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L'intervista a Peer Steinbrück, candidato SPD

A breve si terrano le elezioni in Germania. Ma cosa sappiamo dei contendenti? La due volte cancelliera Angela Merkel è amata e odiata un po’ ovunque. Anche in Germania. Il suo rigore è però espressione di una certa politica e di un modo di intendere l’impegno politico che noi in Italia, mi spiace dirlo, difficilmente si vede a destra come…

Smart people for smart grids

Da quando si è iniziato a parlare di fonti rinnovabili in modo serio, ossia alla fine dello scorso secolo, si è capito che la trasformazione non avrebbe riguardato solo gli impianti di generazione, ma anche le reti, chiamate a diventare bidirezionali e sempre più tramite intelligente fra produzione e consumo. Non a caso su magazine ad ampia diffusione come Newsweek…

La democrazia è in crisi?

Questa domanda se l’è posta, tra i tanti, Wolfgang Merkel, professore di Scienza Politica presso la Humboldt Universität di Berlino e direttore del progetto di ricerca “Demokratie und Demokratisierung” presso il WZB, uno dei più importanti centri di ricerca sociale in Germania. L’articolo intitolato “Gibt es eine Krise der Demokratie?” risale al marzo 2013. In questo articolo il prof. Merkel…

Giovani e disoccupati, una proposta d'intervento

Dopo aver dedicato molto tempo al quadro politico italiano, ho deciso di tornare ad occuparmi di un tema che mi è molto caro, anche perché in parte mi riguarda: la condizione giovanile. In questo intervento presento una “fotografia” della condizione dei giovani in Italia e poi quello che secondo me è un punto di partenza per intervenire sulla questione “giovani”.…

La parallasse franco-tedesca

C’è una costante nella vulgata politico-economica-giornalistica sui fatti più o meno recenti dell’Europa: l’esistenza di un asse franco-tedesco. In questa narrazione i paesi forti dell’Europa avrebbero stretto un patto per soggiogare i paesi del Sud, imponendo prima l’euro e poi il futuro politico dell’eurozona. La premessa logica di tale impostazione è che entrambi ci abbiano guadagnato, sennò che asse sarebbe?…

Debito francese: piace alla gente che piace

Il debito francese è molto popolare all'estero. I nostri cugini d’Oltralpe, infatti, hanno il poco invidiabile primato del rapporto debito estero/Pil più alto del mondo. Ben più alto del nostro. E tutto questo senza che lo spread faccia una piega. Un mistero macroeonomico. In passato altri paesi,anche importanti, hanno subito devastante crisi valutarie per esposizioni estere assai meno significative. A…

Francia-Germania, 50 anni tra amicizia e disaccordi

Berlino e Parigi unite alla riscoperta del mondo nato dopo la seconda guerra mondiale. Cosi si potrebbe definire la sostanza del trattato di cooperazione franco-tedesco che domani compie mezzo secolo. Un giubileo difficile secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung. La Faz evidenzia infatti il "malessere" tra le due capitali. Per il quotidiano renano il pathos e l'amicizia che caratterizzavano il momento dell'abbraccio…

Le elezioni in Bassa Sassonia raccontate dai giornali tedeschi

Ultima grande sfida elettorale prima delle legislative tedesche di settembre, il test nella Bassa Sassonia dava all'alleanza rosso-verde all'opposizione la possibilità di sostituirsi al potere locale nero-giallo. Al contrario gli esponenti governativi cercavano la riconferma alla guida del Land. Una vittoria nella "piccola Germania" come viatico verso il successo nella battaglia nazionale per la cancelleria. Questi i motivi per cui, come sottolinea la Neue Zurcher Zeitung, al voto…

Ecco come la stampa estera studia il rebus Mali

Nel momento in cui la Francia secondo le Monde tenta la riconquista totale del Mali e un responsabile del movimento tuareg Mnla mette in guardia su possibili rappresaglie dell'esercito ufficiale di Bamako nel nord del Paese africano, il Financial Times mette in guardia sui nuovi fronti africani dello jihadismo e sul bisogno occidentale di creare nuove alleanze per combatterlo. In che…

Siete proprio sicuri che in Bassa Sassonia inizia il declino di Angela Merkel?

Per mesi la sconfitta sembrava annunciata. Stephan Weil, il socialdemocratico borgomastro di Hannover, pregustava la vittoria già dall’autunno scorso. Nelle indagini demoscopiche, complice la pessima performance dei liberali, i democristiani, pur rimanendo primo partito, non sembravano in grado di evitare il regime change in Bassa Sassonia. Che qualcosa stesse per cambiare lo hanno mostrato i sondaggi degli ultimi giorni: perfetta…

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