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Buone notizie! Il ministro delle Finanze tedesco si è dimesso. La versione di Polillo

Lindner ha lavorato contro l’Ue: ha fatto sì che “debito comune” fosse una bestemmia ma ha imposto le modifiche al Patto di stabilità e crescita che oggi rappresentano una vera palla al piede per qualsiasi ipotesi di sviluppo. L’opinione di Gianfranco Polillo

Crisi di governo in Germania. Anche le imprese e i sindacati chiedono elezioni e stabilità

Non basterà al centrodestra tedesco della Cdu vincere le prossime elezioni, verosimilmente a marzo (se non prima), ma Friedrich Merz dovrà essere capace di ascoltare le istanze di un sistema industriale in grave crisi che, tra l’altro, è anche fortemente connesso a quello italiano. Nel mezzo il rapporto con gli Usa di Trump e le sfide dell’immigrazione e della nuova governance europea. E chiedono un ritorno a condizioni politiche stabili le associazioni imprenditoriali, le aziende e i sindacati

Dopo Parigi tocca a Berlino? Governo in crisi e rischio elezioni

La crisi politica segue quella industriale, in un Paese che è in stagnazione, ma con finanze pubbliche sane. È durato solo lo spazio di un mandato il “riposo” della Cdu: Friedrich Merz è dato da tutti come cancelliere in pectore, mentre la coalizione che appoggia Scholz si sfalda sotto i colpi di una crisi che sta toccando migliaia di posti di lavoro e di una manovra su cui non c’è coesione

L’auto tedesca guida la corsa degli investimenti Ue in Cina. Report Rhodium Group

Nel 2023, gli investimenti greenfield dell’Ue in Cina hanno raggiunto i 3,6 miliardi di euro, un record trainato dalle aziende tedesche, in particolare del settore automobilistico. Questa crescita evidenzia una contraddizione: mentre Bruxelles punta al derisking, Berlino rafforza i legami con Pechino per difendere le proprie quote di mercato. Tuttavia, le tensioni geopolitiche e le divergenze interne ai 27 potrebbero presto mettere alla prova questa strategia

La Germania al bivio tra business e diplomazia con la Cina. Scrive Mayer

La visita della ministra degli Esteri mette in luce il difficile equilibrio tra le relazioni economiche bilaterali e le pressioni dell’alleanza euroatlantica, nel mezzo della guerra in Ucraina. Il commento di Marco Mayer

Sabotaggi “low-tech”, rischi gravi per le nostre infrastrutture critiche

Di Roberto Toncig

Non tutti gli attacchi alle infrastrutture critiche richiedono tecnologie avanzate o risorse militari. Dai cavi tagliati in Francia ai sub dilettanti che hanno sabotato il gasdotto North Stream 2, operazioni “low-tech” e “low-cost” stanno dimostrando un’efficacia sorprendente. Questo tipo di sabotaggio, spesso condotto con strumenti semplici e approcci innovativi, mette in luce la vulnerabilità delle società moderne e l’urgenza di rafforzare la resilienza delle nostre infrastrutture

Ucraina e valori europei, tutte le convergenze tra Mattarella-Steinmeier

Sono tre gli obiettivi indicati da Mattarella alla nuova Ue: il completamento del sistema finanziario dell’Unione che è, allo stato, incompleto, la difesa comune dell’Europa, resa ineludibile dall’aggressione russa all’Ucraina. Ma anche snellezza burocratica al fine di dare risposte ai problemi che nella comunità internazionale si presentano sempre veloci e richiedono risposte veloci

Il viaggio di Mattarella in Germania, tra relazioni industriali e piano d'azione

Un rapporto quello fra i due Capi di Stato, Sergio Mattarella e Frank-Walter Steinmeier, che non è solo professionale, ma di amicizia vera e a ciò si somma il peso specifico del piano d’azione siglato un anno fa da Giorgia Meloni e Olaf Scholz, oltre alle interlocuzioni sul piano industriale e alle questioni legate alla contingenza del momento, come la guerra in Ucraina e la questione Commerzbank

Elezioni in Brandeburgo, lo spettro delle urne anticipate. Scholz farà come Macron?

Dopo Turingia e Sassonia, un altro land dovrebbe vedere il crollo dei partiti della coalizione semaforo. Nella sua prima intervista da candidato ufficiale, Friedrich Merz ha spiegato che è positiva la decisione presa dall’Unione un anno prima delle elezioni federali “in modo da poterci preparare adeguatamente alla campagna elettorale, c’è un grande sentimento di approvazione e ottimismo”. Sempre che Scholz non decida di votare prima, come fatto da Macron

Germania, da modello a crisi politica? L'analisi di Politi (Ndcf)

“La risposta data dalle elezioni regionali è un campanello d’allarme che non va sopravvalutato. Non è vero che la Germania è alle soglie della presa di potere hitleriana. Ci sono state scelte incomprensibili, in piena crisi energetica, come chiudere le ultime tre centrali nucleari. Trovo inutile stupirsi se questi anni caratterizzati da globalizzazione e da turbocapitalismo, così come lo definì il non certo comunista Erdward Luttwak, abbiano prodotto una fortissima frammentazione sociale”. Conversazione con il direttore della Nato Defense College Foundation, Alessandro Politi

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