Le negoziazioni tra le delegazioni americana e cinese vanno avanti a Madrid, con il segretario al Tesoro Scott Bessent fiducioso che si possa raggiungere l’intesa. Nei colloqui sono ovviamente finiti anche i dazi e altre divergenze tra le due superpotenze. I nodi potrebbero sciogliersi con un faccia a faccia tra Donald Trump e Xi Jinping, ma anche qui c’è da trattare
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Così l'IA ha reso Larry Ellison l'uomo più ricco del mondo
Scettico in passato, profondamente affascinato adesso. Il cofondatore di Oracle ha superato Elon Musk nella classifica degli uomini più facoltosi del pianeta e molto lo deve all’intelligenza artificiale, che ha permesso alla sua azienda di entrare nell’Olimpo tecnologico. Ovvero fin dentro la Casa Bianca
Apple lancia iPhone 17, ma non risolve i problemi. Ecco il motivo
L’azienda ha annunciato l’ultima gamma di iPhone 17, di cui a fare la voce grossa è iPhone Air. Si tratta di modelli innovativi, soprattutto nel design, ma che potrebbero non bastare a far superare il momento turbolento. Il nodo dell’intelligenza artificiale e le conseguenze dei dazi sono ancora da sciogliere
Perché Nvidia e Amd pagheranno il 15% dei ricavi agli Usa
Il presidente americano ha dato il via libera alle sue aziende per riprendere l’export di chip in Cina. Ma devono versare una quota dei ricavi al governo americano. Le stime prevedono che Washington incasserà oltre 2 miliardi di dollari, ma gli analisti avvertono che la decisione può aprire un precedente che mette in pericolo la sicurezza nazionale
Legami con la Cina? Da dove nasce lo scontro tra Trump e il ceo di Intel
Il presidente americano ha chiesto le dimissioni immediate dopo che un senatore conservatore ha accusato l’amministratore delegato Lip-Bu Tan di aver investito in passato in aziende tecnologiche di Pechino, alcune delle quali rifornivano l’esercito. Lui si dice estraneo ai fatti, ma la vicenda rischia di complicare i piani suoi e dell’azienda di cui è a capo
Dazi sui chip, Trump salva chi produce in America. Opportunità e rischi
Il presidente americano ha annunciato tariffe di circa il 100% per tutte le aziende che esportano i loro semiconduttori negli Stati Uniti. Le grandi esentate al momento sono Apple e Tsmc. Resta da vedere l’impatto della mossa sul lungo periodo, ma c’è chi osserva che il tycoon ha segnato un autogol e, allo stesso tempo, ha dato un assist alla Cina
Nel boom di Palantir c'entra anche Trump. Ecco perché
L’enorme incremento dei profitti registrato nel secondo trimestre ha portato la società di Denver a rivedere in positivo le stime iniziali. Il successo è sotto gli occhi di tutti, sebbene qualcuno sia convinto che si tratti di un momento di passaggio che si andrà inevitabilmente a sgonfiare. Forse sì, ma è anche una conseguenza dell’impatto dell’AI e delle politiche di Donald Trump, che con il suo One Big Beautiful Bill Act ha dato un grande impulso a tutto il comparto delle start-up che lavorano con la Difesa
AI Action Plan. Ovvero come l'America vuole battere la Cina
I tre pilastri contenuti nel documento sono: la riduzione delle regole, l’accelerazione dell’innovazione (soprattutto per i nuovi data center) e la promozione del know-how tecnologico americano con maggiori esportazioni verso i Paesi che intendono far parte dell’alleanza. Oltre a una tecnologia libera dalle teorie woke. Un approccio tipico di Donald Trump, sicuro che in questo modo Washington trionferà su Pechino
Così gli Usa intendono diventare capitale dell'intelligenza artificiale. Il piano
Mercoledì è atteso l’annuncio da parte del presidente Donald Trump. Si tratta della decisione più importante in tema tecnologico da quando è tornato alla Casa Bianca. Fin da subito aveva dato mandato di stilare un progetto a sua immagine e somiglianza: meno regolamentazione, meno woke e più competitività. Una ricetta che Washington è convinta la porterà a essere leader del settore
Trump punta tutto su IA e Energia. Pronto un piano da 70 miliardi per la Pennsylvania
Il presidente americano è atteso all’Energy and Innovation Summit organizzato dal senatore repubblicano McCormick, da dove annuncerà il maxi investimento con cui andrà a costruire nuovi data center e infrastrutture energetiche, oltre alla creazione di migliaia di posti di lavoro. La conferma che Washington non vuole perdere terreno sulla tecnologia