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Industria e Ue. Diagnosi e cure dagli Stati generali di Roma

L’occasione degli Stati generali dell’industria Ue, celebrati a Roma, è stata utile per indicare priorità e soluzioni, nella consapevolezza del ruolo italiano. Urso: “L’auto è la prima industria in questi Paesi europei che contiene componenti frutto della chimica, della siderurgia e della microelettronica, per cui quando entra in crisi l’auto, di conseguenza, entrano in crisi proprio coloro che realizzano i suddetti componenti”

Produzione europea e soluzioni alle crisi al centro del Consiglio Ue

Anche la presidente del consiglio Giorgia Meloni a Bruxelles per il Consiglio che discute di due dossier in apparenza slegati, ma che contemplano degli effetti a catena della guerra nelle economie. Fiducia dei mercati, esigenza di intraprendere decisioni strategiche, monitoraggio di aree limitrofe che hanno riverberi precisi nell’Ue sono le sottosezioni all’attenzione dei leader degli stati membri

L’impatto dell’Ia su impresa e difesa. Tajani e Cingolani a ComoLake

Governo e titani industriali vogliono imbrigliare l’Intelligenza artificiale e metterla a favore della crescita e della sicurezza. Alla “Cernobbio digitale” il ministro Tajani ha spiegato le mosse dell’esecutivo, che viaggiano in parallelo agli sforzi delle realtà high-tech in Italia per potenziare il sistema-Paese grazie alle nuove tecnologie di frontiera

China EV

La Cina attacca l’Ue per il faro sull’auto elettrica

Pechino ha reiterato la sua irritazione per l’indagine dell’Ue sugli aiuti statali, quelli che hanno permesso di costruire un vantaggio inarrivabile lungo l’intera filiera dei veicoli elettrici. E promette ritorsioni se l’Ue dovesse imporre dazi per livellare il terreno di gioco. Si delinea un dilemma per Bruxelles: transizione Made in China o guerra commerciale?

VDL

Tecnologie verdi, cosa annuncerà la Commissione Ue

Bruxelles presenterà i due attesissimi pacchetti-legge (Net Zero Industry Act e Critical Raw Materials Act) che definiranno la risposta europea alla sfida climatica e competitiva in termini di linee guida, sussidi, quote minime e protezione dell’industria. Di concerto con gli Usa e cercando di arginare la dipendenza dalla Cina

Francesco Naso

L’illusione degli e-fuels e l’ineluttabilità dell’elettrico. Parla Naso (Motus-E)

In Ue si dibatte di carburanti sintetici, che rimangono una non-soluzione. Intanto il mercato ha già deciso: la vera protezione dei posti di lavoro (e dell’industria) passa dall’auto elettrica. In questa intervista il segretario generale di Motus-E traccia l’evoluzione dell’automotive, pro e contro delle tecnologie a disposizione e come preservare la competitività italiana su scala globale

Pannelli solari

Il conflitto ha accelerato la transizione energetica. Ma ora da che parte si va?

Mentre l’Ucraina resisteva al tentativo d’invasione, l’Ue ha fronteggiato con successo la guerra ibrida del Cremlino con diversificazione e rinnovabili. Ora la sfida è mantenere la competitività nel settore dell’energia verde: occhio a Ira ed Ets

CS

Che succede alla frontiera delle tecnologie emergenti? Risposte dal panel Csa

Intelligenza artificiale, calcolo quantistico, tecnologie abilitanti e uno scenario futuro, tra sviluppo e sicurezza, ancora tutto da mappare. Al Centro Studi Americani si sono confrontati Accoto (Mit), Curioni (Ibm), Marradi (Aeronautica), Pagani (Eni) e Starling (Atlantic Council) sulle implicazioni della corsa alle tecnologie emergenti in campo industriale e militare

Auto elettrica

Tutti i mal di pancia (italiani e Ue) sull’auto elettrica. Con vista Cina

La transizione a tappe forzate ha smosso gli animi degli italiani, in pensiero per la filiera dell’automotive e per la miopia delle scelte. Maretta anche a livello internazionale, dove nonostante gli sforzi di cooperazione sulle materie prime, la diatriba europea con gli Usa sui sussidi verdi lascia spazio alla Cina

Filiera auto elettrica Stellantis

La corsa verso l’auto elettrica? Rischiamo di andare a sbattere, dice Cantamessa (PoliTo)

Con l’addio delle auto a benzina e diesel a partire dal 2035, il Parlamento Ue ha reso l’elettrico ineluttabile e soffocato le tecnologie alternative. Senza consapevolezza di quale sarà la strada migliore e senza fare i conti con la complessità della conversione industriale. Per il professor Cantamessa (Politecnico di Torino) occorre fermarsi e ripensare l’approccio: ecco come

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