Il rinnovato filo di Bibi con la Casa Bianca si intreccia al tavolo diplomatico sull’Iran, mentre il governo israeliano non cessa di combattere Hamas. Nel mezzo il caso Bar, che fa gridare al colpo di Stato perché l’entourage del primo ministro non crede che lo stop della magistratura sia casuale
Iran
Nucleare, il tempo stringe. Aiea a Teheran prima dei colloqui di Roma
“Fase cruciale”, ha dichiarato Rafael Grossi, direttore dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Intanto, proseguono i contatti diplomatici in vista del secondo round di negoziati nella capitale italiana. Il Nyt: Trump ha fermato un attacco israeliano contro i siti nucleari
Usa e Iran si incontreranno a Roma. La conferma da Teheran
La tv di Stato di Teheran conferma le indiscrezioni di Axios: appuntamento sabato in Italia per il secondo round mediato dall’Oman. Si cerca un hotel
Niente Roma (per ora?). Cosa porta Usa e Iran di nuovo in Oman
Teheran ha comunicato che il secondo round di negoziati indiretti sul nucleare con Washington si terrà di nuovo a Mascate dopo che ieri si era diffusa la notizia riguardante le capitale italiana. Che, però, potrebbe ospitarne uno più avanti se le condizioni lo permetteranno
Perché Roma è stata scelta da Usa e Iran per i colloqui nucleari
Washington e Teheran d’accordo sull’Italia, anche grazie alla fiducia a livello di intelligence. L’incontro si potrebbe tenere all’ambasciata dell’Oman, mediatore già nei dialoghi del fine settimana
Dati sotto scudo. Le nuove misure Usa contro gli Stati ostili
Il dipartimento di Giustizia ha istituito il Data Security Program per impedire che Paesi ritenuti a rischio – come Cina, Russia, Iran, Corea del Nord, Cuba e Venezuela – accedano a dati sensibili e governativi americani. Il regime impone rigorosi controlli sulle transazioni che coinvolgono informazioni strategiche
Cina, Russia e gli altri. Le minacce alla sicurezza Usa secondo l’intelligence
Nella relazione annuale dei servizi segreti americani la Russia viene descritta come un competitor formidabile. La Cina, invece, emerge come la minaccia più complessa. Il rapporto sottolinea, inoltre, che l’Iran non sta attivamente sviluppando armi nucleari, preferendo investire in capacità missilistiche e deterrenti convenzionali. Attori non statali (gruppi terroristici e cartelli della droga) continuano a costituire un pericolo interno
Che cosa farà il governo italiano per la Siria
Il titolare della Farnesina in occasione della nona conferenza di Bruxelles “Standing with Syria: meeting the needs for a successful transition”, ha messo l’accento sul ruolo che l’Italia potrà recitare tra Damasco e l’Ue in una chiave propositva. Il futuro del Paese deve essere caratterizzato dalla speranza, dal momento che la caduta del regime di Assad “ha aperto una finestra di opportunità per la Siria per iniziare un percorso di pace, unità, giustizia e crescita”. Nel 2025 il governo italiano è pronto a nuove azioni, come il ripristino della funzionalità della Centrale Elettrica di Deir Ali
Storico appello di Ocalan al Pkk. Scioglimento e pax sul Bosforo
Il contenuto del messaggio di Ocalan va letto in filigrana tenendo presente i grandi cambiamenti che stanno avvenendo nel Medio Oriente: le relazioni turco-iraniane da un lato, quelle tra Ankara e Washington dall’altro, i desiderata americani sull’intera area che tocca Iraq e Afghanistan, il peso specifico della Turchia
Dove puntano gli occhi Cina, Russia, Iran e Turchia. Cosa dice la relazione del Copasir
Pechino ha investito miliardi di dollari in infrastrutture attraverso la Belt and Road Initiative, mentre Mosca ha stabilito cooperazioni militari. Anche Teheran e Ankara stanno intensificando la loro presenza. La relazione del Copasir evidenzia come questi investimenti e accordi possano comportare rischi per la sovranità e la stabilità politica del continente africano, richiedendo una visione integrata e consapevole per uno sviluppo autonomo e sostenibile