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Un banchiere a Chigi. Draghi alla prova inflazione

Tutto è bene quel che finisce. Chiusa la partita del Quirinale, Mario Draghi deve prendere per le corna la vera emergenza: l’inflazione. A Washington e in altre capitali europee c’è chi tifa perché riscopra il talento da banchiere centrale… Il commento di Joseph La Palombara, professore emerito di Yale

Draghi, il Colle e gli sfascisti in servizio permanente

Di Fabrizio Cicchitto

Salvini e la rumba leghista, Meloni e le picconate nel centrodestra, Di Maio vs Conte, Letta e il campo largo che non c’è. Sarà un lungo anno per il governo Draghi. Il corsivo di Fabrizio Cicchitto

Il whatever it takes di Mattarella. Parla Formica

Parla l’ex ministro socialista. Mattarella lì per restare, a Draghi e governo un duro monito: prima il Parlamento. Consulta e Quirinale i garanti costituzionali, altro che semipresidenzialismo. E la Giustizia non si può riformare da sola

Draghi, per inerzia. Il Pd tra attesa e rassegnazione

Fra le fila del Nazareno la consapevolezza che la candidatura di Draghi si è messa in moto, porta la firma del segretario e andrà in porto per inerzia. Molti non sono entusiasti ma la strada per una soluzione politica non è priva di ostacoli

Così Draghi può andare al Colle. Parla Sorgi

Conversazione con Marcello Sorgi, notista politico e già direttore de La Stampa. Draghi e Mattarella i nomi in pole in questo momento, ma Casini è la vera soluzione politica. Vi spiego perché il boccino è (di nuovo) in mano a Berlusconi

Volpi e leoni. Leggere Pareto per capire la corsa al Colle

Dalla Francia agli Usa, dalla finanza alle élites europee, un’ondata di soft power (neanche tanto soft) grida Mario Draghi e preme sull’aula di Montecitorio dove sono rinchiusi un migliaio di quelli che Pareto chiamava “volpi e lioni”. Il commento di Giulio Sapelli, storico ed economista

Sciarada Quirinale. Gli indizi (storici) che portano a Draghi

Siamo in una fase storica in cui l’economia prevale sulla politica e le multinazionali sui partiti. È un allineamento già visto in passato e ha determinato la storia delle elezioni per il Colle. E oggi può indicare un solo nome. Il commento di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di intelligence

Draghi-Amato, un dream team. La Palombara sussurra

Sfumate quasi del tutto le chance di un Mattarella bis, c’è solo una soluzione che può mantenere Draghi a Chigi e salvaguardare la credibilità italiana in Europa e all’estero. Il commento di Joseph La Palombara, professore emerito di Yale

Draghi, Casini e il matemagico Quirinale

Di Francesco Sisci

Da una parte le rassicurazioni dei mercati, la garanzia del Pnrr, la stabilità. Dall’altra un ritorno al centro della politica (e del Parlamento) che ha dell’inevitabile. Ecco perché Draghi e Casini sono adesso il vero bivio per il Quirinale. L’analisi di Francesco Sisci

Draghi e Berlusconi, gemelli diversi. Scrive De Masi

Di Domenico De Masi

Fatta salva la formazione, uno dai salesiani, l’altro dai gesuiti, Silvio Berlusconi e Mario Draghi, i veri duellanti di questa sfida per il Quirinale, hanno molte più cose in comune di quanto si pensi. Il commento del sociologo Domenico De Masi

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