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Ucraina, l'Italia detta la linea. Con Di Maio e Guerini

In audizione davanti alle commissioni Esteri e Difesa congiunte i ministri Luigi Di Maio e Lorenzo Guerini spiegano la linea del governo italiano nella crisi ucraina. Dialogo e deterrenza, doppio binario ma non doppio gioco. Italia con Nato e Ue, le proposte di Putin irricevibili. Fronte compatto tra i partiti

Ucraina, cercasi Italia. Analisi di un silenzio rumoroso

Salvini tifa Putin, Grillo Xi. Palazzo Chigi osserva, modera, ma non prende iniziativa. L’Italia ha un ruolo nella crisi ucraina? E la Nato può contare sul suo alleato? All’estero, da Washington a Kiev, c’è chi nutre qualche dubbio

Un banchiere a Chigi. Draghi alla prova inflazione

Tutto è bene quel che finisce. Chiusa la partita del Quirinale, Mario Draghi deve prendere per le corna la vera emergenza: l’inflazione. A Washington e in altre capitali europee c’è chi tifa perché riscopra il talento da banchiere centrale… Il commento di Joseph La Palombara, professore emerito di Yale

Draghi, il Colle e gli sfascisti in servizio permanente

Di Fabrizio Cicchitto

Salvini e la rumba leghista, Meloni e le picconate nel centrodestra, Di Maio vs Conte, Letta e il campo largo che non c’è. Sarà un lungo anno per il governo Draghi. Il corsivo di Fabrizio Cicchitto

Il whatever it takes di Mattarella. Parla Formica

Parla l’ex ministro socialista. Mattarella lì per restare, a Draghi e governo un duro monito: prima il Parlamento. Consulta e Quirinale i garanti costituzionali, altro che semipresidenzialismo. E la Giustizia non si può riformare da sola

Draghi, per inerzia. Il Pd tra attesa e rassegnazione

Fra le fila del Nazareno la consapevolezza che la candidatura di Draghi si è messa in moto, porta la firma del segretario e andrà in porto per inerzia. Molti non sono entusiasti ma la strada per una soluzione politica non è priva di ostacoli

Così Draghi può andare al Colle. Parla Sorgi

Conversazione con Marcello Sorgi, notista politico e già direttore de La Stampa. Draghi e Mattarella i nomi in pole in questo momento, ma Casini è la vera soluzione politica. Vi spiego perché il boccino è (di nuovo) in mano a Berlusconi

Volpi e leoni. Leggere Pareto per capire la corsa al Colle

Dalla Francia agli Usa, dalla finanza alle élites europee, un’ondata di soft power (neanche tanto soft) grida Mario Draghi e preme sull’aula di Montecitorio dove sono rinchiusi un migliaio di quelli che Pareto chiamava “volpi e lioni”. Il commento di Giulio Sapelli, storico ed economista

Sciarada Quirinale. Gli indizi (storici) che portano a Draghi

Siamo in una fase storica in cui l’economia prevale sulla politica e le multinazionali sui partiti. È un allineamento già visto in passato e ha determinato la storia delle elezioni per il Colle. E oggi può indicare un solo nome. Il commento di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di intelligence

Draghi-Amato, un dream team. La Palombara sussurra

Sfumate quasi del tutto le chance di un Mattarella bis, c’è solo una soluzione che può mantenere Draghi a Chigi e salvaguardare la credibilità italiana in Europa e all’estero. Il commento di Joseph La Palombara, professore emerito di Yale

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