in Europa: “Questo Parlamento sarà sempre al fianco di coloro che cercano la pace, contro coloro che la distruggono. Per la libertà e contro la tirannia. Il compito che ci attende oggi è lo stesso di allora. Onorare la memoria. Proteggere la democrazia. Preservare la pace. Una pace giusta, reale e duratura”
Non solo Cdu, ecco il futuro della Germania. Pregi e difetti di Merz secondo Piller
Conversazione con l’esperto giornalista, già corrispondente in Italia della Frankfurter Allgemeine Zeitung: “Il voto? La sinistra si è comportata come se avesse una maggioranza assoluta e come se potesse condizionare Merz. L’addio all’austerità? Anche se i tedeschi si indebitassero per 1 miliardo in più, il rapporto debito-pil salirebbe dal 60 all’ 85%. Non mi sembra un grande dramma. Se AfD aumentasse i voti? Finirebbe il sistema democratico, ma anche l’euro e l’Unione europea”